Per la prima volta e a costo zero per lo Stato, si potrà rateizzare il secondo acconto previsto a novembre 2021 di Irpef, Ires e Irap. Prima si chiude l’anno e si determina il reddito poi si viene tassati. E non sarà una tantum ma per sempre. Conversazione con il primo firmatario della legge, Alberto Gusmeroli
PICCOLA RIVOLUZIONE NEL PAGAMENTO DELLE TASSE (A COSTO ZERO)
L’Italia si appresta ad andare incontro ad un radicale cambiamento di politica fiscale: la rateizzazione degli acconti delle tasse per 50 miliardi che ha ottenuto il parere positivo Istat richiesto da Alberto Gusmeroli (Lega) e Luigi Marattin (IV). In sostanza la misura prevista da un progetto di legge della Lega primo firmatario Gusmeroli, non prevede interventi sul sistema di calcolo ma esclusivamente sulle modalità di versamento delle imposte stesse, con la divisione in 6 rate del secondo acconto, da giugno a gennaio dell’anno successivo. Il vantaggio è che si avrà un grande beneficio in termini di liquidità.
PIU’ RATEIZZAZIONE
“Si tratta di una trasformazione epocale nella politica fiscale italiana, – dice a Formiche.net il vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, Alberto Gusmeroli – perché per la prima volta e a costo zero per lo Stato, possiamo procedere alla rateizzazione del secondo acconto previsto a novembre 2021 delle tasse, Irpef, Ires e Irap. Finalmente prima si chiude l’anno e si determina il reddito poi si viene tassati. Quando ho chiesto un parere al Mef mi era stato risposto che purtroppo sarebbero stati necessari nove miliardi di euro (solo per i soggetti a ISA ex studi settore), per cui da quel momento ci siamo rivolti all’Istat e con il suo tramite a Eurostat che ci hanno dato parere favorevole”.
Il prossimo passo è la trasformazione in legge del provvedimento che, assicura l’esponente leghista, non sarà una tantum ma diventerà un “intervento strutturale e quindi per sempre”.
CHI CI GUADAGNA?
Andando nei dettagli della proposta di legge, si legge che oltre alla rateizzazione in sei rate posticipate del secondo acconto (che attualmente è previsto entro il 30 novembre, senza possibilità di rateizzazione), c’è la rimodulazione in sei rate, da luglio a dicembre, del saldo e del primo acconto, il tutto senza alcuna maggiorazione a titolo di interessi e sanzioni.
Infine la abolizione della ritenuta a titolo di acconto sui compensi dei lavoratori autonomi che, operando sul fatturato, determina sistematicamente un credito fiscale.
Viene disposto anche l’adeguamento dei quadri del modello 770 relativi alle ritenute d’acconto, così da permettere una semplificazione delle procedure dichiarative e del calcolo degli oneri fiscali. “Questo provvedimento – aggiunge l’on. Gusmeroli – permetterà di avere una strada spianata anche proprio per abolire la ritenuta d’acconto del 20% per un milione di professionisti, in quanto rateizzando saldi e acconti in 12 rate non c’è più bisogno di applicare la ritenuta d’acconto”
REAZIONI
Pollice in su dall’ordine dei commercialisti, il cui presidente, Marco Cuchel ha condiviso pienamente questa proposta: “Un punto a favore della riforma del sistema di saldi e acconti è che tali misure possono generare un beneficio in termini di liquidità per un’ampia platea di contribuenti.
A ciò si aggiunge che non è richiesta una copertura finanziaria e che quindi tale riforma può più facilmente andare in porto. Nella condizione economica che stiamo vivendo dove molte difficoltà sono determinate proprio dalla carenza di liquidità, ci auguriamo che la proposta, il cui impatto, come evidenziato dall’Istat, è nullo sui conti pubblici, possa tradursi il prima possibile in legge e permettere così ai contribuenti di beneficiare degli effetti di questa misura.”