La società guidata da Pierfrancesco Latini pubblica il bilancio di sostenibilità. Spinta forte sul Green new deal e massima interazione con gli stakholders
Una grande azienda e per giunta sostenibile. Non è poco di questi tempi, eppure l’Italia ha i suoi buoni esempi. Sace è uno di questi se si guarda all’ultimo bilancio di sostenibilità pubblicato proprio questa mattina. Cosa rende un’azienda sostenibile? Ascolto degli stakeholder, obiettivi di sviluppo sostenibile e impegno concreto per la crescita del Paese. E, ovviamente, la filosofia del Green New Deal che ha come punto di caduta la transizione ecologica del Paese, sostenuta dalla stessa Sace con progetti green per oltre 1 miliardo di euro.
Nel bilancio, la società guidata da Pierfrancesco Latini “raccoglie e racconta in un report dedicato i risultati raggiunti nel 2020 e, al tempo stesso, indica la strategia che guiderà il business verso una crescita solida e alla portata di tutti, in grado di garantire una vera coesione sociale”, mette in chiaro Sace, “da sempre impegnata a sostenere le imprese italiane nel loro sviluppo sul mercato globale, con un’attenzione alla tutela ambientale e al benessere di stakeholder e collaboratori. Un mandato che, in un anno complesso come il 2020, è stato rafforzato e ampliato oltre il tradizionale sostegno all’export”.
Ebbene, i numeri. Durante lo scorso anno il totale delle risorse mobilitate a supporto dell’economia reale è stato pari a 46 miliardi di euro: 25 miliardi per l’export e l’internazionalizzazione – in crescita del 18% rispetto al 2019 – a cui si sono aggiunti altri 21 miliardi per Garanzia Italia e 300 milioni delle garanzie green. Un nuovo ruolo sempre al fianco delle imprese italiane, prima nella fase emergenziale, quindi in quella strategica a supporto della transizione ecologica del Paese, come leva per gli investimenti del Pnrr e come attuatore del Green New Deal italiano”.
Non è tutto. Dall’avvio dell’operatività green a oggi sono state già deliberate garanzie per oltre un miliardo a beneficio di progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale focalizzata sull’integrazione dei cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni, la produzione di beni e servizi sostenibili e lo sviluppo di una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Nell’ambito di questo nuovo mandato ad oggi, SACE ha già incontrato oltre 300 aziende potenziali beneficiarie dello strumento e resta aperta a un confronto con tutte le realtà target interessate ad approfondire le possibilità legate al Green New Deal nei settori in cui il nostro Paese esprime eccellenze imprenditoriali.
Il tutto incardinato su pilastri ben precisi.
• I clienti: l’obiettivo di Sace è la costruzione di rapporti ispirati a principi di trasparenza, affidabilità, responsabilità, efficienza e qualità. Viene costantemente monitorato il livello di soddisfazione e vengono aggiornate le strategie in funzione dei risultati che emergono. Il forte processo di digitalizzazione dell’offerta degli ultimi anni si rinnova continuamente in risposta alle esigenze in costante evoluzione dei clienti e del mercato;
• Le persone: Viene promossa la parità di genere, l’eterogeneità culturale e intergenerazionale, per valorizzare e sviluppare i talenti di tutti i dipendenti senza distinzione alcuna. Vengono tutelate ed esaltate le differenze, qualunque esse siano (nazionalità, genere, origine sociale, età, disabilità, origine etnica), convinti che proprio dalla differenza nasca il vantaggio competitivo di un’azienda;
• I fornitori: Sono dei partner strategici imprescindibili. Chiediamo loro di aderire ai principi contenuti nel nostro Codice Etico e nel Modello di Organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati;
• Le Istituzioni. Nello svolgimento del mandato per la promozione dello sviluppo del Sistema Paese, Sace intrattiene relazioni continuative con i principali partner e istituzioni internazionali. In questo ambito ha un ruolo strategico per migliorare il posizionamento delle imprese italiane sui mercati esteri.
“Finalmente”, ha commentato l’amministratore delegato Latini “è maturata la consapevolezza della necessità di un approccio sostenibile per il futuro del pianeta e si è diffusa una forte attenzione al green e alla tutela ambientale come grande opportunità di investimento, crescita e occupazione per l’intero sistema produttivo. SACE, in quanto gestore diretto del programma di garanzie legate al Green New Deal, potrà giocare un ruolo strategico nella transizione ecologica italiana, anche supportando gli investimenti previsti dal Pnrr. Tutto questo in linea con gli indirizzi e la tassonomia definiti dall’Unione europea, cui ho avuto il privilegio di contribuire in prima persona nell’ambito del Technical Expert Group sulla finanza sostenibile, un passo decisivo verso la definizione di un framework di riferimento per la crescita e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese”.
Secondo Rodolfo Errore, presidente di Sace “ci troviamo a un punto di svolta decisivo per l’Italia e sarà necessario agire su diverse leve per agganciare la ripresa. Servirà puntare su politiche economiche espansive; sull’attuazione del piano Next Generation Eu; su un sistema finanziario globale focalizzato sul finanziamento dell’economia reale, sull’eccellenza del nostro tessuto imprenditoriale e su un’ambiziosa agenda verde. Tutto questo in una logica inclusiva a servizio delle generazioni a venire”.
Tutela della salute, della sicurezza e della qualità della vita aziendale, finanza sostenibile, impegno diretto in ambito ambientale, supporto alle PMI e alle imprese ad alto potenziale, rigore nella condotta aziendale, attenzione e cura del cliente, trasparenza e semplificazione, innovazione e digitalizzazione, specializzazione delle competenze territoriali e di settore: queste le direttrici lungo le quali si declina concretamente la sostenibilità in Sace, che vanno a costruire una matrice frutto dell’ascolto dei principali stakeholder interni e esterni all’azienda”.