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L’Arabia Saudita presenta il nuovo piano per la logistica (e la Borsa vola)

Il principe ereditario saudita, Mohammed Bin Salman, ha presentato il suo nuovo piano strategico di sviluppo del settore della logistica nel regno nella notte e la borsa di Riad ha superato livelli mai toccati dal 2014

Le aziende saudite hanno visto esaudite le loro richiesta nella notte del 29 giugno quando il principe Mohammed Bin Salman ha lanciato il suo nuovo piano di sviluppo del settore della logistica nazionale denominato “Strategia nazionale per i trasporti e la logistica”, che si inserisce nell’ambito della Vision 2030.

A testimoniarlo è il fatto che la mattina dopo, durante l’apertura delle contrattazioni della Borsa valori di Riad, l’indice di mercato saudita ha superato il livello di 11.000 punti per la prima volta da settembre 2014. Mazen Al-Sudairi, capo del settore ricerca presso “Al-Rajhi Capital”, ha spiegato ai media economici locali che ci sono importanti cambiamenti che interessano il mercato, incluso il miglioramento dei prezzi delle materie prime, che indica l’inizio di una ripresa delle economie. Inoltre il mercato ha assistito all’annuncio di dividendi da parte di Al-Rajhi Bank e della Advanced Petrochemical Company.

La vera novità però è stata la presentazione da parte del principe Bin Salman di un nuovo piano che mira a consolidare la posizione del Regno come centro logistico globale di collegamento tra tre continenti, migliorare i servizi per i cittadini tramite diversi mezzi di trasporto e l’integrazione del sistema moderno di logistica per supportare il processo di sviluppo globale del Paese. Il piano intende così contribuire a raggiungere l’equilibrio nel bilancio pubblico e migliorare le prestazioni dell’apparato governativo. Potrà così aumentare il contributo del settore dei trasporti e della logistica al PIL nazionale al 10% (attualmente è al 6%) e contribuirà anche ad aumentare le entrate non petrolifere al bilancio generale dello stato di circa 45 miliardi di riyal all’anno nel 2030 (10 miliardi di euro).

Il principe ereditario ha aggiunto che la strategia mira anche a consentire al Regno di diventare il quinto paese a livello mondiale nel traffico di transito aereo, arrivando a toccare oltre 250 destinazioni internazionali. Prevede di lanciare un nuovo vettore nazionale e aggiungere nuove capacità nel settore del trasporto aereo di merci a oltre 4,5 milioni di tonnellate. La nuova strategia vuole raggiungere una capacità di oltre 40 milioni di container all’anno e mira a migliorare l’indice di prestazione logistica del Regno per essere tra i primi dieci paesi al mondo. Si prevede anche di realizzare l’interconnessione con gli stati del Golfo arabo tramite una linea ferroviaria per arrivare a una riduzione del consumo di carburante del 25%.

Nel campo del trasporto marittimo, il principe Bin Salman ha spiegato che la strategia mira a raggiungere una capacità di oltre 40 milioni di container all’anno, con ciò che significa ingenti investimenti nel campo dello sviluppo delle infrastrutture portuali e del miglioramento della sua integrazione con le aree logistiche nel Regno, oltre ad ampliare il proprio collegamento con linee marittime internazionali e integrarlo con le reti ferroviarie e stradali, contribuendo così a migliorare l’efficienza e l’economia delle linee del sistema di trasporto.

Ha anche spiegato che le ferrovie forniscono i loro servizi nel settore del trasporto passeggeri e merci attraverso una rete di 5.330 km di lunghezza, di cui 450 km nel percorso della Haramain Express Railway tra Mecca e Medina, che è la più grande linea ad alta velocità nella regione. La strategia nazionale per la logistica aumenterà anche La lunghezza totale delle future ferrovie che è stimata in 8.080 km, compreso il progetto “land bridge” con una lunghezza di oltre 1.300 km, che ospiterà 3 milioni di passeggeri e trasporterà via mare più di 50 milioni di tonnellate annue, con l’obiettivo di collegare i porti del Regno sulla costa del Golfo arabico con i porti della costa del Mar Rosso, aprendo nuove e promettenti opportunità per questa linea passando per moderni centri logistici.

Riad ha iniziato a porsi il problema del ruolo della logistica per lo sviluppo nazionale in particolare con la pandemia da Covid-19. Lo ha spiegato ieri a Brindisi, Abdullah Al Rabeeah, supervisore generale della King Salman Humanitarian Aid and Relief Centre (KSRelief), in occasione dell’evento ministeriale del G20 ospitato congiuntamente dal ministero degli Affari Esteri italiano e dal World Food Programme.

Il funzionario saudita ha spiegato che “vi sono state in quest’occasione evidenti sperequazioni nella fornitura dei vaccini; abbiamo visto che la maggior parte delle dosi di vaccino disponibili sono confluite in pochissimi Paesi, portando alla triste realtà che la maggior parte dei restanti Paesi soffre ancora di alti tassi di contagio, di ricoveri e di decessi. Migliorare l’accesso ai vaccini da parte di tutti i Paesi è la chiave per ottenere il controllo globale sul Covid-19”.

Per questo l’Arabia Saudita “incoraggia fortemente la regionalizzazione delle industrie attinenti a questo tema, in particolare in Medio Oriente, Africa e Asia. La produzione regionale di vaccini e di altri medicinali e forniture, non solo fornirebbe una maggiore disponibilità di questi strumenti, ma creerebbe anche opportunità di lavoro ed aumenterebbe la capacità dei sistemi sanitari regionali di controllare la propria distribuzione e consegna dei vaccini”. Il Regno si sta quindi attrezzando per diventare un hub di questo genere a livello regionale e per farlo ha bisogno di rafforzare il settore della logistica nazionale.

 


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