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Ucciso per soldi? Un report del Congo riapre il caso Attanasio

Un nuovo rapporto dei Rangers del Virunga National Park riportato da Reuters racconta un’altra versione dell’attentato che a febbraio ha ucciso l’ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci. “Un sequestro andato male” per soldi, non orchestrato, gli assalitori non sapevano del convoglio Onu. Ma gli 007 italiani hanno raccontato altro…

Uccisi per soldi. L’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, assassinati nella foresta di Goma il 22 febbraio in un assalto a un convoglio del World Food Programme da parte di un commando armato, hanno perso la vita per un “sequestro andato male”.

Un’inchiesta di Reuters basata su un nuovo rapporto dei Rangers del Virunga National Park racconta una versione inedita dell’attentato. Per mesi la stampa locale e internazionale hanno riferito di un attacco premeditato e mirato contro il convoglio dell’Onu.

Una ricostruzione inizialmente confermata dalle guardie del parco nella regione del Nord Kivu e dall’inchiesta delle autorità congolesi, cui si è aggiunta una indagine della Procura di Roma e un’altra del Dipartimento per la protezione e la sicurezza delle Nazioni Unite (Undss), ma nettamente smentita dal nuovo rapporto.

Lo scorso marzo il governo del Congo ha annunciato l’arresto di dieci banditi che intercettavano convogli sulla strada dove è stato ucciso Attanasio. Questa settimana un nuovo annuncio da parte del presidente Félix Tshisekedi sull’arresto di “sospetti” che sarebbero stati sottoposti a un interrogatorio.

Una notizia che ha colto di sorpresa i magistrati italiani, che non ne sono stati informati per tempo né hanno ricevuto risposta alla rogatoria della Procura di Roma. Il racconto contenuto nel report dei Rangers sembra combaciare con quello del governo, che ha parlato di “banditi che aggrediscono gli automobilisti, organizzati in bande”.

Dopo sette minuti di sparatoria, che hanno lasciato ucciso sul colpo l’autista del convoglio Mustapha Milambo, gli assalitori hanno abbandonato la strada con i loro ostaggi, fra cui Attanasio e Iacovacci, spiega il documento letto in anteprima dall’agenzia. A cento metri dalla strada, ha avuto inizio la sparatoria con i Rangers, accorsi dopo aver sentito i colpi iniziali, che ha ferito mortalmente i due italiani.

“Questa versione di un sequestro finito male, corroborata da tre ufficiali Onu e una fonte giudiziaria italiana – scrive Reuters – descrive l’immagine di un atto mal pianificato e maldestramente eseguito, e va contro l’assunzione di alcuni funzionari e media che Attanasio era l’obiettivo di un’operazione accuratamente orchestrata”.

Secondo due fonti dell’Onu sentite da Reuters, “gli assalitori non hanno mai mostrato consapevolezza dell’identità dell’ambasciatore o del suo status diplomatico”. Gli uomini armati avrebbero fatto irruzione in strada urlando in francese “Dateci i soldi!”.

La ricostruzione smentisce in parte quella fornita dai Servizi segreti italiani in un primo rapporto dell’Aise sull’assalto a Goma riportato da Adnkronos. Nel documento degli 007 si legge infatti che il commando avrebbe agito “per rapinare il convoglio e/o sequestrare personale dell’Onu”. Pur non escludendo l’ipotesi che l’azione sia stata condotta “a scopo di rapina”, il primo bilancio dell’intelligence italiana segnalava come le dinamiche dell’evento sembrassero “evidenziare che gli assalitori fossero a conoscenza del passaggio del convoglio lungo la viaria RN2”.



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