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Energia per il Paese. Ecco l’accordo tra Leonardo ed Enel X

Grazie all’intesa tra Leonardo ed Enel X, l’energia in surplus allo stabilimento di Cameri, in provincia di Novara, verrà fornita alla rete elettrica nazionale. È l’inizio di una collaborazione più ampia, a colpi di innovazione e sostenibilità, per contribuire alla transizione energetica dell’Italia

La sostenibilità passa (anche) dalla difesa. È stato annunciato oggi l’accordo tra Leonardo ed Enel X che, a partire dallo stabilimento novarese di Cameri, lancia il progetto per sostenere la rete elettrica nazionale, accelerare l’innovazione guidare la transizione energetica. Mette insieme le competenze del primo player italiano dell’aerospazio e difesa con quelle della business line globale del Gruppo Enel che si colloca tra i leader mondiali per soluzioni energetiche avanzate.

L’ACCORDO

L’intesa prevede l’ottimizzazione dell’uso degli asset energetici dello stabilimento della divisione Velivoli di Leonardo a Cameri, lì dove, tra l’altro, si assemblano gli avanzati velivoli F-35 di quinta generazione. Ciò permetterà, su richiesta, di immettere nella rete elettrica nazionale l’energia non assorbita dalle attività di produzione, per un quantitativo equivalente a una potenza fino a 2 MW, pari a quella complessivamente a disposizione di circa 650 abitazioni domestiche. In campo ci sono le soluzioni “Demand response” di Enel X, che permettono di verificare il quantitativo di energia immessa in rete dall’impianto di trigenerazione. Così, compatibilmente con le proprie necessità industriali, lo stabilimento novarese potrà trasferire i flussi inutilizzati alla rete elettrica nazionale, nell’ambito del progetto nazionale di dispacciamento promosso da Terna in qualità di gestore di rete, e dedicato alle cosiddette “Uvam”, le unità virtuali abilitate miste.

LA COLLABORAZIONE

L’intesa inizia da Cameri, ma guarda “un più ampio programma di collaborazione fra Leonardo ed Enel X nell’efficientamento dell’utilizzo di energia su scala nazionale”. Il progetto potrà, infatti, essere ulteriormente sviluppato con nuove iniziative di “Energy management” finalizzate all’impiego ottimale dell’energia utilizzata da Leonardo a favore della sicurezza del sistema elettrico nazionale. “Gli innovativi servizi Demand response di Enel X consentiranno a Leonardo di massimizzare i benefici del funzionamento dell’impianto di trigenerazione di Cameri, fornendo al contempo un sostegno fondamentale alla sicurezza della rete elettrica”, ha spiegato Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X. “Il contributo di un asset tecnologicamente avanzato come lo stabilimento produttivo di Cameri alla rete elettrica nazionale rappresenta uno degli esempi concreti con cui Leonardo sostiene attivamente il sistema Paese”, ha aggiunto Lucio Valerio Cioffi, direttore generale di Leonardo.

I PROGETTI DI LEONARDO

Per la One Company di piazza Monte grappa, ha rimarcato il manager, “l’adesione al progetto di Demand response arricchisce ulteriormente le nostre iniziative nell’Energy management che rappresentano una delle leve del percorso di sostenibilità di Leonardo, in linea con gli obiettivi di efficientamento energetico della società”. Il riferimento strategico è il piano Be Tomorrow 2030, lanciato da Leonardo già prima della pandemia e finalizzato ad anticipare l’innovazione, accrescendo il contributo dell’azienda al Paese. Un contributo che si inserisce ora nei piani di ripresa e resilienza imposti dalla pandemia da Covid-19. Leonardo ha presentato da tempo proposte per supportare il processo di digitalizzazione nazionale. Si lega all’esigenza di seguire l’allargamento del perimetro di “sicurezza nazionale”, che comprende ormai aspetti sanitari, di logistica, di reti di comunicazioni, fino al 5G. Non è un caso che negli ultimi mesi siano aumentate le intese siglate da Leonardo con importanti player di tali settori, anche sul piano della sostenibilità.

TRA SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE

È di febbraio l’accordo-quadro con Danieli e Saipem per proporre insieme dei progetti di riconversione di impianti di produzione dell’acciaio, scommettendo su ad alimentazione elettrica ibrida, in grado di abbattere le emissioni, in linea con gli impegni europei per la decarbonizzazione 2050. Tra le intese più recenti c’è quella con Dompé Farmaceutici per la prima infrastruttura nazionale di sicurezza sanitaria digitale con architettura cloud. Poggia sul super-computer DaVinci-1 di Genova e sulla biblioteca molecolare Exscalate, al fine di individuare soluzioni per migliorare l’efficienza di strutture sanitarie e la programmazione di interventi pubblici durante emergenze pandemiche. Sempre a febbraio è stata siglata l’intesa con l’azienda telefonica inglese O2 per il 5G applicato all’industria aerospaziale, così da aumentare connettività, flessibilità e sicurezza degli impianti industriali. Faceva seguito all’accordo con Aruba per soluzioni cloud sicure, sfruttando una filiera tutta italiana, e a quello tra Telespazio e Open Fiber sulla banda larga, per estendere l’accesso a Internet a tutto il Paese. C’è, infine, l’accordo con Solvay per realizzare a Grottaglie, in Puglia, un laboratorio di ricerca su materiali compositi e nuovi processi di produzione.

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