Il fondatore di Amazon lancia un nuovo guanto di sfida (spaziale) a Richard Branson ed Elon Musk. Sarà lui il primo miliardario del “New space” a superare l’atmosfera. Lancio in programma il 20 luglio. Ecco i dettagli
“Voglio partecipare a questo volo perché è qualcosa che ho sempre voluto fare nella mia vita; è un’avventura. È una cosa molto importante per me”, con questo messaggio video postato su Instagram il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, ha annunciato che il mese prossimo viaggerà nello spazio assieme a suo fratello Mark come parte dell’equipaggio della New Shepard, il veicolo spaziale operato dalla Blue Origin, la società spaziale fondata dallo stesso Bezos.
Il viaggio è in programma il prossimo 20 luglio e inizierà da una base di lancio nel Texas. Bezos, che dovrebbe dimettersi da amministratore delegato di Amazon il prossimo 5 luglio dopo aver guidato l’azienda per oltre due decenni, ha investito enormi quantitativi di denaro nella sua Blue Origin, contribuendo con oltre un miliardo di dollari in alcuni anni. Bezos manterrà il titolo di presidente esecutivo di Amazon, e cederà quello di amministratore delegato al suo collaboratore Andy Jassy. L’obiettivo dichiarato da Blue Origin è di contribuire in futuro allo sviluppo di attività commerciale nello spazio.
L’ASTA PER LO SPAZIO
Blue Origin ha intanto chiuso il primo round dell’asta il mese scorso e ha dichiarato di aver ricevuto più di 5.200 offerte da 136 Paesi. Secondo il sito di Blue Origin, l’offerta più alta attuale è stata di 2,8 milioni di dollari nel secondo round di aste in corso. Il procedimento durerà fino al 10 giugno e si concluderà il 12 giugno con un’asta online dal vivo. La compagnia punta al 20 luglio per il suo primo viaggio turistico suborbitale sulla sua navicella spaziale, desiderosa di inaugurare una nuova era di viaggi spaziali commerciali privati e di battere la concorrenza della Virgin Galactic del miliardario Richard Branson.
MILIARDARI OLTRE L’ATMOSFERA
Proprio la società di Branson ha di recente riportato nello spazio suborbitale il proprio velivolo SpaceShipTwo (SS2) “Unity”, completamente aggiornato nei suoi sistemi di controllo, nelle superfici di controllo per la stabilizzazione orizzontale e con nuove contromisure per le interferenze elettromagnetiche (Emi). Il volo, effettuato il 22 maggio scorso, è servito per validare alcune innovazioni tecniche, inserito nell’obiettivo a lungo termine della Virgin Galactic di una versione efficiente e standardizzata del velivolo per operazioni commerciali aeree ad alta velocità e nello spazio suborbitale. Il vero e proprio debutto commerciale della Virgin Galactic avverrà con il volo successivo, con il quale verranno trasportati quattro passeggeri tra cui, naturalmente, lo stesso fondatore della società, Richard Branson.
IL FATTORE MUSK
La “Space economy” dimostra di essere ormai una realtà assodata, con le compagnie private che hanno trasformato l’atmosfera da soglia invalicabile a normale luogo di business. Campione di questa vera e propria rivoluzione economica (nonché esperto di rivelazioni shock) è, naturalmente, Elon Musk, che di recente ha avviato due nuove iniziative che hanno le potenzialità per cambiare di nuovo le regole del gioco. A maggio, infatti, Musk ha deciso di lanciare la prima missione extra-atmosferica completamente finanziata in criptovaluta, la missione “Doge-1”, che il prossimo anno porterà in orbita lunare un cubesat di quaranta chili.
Il tutto pagato in “Dogecoin”, la criptovaluta intitolata a uno dei più famosi meme social. Musk ha inoltre confermato i piani per la costruzione di Deimos, una base spaziale nel mezzo dell’oceano per il lancio e il recupero di StarShip, la navetta-razzo già scelta dalla Nasa per riportare l’uomo e la prima donna sulla Luna. La novità di queste piattaforme, sia per il lancio che per l’atterraggio, potrebbe costituire l’ossatura di una serie di spazioporti per il trasporto orbitale e sub-orbitale che in qualche modo segnerà l’avvenuta “normalizzazione” dei viaggi spaziali.