Il futuro di Newport Wafer Fab, azienda gallese leader nella produzione di chip, potrebbe non essere cinese (non del tutto, almeno). Un consorzio sta per bussare al numero 10 di Downing Street
Un consorzio sta cercando di raccogliere fondi da banche e investitori di private equity per finanziare una potenziale offerta per Newport Wafer Fab, azienda leader nella produzione di chip con sede in Galles, che sta per essere acquisita da Nexperia, società olandese ma partecipata al 100% dal colosso cinese dei semiconduttori Wingtech. A rivelarla è l’emittente CNBC.
Dopo l’iniziale via libera del ministri per gli Affari economici Kwasi Kwarteng all’inizio di luglio, pochi giorni fa il primo ministro Boris Johnson ha chiesto al consigliere per la sicurezza nazionale Stephen Lovegrove di esaminare il caso dopo la sollevazione di diversi parlamentari.
Come evidenziato su Formiche.net, nella lettera inviata al numero 10 di Downing Street nelle scorse settimane, il deputato Tom Tugendhat, presidente della commissione Esteri della Camera dei Comuni considerato un falco anti Cina, aveva chiesto al primo ministro di congelare l’affare, citando quanto fatto dal governo italiano di Mario Draghi a marzo scorso con lo stop, tramite poteri speciali, all’acquisto dell’azienda specializzata in chip Lpe di Baranzate da parte della cinese Shenzen Investment Holding. “I nostri alleati stanno trattando l’autosufficienza delle catene di fornitura dei semiconduttori come un imperativo della sicurezza nazionale”, aveva scritto.
Come riportato da diversi giornali britannici tra cui il Guardian, nei giorni scorsi Tony Abbott, ex primo ministro australiano oggi consulente per il commercio post Brexit di Johnson, aveva ventilato la possibilità di un intervento del governo di Londra sull’acquisizione. Durante un discorso al think tank Policy Exchange, Abbott aveva spiegato che i Paesi occidentali sarebbero “molto imprudenti” a vendere imprese tecnologiche alla Cina.
Il consorzio, che dovrebbe presentare un piano alternativo al governo prima della pausa estiva, coinvolge anche un importante dirigente del settore dei semiconduttori e persone precedentemente coinvolte in Newport Wafer Fab, secondo la fonte della CNBC.
L’emittente però sottolinea che è “improbabile” che il governo chieda a Nexperia e Newport Wafer Fab di cancellare l’accordo da 63 milioni di sterline (e che ha salvaguardato quasi 500 posti di lavoro) o costringa Nexperia a vendere il 100% della società. Piuttosto, potrebbe cercare una soluzione alternativa che sia win-win per tutti, ha aggiunto la fonte. Come? Lasciare a Nexperia meno del 25% del capitale così da conformarsi al National Security and Investment Act approvato ad aprile.