Sarà Fincantieri a costruire per la Us Navy la seconda fregata del programma “Constellation”. L’ordine segue a distanza di solo un anno quello per la capoclasse e conferma la posizione di leader acquisita dal Gruppo di Trieste negli States, un prestigio acquisito grazie alla lunga presenza oltreoceano e tramite l’eccellenza dei programmi già avviati
Sarà italiana anche la Uss Congress, la seconda fregata lanciamissili del programma statunitense Constellation, che sarà realizzata da Fincantieri tramite la sua controllata Marinette marine (Fmm). Lo ha annunciato oggi, 21 maggio, il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, dichiarando che la Us Navy eserciterà l’opzione, del valore di circa 555 milioni di dollari, assegnando all’azienda di Trieste la costruzione della seconda fregata dopo la capoclasse Constellation. Fmm sta attualmente lavorando alla fase di progettazione di dettaglio della prima unità, la cui produzione inizierà alla fine di quest’anno con consegna prevista per il 2026. Queste unità rappresentano un progetto particolarmente prestigioso per la marina a stelle e strisce, importanza sottolineata dal fatto che le unità di questa classe avranno i nomi delle “sei fregate originali” del 1794, le primissime unità della (allora) neonata Us Navy.
IL PROGRAMMA CONSTELLATION
Il programma della Us Navy “Constellation” punta a individuare la prossima generazione di fregate missilistiche multiruolo, con una richiesta iniziale di venti unità per affrontare gli scenari del futuro. Già nel 2020 Fincantieri è riuscita a imporsi sui competitor ottenendo un contratto per la realizzazione dell’unità capoclasse, con l’ulteriore opzione per altre nove navi, oltre al supporto post-vendita e l’addestramento degli equipaggi, per un valore complessivo di circa cinque miliardi e mezzo di dollari. La scelta di Fincantieri per la realizzazione del programma Constellation si è basata in parte sul progetto presentato dalla società, giudicato il più avanzato e innovativo, strutturato in parte sulla piattaforma delle fregate Fremm, ritenuta la migliore al mondo sotto il profilo tecnologico, che già servono sotto le insegne francesi e italiane.
LA PRESENZA DI FINCANITERI NEGLI STATES
Oltre la qualità del prodotto, alla base di quel contratto c’è anche la presenza stabile del gruppo guidato da Giuseppe Bono negli Usa, con l’acquisizione tredici anni fa dei cantieri di Marinette, visitati nel giugno dell’anno scorso anche dall’ex presidente Donald Trump in occasione del primo contratto stipulato con Fincantieri. In quell’occasione, Trump aveva omaggiato le fregate proposte dagli italiani in pieno stile tycoon: “sono magnifiche, sono veloci, hanno una tremenda potenza di fuoco, e sono costruite tutte nel Wisconsin, perciò siamo contenti”. Marinette marin rappresenta, del resto, la punta di diamante del Fincantieri marine group (Fmg), che controlla altri due siti sempre nella regione dei Grandi Laghi in Wisconsin: Fincantieri bay shipbuilding e Fincantieri ace marine. Fmg annovera clienti commerciali e governativi, tra cui la marina e la guardia costiera degli Stati Uniti.
NON SOLO FREGATE
Oltre alle future fregate della Us Navy, l’azienda di Trieste è chiamata a studiare come sviluppare e realizzare le navi-drone dell’innovativo programma Large unmanned surface vessel (Lusv), il cui obiettivo è dotare la flotta di navi di superficie capaci di operare a pilotaggio remoto, cioè senza equipaggio a bordo, e in grado di compiere diversi compiti a seconda della configurazione, dalla guerra anti-nave al supporto per gli sbarchi anfibi dei Marines. Fmm sta anche sviluppando le unità per il potenziamento delle forze di pattugliamento marittimo costiero “Littoral combat ships” e sta costruendo quattro unità Multi-mission surface combatants (Mmsc) destinate all’Arabia Saudita, nell’ambito del programma Foreign military sales degli Stati Uniti.