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L’Europa richiude le porte agli Usa? Novità sul travel ban

Questa settimana l’Unione europea potrebbe reintrodurre il divieto all’ingresso dagli Stati Uniti, a causa dell’impennata di casi. Il focolaio della Florida e i settori più a rischio

 

Altro che normalizzazione dei viaggi tra Stati Uniti ed Europa. Sebbene la speranza nelle ultime settimane fosse per una fine del “travel ban” (divieto di mobilità) dai Paesi dell’Unione europea verso il territorio americano, l’ultima novità riguarda un ritorno dei limiti di viaggio dagli Stati Uniti verso il Vecchio Continente.

Secondo l’agenzia Bloomberg, è molto probabile che le autorità europee comincino a discutere questa settimana la reintroduzione delle restrizioni dei viaggi, a causa non solo della mancata reciprocità degli spostamenti (qui l’articolo di Formiche.net), ma soprattutto dell’aumento dei casi di Covid-19 negli Usa.

Una fonte vicina a Bruxelles ha spiegato a Bloomberg che gli Stati Uniti hanno superato la soglia di contagi che permette di entrare nella lista di Paesi che possono entrare sul territorio europeo senza limitazioni.

A giugno, l’Ue aveva deciso di revocare le restrizioni agli Stati Uniti, dopo che la situazione epidemiologica del Paese nordamericano sembrava sotto controllo.

Tuttavia, il quadro generale è cambiato, nonostante la campagna di vaccinazione. “Gli ultimi dati mostrano che gli Stati Uniti sono ora ben al di sopra del limite dell’Ue, non più di 75 nuovi casi di Covid-19 per 100.000 abitanti nei 14 giorni precedenti. Il tasso di contagio è di poco inferiore a 270 casi ogni 100.000 ed è in aumento”, si legge su Bloomberg. La media settimanale di contagi negli Stati Uniti è di circa 100.000 al giorno, molto di più rispetto ai 20.000 casi di inizio di giugno.

Per includere gli Stati Uniti nella “black list” dei Paesi per alto indice di contagi Covid-19 è necessaria l’approvazione di una maggioranza qualificata degli Stati membri dell’Ue. Le restrizioni si applicherebbero ai viaggi non essenziali. Le porte dell’Europa potrebbero restare ancora aperte per chi è completamente vaccinato.

La Florida è uno degli Stati più colpiti in questa nuova ondata, con un record di più di 22.000 casi al giorno, secondo i dati del Centro per il Controllo e la Prevenzione di Malattie. La Florida registra il 20% dei casi americani (pur rappresntando solo il 6,5% della popolazione) e a predominare è la variante delta, che riesce in alcuni casi ad aggirare la protezione del vaccino. Le autorità hanno avvertito sulla necessità di proteggere i bambini e i ragazzi non ancora vaccinati, ma il governatore Ron DeSantis sostiene che la responsabilità dell’aumento di casi è dell’arrivo di molti immigrati illegali contagiati. La Florida è uno degli stati americani con più collegamenti aerei al giorno verso l’Europa.

Tra i settori che hanno fatto più pressione per una normalizzazione dei viaggi transatlantici ci sono le linee aeree. Da quest’estate, con la riapertura dell’Europa, si è registrato un veloce rimbalzo dell’industria aeronautica europea di circa il 70% rispetto all’attività pre-Covid 19. Numeri notevoli se pensiamo che gli Usa non hanno ricambiato l’accesso al proprio territorio. Le rotte tra l’Europa e gli Stati Uniti sono tornate a circa il 50% dei livelli pre-pandemia, dopo la decisione di Bruxelles di far entrare gli americani completamente vaccinati.

Una nuova chiusura ai viaggiatori americani sarebbe un colpo durissimo per alcune compagnie, in particolare Lufthansa e Air France-KLM.

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