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Raccolta differenziata e riciclo, l’Italia tra i primi in Europa. Report Anci e Conai

Cresce nel nostro Paese la percentuale delle raccolte differenziate: nel 2019 è stato raggiunto il 62%, con un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente. In crescita anche la quantità dei rifiuti di imballaggio gestite dai Consorzi di filiera che sfiorano i 6 milioni 400mila tonnellate, con un aumento di oltre il 18% rispetto al 2018. L’Accordo nazionale tra l’Anci e il Conai ha contribuito in maniera importante ai risultati complessivi raggiunti dal Paese

“Se l’Italia è tra i leader europei nel settore della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti, significa che il modello funziona e va difeso in Europa”. Lo ha detto il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani intervenendo alla presentazione dei Rapporti 2019 e 2020 previsti dall’Accordo tra Anci e Conai, l’Associazione dei Comuni Italiani e il Consorzio Nazionale Imballaggi, presentati ieri a Roma. E che il modello funziona lo dimostrano i numeri contenuti nei rapporti.

Cresce nel nostro Paese la percentuale delle raccolte differenziate: nel 2019 è stato raggiunto il 62%, con un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente. In crescita anche la quantità dei rifiuti di imballaggio gestite dai Consorzi di filiera che sfiorano i 6 milioni 400mila tonnellate, con un aumento di oltre il 18% rispetto al 2018. L’Accordo nazionale tra l’Anci e il Conai ha contribuito in maniera importante ai risultati complessivi raggiunti dal Paese che, per alcune filiere, già superano gli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e il riciclo fissati al 2030 dalle direttive europee.

I dati fanno riferimento agli anni 2018 e 2019 per le quantità dei rifiuti di imballaggi raccolti, della loro qualità e dei corrispettivi economici riconosciuti ai Comuni convenzionati da sei Consorzi di filiera del Sistema Conai: CiAl (alluminio), Comieco (carta), Corepla (plastica), Coreve (vetro), Ricrea (acciaio), Rilegno (legno). Nel solo 2019 sono stati oltre 600 milioni di euro, con un incremento del 15,5% rispetto al 2018. Oltre il 61% del totale degli importi è stato riconosciuto per le raccolte della plastica, mentre la filiera che registra il maggiore incremento è quella della carta.

“I numeri danno nuova conferma dell’importanza del Sistema consortile nel suo ruolo di sussidiarietà al mercato” – ha detto Luca Ruini, presidente del Conai – permettendo all’economia circolare italiana di mantenere un ruolo di leadership nel panorama europeo. Conai e Anci continuano a collaborare con risultati che portano da sempre grandi benefici al Paese. Uno su tutti: oggi sette imballaggi su dieci hanno una seconda vita. Del resto, uno dei nostri obiettivi principali è di migliorare in quantità e qualità la raccolta differenziata, sostenendo soprattutto il percorso che molti Comuni del Sud stanno facendo per arrivare a risultati paragonabili a quelli del Nord del Paese”.

Gli fa eco Enzo Bianco, presidente del Consiglio Nazionale Anci: “Per perseguire i benefici dell’economia circolare serve uno sforzo congiunto visto che dai rapporti emerge, a livello nazionale, la convivenza di due macro-aree: Nord e Centro-Sud. La prima continua ad avere ottimi livelli di raccolta sia qualitativa che quantitativa, il Centro ha fatto passi avanti, mentre il Sud sconta carenze i ritardi. Colmare il gap non è solo possibile, ma necessario al sistema Paese. Auspichiamo che il Pnrr con le sue risorse, 52,7 miliardi di euro, contribuisca a colmare il divario”.

Particolarmente interessanti i dati relativi alla copertura capillare su tutto il territorio nazionale dei Comuni convenzionati con l’Accordo Anci-Conai. Nel 2019 sono coperti da almeno una convenzione con i Consorzi di filiera 7.847 Comuni, pari al 99,15% del totale e per una popolazione complessiva coperta di 59 milioni 524mila 19 abitanti. Va evidenziato che il 62% dei Comuni è coperto da cinque o sei convenzioni con i consorzi.

Per quanto riguarda i singoli consorzi, la raccolta degli imballaggi in alluminio è sviluppata soprattutto nel Nord-Ovest del Paese e in termini economici il CiAl ha erogato nel 2019 ai Comuni convenzionati 7 milioni 743mila 978 euro. La raccolta della carta rappresenta il 32% del totale raccolto dai Comuni, con un più 41,69% rispetto all’anno precedente; il Nord-Est è quello con i risultati migliori; i corrispettivi erogati nel 2019 sono stati di 120 milioni 15mila 739 euro. Anche la raccolta del vetro si attesta oltre il 32% del totale raccolto mentre i corrispettivi economici son stati di 83 milioni 632mila 102 euro; nel Nord si registrano le migliori performance. Gli imballaggi in plastica rappresentano il 21,65% della raccolta e i Nord-Est è l’area più performante; i corrispettivi erogati hanno raggiunto 370 milioni 757mila 766 euro. Gli imballaggi in acciaio sono stati raccolti soprattutto nel Nord-Est e rappresentano il 3% del totale; i corrispettivi sono stati 17 milioni 180mila 807 euro. Il legno rappresenta il 10% circa della raccolta e i corrispettivi erogati hanno superato i 2 milioni 600mila euro.

“La nascita del ministero della Transizione Ecologica – ha concluso il ministro Cingolani – è parte di quel percorso di costruzione che vede il nuovo governo impegnato nella realizzazione di una nuova visione strategica delle politiche ambientali. In quest’ottica stiamo lavorando per ridurre il divario ancora oggi esistente tra le diverse aree del Paese e assicurare una transizione giusta e inclusiva. È necessario avere a disposizione servizi sempre più smart che consentano la condivisione delle informazioni, la creazione di una rete al servizio delle istituzioni e dei cittadini per sviluppare e far acquisire la piena consapevolezza che le loro abitudini condizionano il nostro modo di vivere”.


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