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Marocco, stop al rialzo dei prezzi dei biglietti per i residenti in Europa

La casa reale è intervenuta per fermare la speculazione sulle tariffe di trasporto per i residenti in Europa. Ecco tutti i dettagli nell’articolo di Massimiliano Boccolini

Si preannunciava un salasso quest’anno la vacanza estiva di circa 3 milioni di marocchini residenti in Europa, pronti per il rientro in patria nei mesi di luglio e agosto. Alla pandemia, che con le sue restrizioni provocherà rallentamenti nelle pratiche di viaggio, si è aggiunta la crisi diplomatica tra il Marocco e la Spagna che ha spinto Rabat a non dare il consenso alle compagnie marittime spagnole di operare verso il Paese nord africano, restringendo la possibilità di partenza nei porti di Francia e Italia. Le compagnie aeree e quelle di navigazione, complice anche il fatto che la festa del Sacrificio, la più importante del mondo islamico, cadrà proprio il 30 luglio, avevano quindi alzato i prezzi dei biglietti prevedendo il tutto esaurito. La speculazione è stata tale da costringere ad intervenire di persona il re del Marocco, Mohammed VI. Quest’ultimo ha ordinato ai tour operator e alle compagnie di trasporto di applicare tariffe accessibili a tutti per consentire il rientro dei residenti all’estero durante le vacanze estive.

Il capo di Stato marocchino ha ordinato a tutte le parti interessate nel settore del trasporto aereo, in particolare la società Royal Air Maroc, nonché alle varie parti interessate nel trasporto marittimo, di garantire la pratica di prezzi ragionevoli alla portata di tutti, nonché un numero sufficiente di posti al fine di consentire alle famiglie marocchine all’estero di tornare nel Paese e ricongiungersi con i propri casi, in particolare dopo la lontananza forzata dovuta alla pandemia da Covid-19. Ha esortato tutti gli operatori del turismo, sia nel campo dei trasporti che dell’ospitalità, a recepire le sue disposizioni per accogliere i membri della comunità marocchina residenti all’estero nelle migliori condizioni e ai migliori prezzi.

Non si è fatta attendere la risposta della compagnia aerea di bandiera di Rabat. In una nota la Royal Air Maroc ha fatto sapere che “in attuazione delle alte istruzioni di re Mohammed VI, abbiamo istituito un sistema di misure senza precedenti per facilitare la circolazione dei marocchini residenti all’estero durante il periodo estivo. Abbiamo  migliorato il programma di volo con prezzi convenienti per i membri della comunità marocchina residenti all’estero”. Per la prima volta infatti viene proposto un biglietto di andata e ritorno per tutti i voli europei al prezzo di 97 euro a passeggero per una famiglia di quattro o più persone.

Poco prima dell’intervento reale, il gruppo parlamentare del partito conservatore di Istiqlal, all’opposizione in Marocco, ha rivolto, un’interrogazione orale al ministro delle Attrezzature, dei trasporti, della logistica e dell’acqua sull’impennata dei prezzi dei biglietti aerei e dei traghetti, che colpisce i marocchini che vivono all’estero. Nella sua interrogazione, firmata da Noureddine Modiane, il gruppo ha ricordato che la comunità marocchina stabilita all’estero ha attraversato negli ultimi due anni difficili condizioni sociali, umanitarie e materiali a causa degli effetti della pandemia daCovid-19. “Dopo che questo gruppo di cittadini ha accolto la buona notizia della graduale apertura delle frontiere aeree e marittime nazionali, dopo due anni di allontanamento dalla patria, dalla famiglia e dai propri cari, notiamo con rammarico un’impennata dei prezzi dei biglietti per il ritorno in Marocco”. Il gruppo parlamentare di Istiqlal ha parlato di “prezzi irragionevoli della Royal Air Maroc, nonché delle navi designate per trasportare la diaspora marocchina dai porti di Italia e Francia”, ricordando che tali prezzi “hanno suscitato grande malcontento e indignazione”.

L’intervento della casa reale di Rabat e il cambio di rotta delle compagnie di trasporto è arrivato in extremis. Parte infatti il 15 giugno l’operazione Marhaba 2021. Dopo diversi mesi di incertezze legate all’evoluzione della situazione sanitaria in Europa e Marocco, il ministero degli Affari Esteri ha annunciato domenica 6 giugno che il Marocco si prepara a riaprire le frontiere aeree e marittime a partire dal 15 giugno prossimo. Nezha El Ouafi, ministro delegato responsabile dei marocchini residenti all’estero, ha confermato che i marocchini che vorranno tornare in patria tra il 15 giugno e il 15 settembre, dovranno passare solo per il porto francese di Sète e per il porto italiano di Genova, cioè attraverso gli stessi punti di transito dell’estate scorsa. Sul numero di passeggeri attesi, ha affermato che l’obiettivo era quello di tornare quanto prima ai dati della stagione 2019, ovvero di accogliere tra i 2 e i 3 milioni di marocchini residenti all’estero. “In questa fase non è né possibile né ragionevole avanzare cifre per questa estate, ci aspettiamo comunque una partecipazione molto più alta per la presenza di tanti marocchini che non sono riusciti a tornare in Marocco durante l’estate del 2020”, ha aggiunto. Resta da vedere se gli 800 mila marocchini che vivono in Spagna accetteranno di andare in Francia o in Italia per raggiungere il loro Paese di origine o preferiranno prendere l’aereo, così come se il porto di Genova e gli aeroporti italiani saranno pronti per la partenza dei circa 500 mila marocchini residenti nel nostro Paese.

Intanto il primo vacanziere eccellente ha già annunciato che farà il suo ritorno in Marocco quest’estate. La città di Tangeri si prepara a ricevere, nei prossimi giorni, il re dell’Arabia Saudita, Salman Bin Abdulaziz Al Saud, che vi trascorrerà le vacanze estive. Una squadra di funzionari sauditi, accompagnati da principi, è arrivata nella capitale, Rabat, domenica scorsa e poi a Tangeri per dare gli ultimi ritocchi ai preparativi per ricevere il saudita sovrano nelle migliori condizioni. Secondo la stampa marocchina, il re Salman si stabilirà nel suo palazzo nella regione di Jbila adiacente al mare, sul lato atlantico, dove ha trascorso le ferie estive negli ultimi anni durante le sue precedenti visite a Tangeri.

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