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Italia attenta, rigore e austerity stanno per tornare. Il monito di Piga

L’economista e docente di Tor Vergata: il Patto di Stabilità non se ne è mai andato, le vecchie regole di bilancio torneranno e ci faranno male. Draghi potrebbe avere la forza e la credibilità per negoziare vincoli più soft. Ma non è detto che lo faccia, Monti insegna…

Tutto come prima, o quasi. Se qualcuno si illudeva che la grande pandemia potesse spazzare via il Patto di Stabilità, facendo scordare anni di austerity a tutto spiano, dovrà ricredersi. Tra poco più di un anno quelle regole torneranno e faranno piuttosto male.  Peccato, perché l’Ue ha perso una grande occasione per cambiare, dal profondo, dice a Formiche.net l’economista e docente a Tor Vergata, Guastavo Piga.

Le regole di bilancio stanno per tornare. Non una buona notizia per l’Italia…

Il problema è che il Patto di Stabilità non se ne è mai andato. Per due ragioni: primo, nel Recovery Fund è scritto chiaramente che per ricevere i fondi bisogna rispettare le regole sui conti e secondo, il nostro Paese ha abbattuto ogni record di deficit che però a partire dal prossimo anno comincerà a rientrare drasticamente e questo vuol dire che il nostro governo rinuncerà a fare investimenti come dovrebbe.

Allora tra poco più di un anno torneranno rigore e austerity?

Esatto, già nel 2022 conosceremo una prima forma di rigore, vero e proprio masochismo. Quando invece dovremmo crescere, spendere e investire a go go. E per giunta sull’onda di un Fiscal Compact di cui il Parlamento Ue ha suggerito una riforma, mai arrivata finora.

Possibile che la pandemia non abbia insegnato nulla all’Europa?

Evidentemente no. Guardi agli Usa, i piani pandemici di Biden sono la dimostrazione di una democrazia vicina alla gente, alle persone. Vede, nel 2023 gli Stati Uniti cresceranno molto di più di un’Italia che nel 2023 avrà solo coperto le perdite del 2021. Con il Pnrr ci eravamo illusi che le cose fossero cambiate. Temo che ci ritroveremo in difficoltà come prima.

Allora scusi, a questo punto è lecito attendersi un ritorno del duopolio franco-tedesco che ha governato l’Europa a cavallo della crisi finanziaria…

Forse e sarà qualcosa di molto maldestro. D’altronde questa Europa è fragile e divisa e incapace di scommettere sul futuro. Noi non spendiamo, forse non abbiamo avuto abbastanza paura come invece gli Stati Uniti. Se avessimo avuto più paura il Patto di Stabilità sarebbe tornato in forme molto diverse.

E se Draghi battesse i pugni per un Patto di Stabilità più morbido e a misura di pandemia?

Draghi ha una credibilità tale da poter negoziare con l’Europa per avere sostegno e solidarietà. Ma la domanda è, lo farà? Mario Monti non lo fece nel 2011, anzi… e allora ecco che un conto è avere la credibilità, e Draghi ce l’ha, un conto è usarla.

Ha ragione Bruxelles quando dice che il blocco ai licenziamenti è una discriminazione contro i precari?

No. Perché in questo momento in Italia sono tutti precari, non scherziamo con il fuoco. Prima si rimette in moto l’economia poi si sbloccano i licenziamenti, non si fa il contrario.

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