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Libia, Dabaiba chiamato a sciogliere il nodo della Difesa

Il Consiglio Presidenziale convoca Dabaiba per consultazioni sulla nomina del ministro della Difesa finora rinviata dal premier

Da quando il governo di unità nazionale libico ha assunto le sue funzioni, lo scorso marzo, il Presidente del Consiglio, Abdulhamid al-Dabaiba, ha mantenuto ad interim la carica di ministro della Difesa, a causa del conflitto tra le parti politiche e militari su chi debba detenere questa importante posizione e per evitare ulteriori contrasti con l’uomo forte della Cirenaica, Khalifa Haftar. Il premier libico, infatti, al momento non si è ancora mai recato a Bengasi da quando è stato nominato alla guida del governo pur avendo cercato di evitare ogni attrito con il comando generale di al-Rajma.

Eppure ora il Consiglio di Presidenza libico ha chiesto al primo ministro di partecipare a una riunione, fissata per domenica prossima, per discutere la nomina del ministro della Difesa, portafoglio che ha tenuto per sé da più di tre mesi.

È quanto si legge in una lettera inviata il 28 giugno dal Consiglio presidenziale a Dabaiba, nella quale si afferma che, “sulla base dei risultati del Forum di dialogo politico libico di cui al paragrafo 15 dell’articolo 2, che prevede la necessità di una consultazione sulla nomina del ministro della Difesa, siete invitati a partecipare alla riunione che si terrà domenica prossima per discutere su questo tema”.

Il Consiglio di presidenza, guidato da Mohammed al-Menfi, che detiene anche il titolo di comandante supremo dell’esercito, ha sottolineato nel documento che nel caso in cui Dabaiba non dovesse partecipare alla riunione, prenderà in autonomia la decisione di nominare un ministro della Difesa e di informare il Parlamento per il voto di fiducia necessario.

Questa mossa è arrivata poche ore dopo che il Comitato militare misto 5+5 di Sirte ha inviato una lettera al Parlamento di Tobruk, in cui ha chiesto la nomina di un ministro della Difesa e che il bilancio del ministero della Difesa non fosse utilizzato se non dopo aver nominato un ministro ad esso dedicato, richiesta che il Parlamento deciderà se accogliere o meno nella sessione del 29 giugno.

Da quando il governo di unità nazionale libico ha assunto le sue funzioni, lo scorso marzo, il Primo Ministro, Abdel Hamid Dabaiba, ha mantenuto ad interim la carica di ministro della Difesa, per evitare ulteriori conflitti con Haftar o con le milizie di Tripoli che non accetterebbero mai la nomina per questo incarico di un esponente della Cirenaica. Eppure in base alla divisione delle cariche tra est e ovest della Libia, questo ministero spetterebbe proprio a Bengasi. Il tenente generale Muhammad Al-Haddad, originario della città di Misurata (ovest), è attualmente il capo di stato maggiore dell’esercito che fa capo al governo di Tripoli, il che significa che il ministero della Difesa dovrebbe andare ad un esponente dell’est libico. Il tenente generale Abdel Razek Al-Nadori, che ricopre attualmente la carica di capo di stato maggiore delle forze di Haftar, è il candidato più in vista al momento per questa posizione.


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