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Malan? Contano solo i cittadini. Avanti coi vaccini, e sul green pass… Parla Tajani

Il coordinatore nazionale azzurro dopo l’annuncio del senatore di aderire al partito di Giorgia Meloni. “L’importante sono gli elettori, un parlamentare non si porta dietro i cittadini spostandosi da un partito all’altro”. Forza Italia si smarca dagli alleati su vaccini e green pass. Il Quirinale? “Sogno Berlusconi”

La campagna acquisti di Giorgia Meloni prosegue inesorabilmente. Lucio Malan, senatore azzurro di lungo corso, ha deciso di aderire a Fratelli d’Italia. Esprimendo peraltro un auspicio: “Spero che Meloni diventi la nuova premier”. E’ evidente che questa notizia non ha fatto piacere ad Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia. Ma “quello che conta – dice – sono gli elettori. Non è che un parlamentare, spostandosi verso un altro partito, si porta dietro i cittadini. E’ chiaro che dispiace…ma gli faccio comunque i miei auguri”.

Forza Italia, in questo momento, “è il propulsore del centrodestra per quanto riguarda l’unità della coalizione. Berlusconi per primo sta lavorando per un rassemblement che governi il Paese fino al 2050”. Sì perché “il problema non è vincere – spiega Tajani – bensì governare. Il nostro partito sotto questo profilo può garantire alla coalizione e, speriamo, al futuro governo un portato di personalità e competenze di altissimo cabotaggio”.

L’idea del coordinatore nazionale azzurro è saldamente ancorata all’europeismo. “Per Governare occorre che il nostro Paese abbia ottime relazioni con Bruxelles e Washinton”. Con Mario Draghi al Quirinale? “Noi non abbiamo mai espresso un nome: se poi le dovessi dire la mia, il mio presidente sarebbe Silvio Berlusconi”. Prima di pensare al futuro, Tajani si sofferma sull’esigenza di “continuare il contrasto al Covid, per evitare che il Paese si fermi di nuovo, che le imprese chiudano e che si torni alle limitazioni”. La priorità dunque è quella di “vaccinare il più alto numero di persone possibile”. Posizione questa piuttosto ‘isolata’ nell’ambito della coalizione, viste le posizioni dei partner. Salvini e Lollobrigida (Fdi) hanno detto chiaramente che la vaccinazione va fatta solo agli over 40.

“La nostra posizione è sempre stata coerente – ribadisce l’azzurro – la priorità è vaccinare quante più persone possibili al più presto. Solo così si può ripartire, evitando che le varianti scalfiscano lo scudo vaccinale”. Anche l’obbligatorietà del green pass è un tema piuttosto divisivo dalle parti del centrodestra. E, Forza Italia, ancora una volta ha posizioni più blande rispetto agli alleati Salvini e Meloni. “Il green pass deve essere utilizzato con intelligenza, ed essere introdotto per partecipare ai grandi eventi sportivi, per accedere ai teatri, ai cinema, ai matrimoni e agli eventi con un forte afflusso di pubblico. L’utilizzo di questo strumento deve essere progressivo, seguendo l’andamento della curva pandemica”.

Se in autunno la curva sarà sotto controllo “se ne dovrà fare un utilizzo ridotto”. Comunque, assicura, “i rapporti con gli alleati sono ottimi e ora siamo concentrati sui risultati da ottenere alle elezioni amministrative”. Spostandosi sul livello europeo, e segnatamente sul green deal, Tajani è molto cauto. “Occorre fissare obiettivi raggiungibili. Il green deal e la conversione su una produttività di sempre minor impatto ambientale non devono cozzare con le esigenze dei nostri imprenditori e dei nostri agricoltori. Sennò, si rischia solamente di creare dei problemi a chi produce reddito e a chi crea lavoro nel nostro Paese”.

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