Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

L’Italia ha la sua Difesa spaziale. Spostato il satellite Sicral 1

Alla presenza del ministro Lorenzo Guerini, il Comando operazioni spaziali ha concluso con successo l’attività di re-orbiting del satellite Sicral 1. È la prima vera e propria attività di difesa spaziale per l’Italia, con circa dodicimila comandi inviati al satellite dal Centro di Vigna di Valle per condurlo in “orbita-cimitero”, lì dove non creerà alcun rischio per altre infrastrutture extra-atmosferiche

La Difesa spaziale dell’Italia è attiva. Si è conclusa oggi, con successo, la missione di dismissione orbitale del satellite militare Sicral 1, condotto dopo complesse manovre su un’orbita cimitero, in modo da non comportare rischi per altri assetti spaziali. Tutte le attività sono state condotte dal Comando operazioni spaziali, il Cos, introdotto un paio d’anni fa in linea con il trend di militarizzazione dello Spazio.

LA MISSIONE

Il re-orbiting del Sicral 1 è stato gestito dal “Centro interforze gestione e controllo Sicral” di Vigna di Valle, in provincia di Roma. Oggi, per la conclusione delle operazioni, vi ha fatto visita il ministro Lorenzo Guerini, accolto dal capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli e dal comandante del Cos, il generale Luca Capasso. Lanciato nel 2001, il satellite Sicral 1 è giunto così alla fine della sua vita operativa. Per questo è stato rimosso dall’orbita geostazionaria dove si trovava, spostato di circa 400 chilometri per evitare interferenze con altri satelliti. Sono stati impegnati sessanta militari, tutti specializzati, a lavoro per venti giorni su duemila ordini di manovra e dodicimila comandi inviati al satellite.

IL PROGRAMMA

A gennaio del 2001, il lancio del satellite Sicral 1 segnava il debutto dello Spazio militare italiano. Il programma si è sviluppato in fasi, con il lancio nel 2009 del Sicral 1B, e nel 2015 del Sicral 2, tutti satelliti per telecomunicazioni a supporto delle Forze armate e della Protezione civile in caso di calamità naturali. Al centro di Vigna di Valle ha sede il segmento di Terra, attivato dal 2001 in concomitanza con il lancio di Sicral 1. Da allora assicura un servizio 24 ore su 24 per 365 l’anno. In più, in cooperazione con il “Centro interforze telerilevamento satellitare” di Pratica di Mare, gestisce OptSat-3000, un satellite “low earth orbit” per l’osservazione della Terra. Il Sicral 2, in particolare, è stato sviluppato nell’ambito della cooperazione con la Francia, al fine di potenziare le capacità di comunicazioni satellitari militari già offerte dai suoi predecessori italiani e dal collega transalpino Syracuse.

LE CAPACITÀ DELLA DIFESA

Il re-orbiting del Sicral 1, ha detto Guerini da Vigna di Valle, rappresenta una prima volta nella storia della Difesa e “conferma le grandi capacità tecnico-scientifiche dell’Italia”. Lo Spazio, ha aggiunto il ministro, “è sempre più al centro del confronto geopolitico ed economico tra le maggiori potenze mondiali e il nostro Paese, grazie ad un’ampia gamma di applicazioni in ambito civile e militare, può godere di un forte posizionamento tecnico scientifico internazionale e un’ottima interazione tra ricerca e imprese”. Vale la “lunga tradizione nel campo della ricerca nello spazio”. L’Italia, ha ricordato Guerini, è stato “il terzo Paese al mondo dopo Stati Uniti e Unione Sovietica ad avere un proprio satellite in orbita nel 1964 grazie all’intuizione di Luigi Broglio, ingegnere e generale dell’Aeronautica Militare”. Poi, “nel tempo sono state ampliate sempre di più conoscenze e tecnologie ed è necessario continuare ad investire nello Spazio per contribuire al progresso scientifico-tecnologico, alla produttività del comparto industriale, alla crescita dell’economia nazionale e allo sviluppo sostenibile”.

IL TREND

Per quanto riguarda il campo della Difesa, il trend della militarizzazione dello Spazio è ormai assodato. Dalla fine del 2019 è attiva la Space Force degli Stati Uniti, affiancata dallo Space Command operativo e combatant. Da settembre 2019 è operativo anche il Commandement militaire de l’espace della Francia, inserito in una strategia che ha portato l’Aeronautica d’oltralpe a essere rinominata “Armée de l’Air et de l’espace”, già protagonista di rilevanti esercitazioni di “guerra spaziale”. A ottobre dello scorso anno la Nato ha dato il via libera alla creazione di un apposito Centro spaziale, il quale getterà le basi per un Comando spaziale a tutti gli effetti, individuando Tolosa quale località ospitante.

×

Iscriviti alla newsletter