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La crisi tra Marocco e Spagna diventa un’opportunità per il Portogallo

Dopo l’interruzione delle tratte tra Spagna e Marocco legate alla crisi diplomatica tra i due Paesi, dal primo luglio nasce la linea Tangeri-Portimão chiamata ad attrarre i 3 milioni di marocchini in Europa di rientro in patria per le vacanze

La crisi diplomatica scoppiata lo scorso aprile tra Marocco e Spagna, a causa del ricovero in un ospedale iberico sotto falso nome del leader del Fronte Polisario, Brahim Ghali, senza informare le autorità di Rabat, è diventata una grossa opportunità economica per il vicino Portogallo, in particolare per il suo settore portuale.

Dal primo luglio sarà infatti operativo il collegamento marittimo tra Tangeri e Portimão. Lo ha annunciato il ministro delle attrezzature e dei Trasporti di Rabat, Abdelkader Amara. “Mentre vi parlo, il direttore della marina mercantile è a Lisbona per dare gli ultimi ritocchi all’accordo che sarà firmato tra Marocco e Portogallo”, ha detto il ministro ai media locali. Secondo il rappresentante del governo di Rabat, due navi battenti bandiera marocchina entreranno in servizio su questa linea al ritmo di due viaggi al giorno per trasportare un totale di 4.000 persone al giorno. La traversata tra i due porti durerà quasi 7 ore e sarà a “prezzi ragionevoli”, promette Amara.

Grazie quindi alla crisi tra Marocco e Spagna, che ha spinto le autorità marocchine a non rinnovare le licenze per il trasporto marittimo alle compagnie spagnole che ogni anno d’estate trasportavano milioni di marocchini residenti in Europa di rientro per le vacanze estive, ha consentito alle compagnie portoghesi di entrare in questo business che motivi geografici li aveva tenuti in disparte fino ad oggi. I flussi di marocchini che ritornano in patria saranno però in buona parte intercettati dalle compagnie italiane e francesi che dovranno rafforzare il loro servizio, in assenza dei porti spagnoli. Il ministro Amara ha anche rivelato che sono entrate in servizio due nuove linee: Sète-Al Hoceima e Savona-Tangeri.

È da circa un mese che il governo marocchino sta studiando la possibilità di far arrivare in patria i suoi cittadini residenti all’estero attraverso il Portogallo quest’estate, in particolare dopo che domenica 6 giugno, il governo marocchino ha annullato l’operazione Marhaba, per l’accoglienza dei residenti all’estero, sui porti spagnoli. Questa decisione ha un impatto economico significativo sulla regione di Cadice, dove ogni anno si concentra il maggior numero di viaggiatori.

Per alleviare il disagio dei marocchini che vivono in Europa il governo di Rabat ha fissato dei “prezzi di riferimento” per le compagnie di navigazione. Pertanto, una famiglia di quattro persone pagherà 995 euro per un viaggio di andata e ritorno sui viaggi a lunga distanza e 450 euro sulla distanza media. Facendo questo passo, il governo prevede di trasportare 48.000 persone e 15.000 veicoli alla settimana via nave, raggiungendo 650.000 persone e 180.000 veicoli, ovvero un quinto del normale flusso di passeggeri in un anno.

Dopo aver toccato il campo dell’immigrazione, con la decisione di Rabat di aprire le frontiera con l’enclave spagnola di Ceuta per 48 ore, consentendo quindi l’arrivo di 9 mila migranti, questa volta la ritorsione del Marocco nei confronti della Spagna per l’aver dato ospitalità al leader separatista Ghali ha il carattere economico e colpisce il settore marittimo. Ogni anno 3 milioni di migranti marocchini residenti in Europa fanno rientro in patria per le vacanze estive di agosto. Per accogliere questo esodo di persone, che per lo più si muove via mare, le autorità di Rabat hanno dato vita da anni alla cosiddetta “Operazione Marhaba”, sospesa solo lo scorso anno a causa della pandemia.

La novità di quest’anno è che per i porti spagnoli non ci sarà alcuna “Operazione Marhaba”. Le compagnie marittime e i porti spagnoli non godranno quindi dell’afflusso di centinaia di migliaia di marocchini di ritorno in patria per le vacanze, con il conseguente ritorno economico. La cancellazione di questa operazione per i soli i porti spagnoli “avrà un costo economico alto per i bilanci delle compagnie di navigazione spagnole che, durante i mesi estivi, hanno lavoravano con il trasferimento di queste persone. Il Marocco ha quindi inferto un colpo alla Spagna con un danno che in termini economici è stimato in 1.150 milioni di euro.

[Nella foto: porto di Tangeri – Wikipedia]


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