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La crisi del debito cinese colpisce l’Inter. E risveglia la Spac dei tifosi vip

Il club nerazzurro è alle prese con i problemi finanziari dell’azionista Suning, schiacciato da 7 miliardi di debiti in scadenza. L’idea di Cottarelli per una Inter formato spac con azionariato popolare e la (mezza) sponda di Sala. E sullo sfondo, Alibaba…

Grandi manovre in casa Inter. Il club neroazzurro vive giorni di fuoco e non solo per le temperature tropicali prossime ai 40 gradi. Ci sono due fronti aperti su cui si gioca parte del futuro della società un tempo della famiglia Moratti e oggi in mano al gruppo cinese Suning. E c’è lo zampino delle Spac, le società-veicolo che, tradizionalmente, portano in Borsa le realtà più promettenti e il cui mercato, come raccontato a più riprese da Formiche.net, alterna momenti di fermento a improvvise gelate.

Come ha scritto Carlo Festa sul suo blog, Suning, alle prese con 7 miliardi di debiti in scadenza va al riassetto azionario in Cina con conseguenze sull’Inter ancora da decifrare. Sarebbe infatti imminente, secondo Bloomberg, l’ingresso in Suning, gruppo della famiglia Zhang attiva nel commercio al dettaglio, di un consorzio guidato da Alibaba di Jack Ma e dal governo provinciale di Jiangsu. Secondo le indiscrezioni, la famiglia Zhang, alla fine del riassetto, potrebbe perdere il controllo ma l’investimento di Alibaba e del governo dovrebbe fornire le risorse per superare una fase di pressione finanziaria sul gruppo.

Ma qui si apre un altro capitolo, quello della cessione. Negli ultimi giorni, sono però riprese a circolare indiscrezioni su una possibile vendita del club, malgrado la famiglia Zhang abbia smentito un suo disimpegno. Il futuro del club resta molto incerto, nonostante la boccata di ossigeno arrivata lo scorso maggio grazie alla firma dell’accordo sul finanziamento da 275 milioni di euro da parte di Oaktree Capital Management a Great Horizon sarl, il veicolo lussemburghese con il quale la Suning della famiglia Zhang l’Inter.

Non è escluso, ha scritto il sito Bebeez, che in prospettiva Oaktree possa arrivare a rilevare la quota di Suning, nel momento in cui l’Inter non fosse in grado di rimborsare il finanziamento in scadenza tra tre anni. Anche per questo nei giorni scorsi è tornata l’ipotesi di ricorrere a Interspac, un veicolo il cui nome richiama proprio quello delle Spac, perché come una Spac punta a raccogliere capitali da investire successivamente in una società target. Ora, il cuore dell’operazione non sarebbe tanto la quotazione, processo quasi sempre previsto quando si parla di Spac, quanto una raccolta di capitale a mezzo crowdfunding (con tanto di sondaggio tra i tifosi) dando vita a quella forma di azionariato popolare alla base del modello Real Madrid.

Interspac era stata creata tempo fa, nel luglio 2018, da un gruppo di tifosi dell’Inter capitanati dall’economista Carlo Cottarelli  per raccogliere quote fra i tifosi per affiancare come soci di minoranza gli Zhang. Un’idea che ha raccolto molti nomi noti, da Roberto Vecchioni a Giacomo Poretti, da Max Pezzali a Michele Serra, e ha trovato anche una mezza sponda da parte del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “La proposta Cottarelli, un’associazione di tifosi con azionariato popolare, può andare in porto nella misura in cui è a sostegno di un progetto più grande, perché se si guarda i numeri, io credo che il fatturato di una squadra come l’Inter sia pari a 300 milioni”, ha detto sala pochi giorni fa.

“La proposta può funzionare ma probabilmente trasformare l’Inter in una società simile a quelle spagnole, richiederebbe molto tempo e l’Inter ha un problema più urgente. Io voglio bene ai miei colori, voglio bene all’Inter che è importante per la città, ma mi auguro soluzioni più rapide, dopodiché ben venga anche l’idea di Cottarelli”.

Intanto, venerdì 25 giugno Interspac ha diffuso il suo primo comunicato stampa in cui il presidente  Cottarelli ha annunciato l’apertura “di una fase molto importante dell’iniziativa che stiamo promuovendo. I tifosi delle squadre di calcio potranno esprimere il proprio interesse a partecipare in una iniziativa di azionariato popolare per diventare proprietari del loro club, qualora ce ne fosse la possibilità”.


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