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Uno scudo “formidabile”. La Nato (con l’Italia) prova la difesa anti-missile

Ha preso il largo, dalla Scozia, l’edizione 2021 di “Formidable shield”, l’esercitazione Nato delle capacità di difesa antiaerea e antimissilistica in mare. La sfida posta dai missili, in particolare l’innovativa tecnologia ipersonica, preoccupa le forze Nato e pone a dura prova le sue capacità di risposta. Lo “scudo formidabile”, a cui partecipa anche l’Italia, serve a dimostrare che l’Alleanza Atlantica è pronta a raccogliere la sfida

“Così come colui che dà il nome a questa nave da guerra, voi guiderete una flotta internazionale che farà la storia, conducendo la più complessa esercitazione di difesa aerea e missilistica integrata, congiunta e combinata del mondo”. Con queste parole il comandante della task force, capitano di vascello Jonathan Lipps, americano, si è rivolto ai 216 marinai della fregata spagnola “Cristóbal Colón” (Cristoforo Colombo), l’ammiraglia designata di “At-sea demo/Formidable shield” (Asd/Fs) 2021, l’esercitazione di difesa aerea e missilistica integrata (Iamd) della Nato, iniziata il 15 maggio scorso. Si testa uno “scudo formidabile” contro le minacce dal cielo.

GLI OBIETTIVI

“Da sotto il livello del mare all’orbita terrestre bassa, rafforzerete l’importanza del mission-command in tutti i domini della guerra. È davvero un onore e un privilegio unirmi a voi oggi mentre ci prepariamo a prendere il largo”, ha aggiunto Lipps. L’obiettivo di “Formidable shield” è migliorare l’interoperabilità e le capacità delle forze nella difesa missilistica marittima. Sta già vedendo le unità navali testare le proprie capacità di rilevare e seguire (e quindi intercettare) un missile che vola a oltre 20mila chilometri orari. Le navi, inoltre, si stanno esercitando alla difesa da una serie di missili sub e supersonici, usando le procedure Nato. Nel corso delle esercitazioni, gli alleati condividono immagini tattiche e proseguono secondo una pianificazione congiunta delle missioni, coordinandosi per abbattere i missili in arrivo.

LE FORZE IN CAMPO

L’esercitazione è condotta dalle “Naval striking and support forces” della Nato presso il poligono del ministero della Difesa britannico delle isole Ebridi, e prevede la partecipazione di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti con navi, aerei e mezzi di terra in due aree operative che coprono l’intero Atlantico settentrionale. I quartieri generali del Nato Command structure e del Nato Force structure svolgono ruoli di comando e controllo dell’esercitazione, coordinata in mare da uno staff, il “Task Group Iamd”, imbarcato sulla “Cristóbal Colón”. Sono incorporate nell’esercitazione anche diverse strutture del Comando aereo alleato (Aircom) e del Centro delle operazioni aeree combinate alleato (Caoc) di Uedem, oltre al neocostituito Centro spaziale della Nato.

LA PARTECIPAZIONE ITALIANA

Il nostro Paese partecipa alla Asd/Fs 2021 schierando Nave Antonio Marceglia, Fremm di classe Bergamini in configurazione multiruolo, che ha raggiunto le isole della Scozia salpando dal porto di Lisbona il 12 maggio. Questo tipo di unità sono, infatti, progettate esattamente allo scopo di proteggere sé stesse e le squadre navali a cui appartengono dalle minacce aeree e missilistiche, grazie ai sistemi di autodifesa antiaerea basati sul missile Aster 15 e Aster 30.

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