Inizierà a fine mese la dimostrazione Open cooperation for european maritime awareness 2020 (Ocean2020), il più grande progetto di ricerca europeo nel campo della difesa marittima guidato da Leonardo. Le dimostrazioni si svolgeranno nel Mar Baltico con navi, droni e anche un satellite
Prenderanno il via a fine mese le operazioni della dimostrazione navale Open cooperation for european maritime awareness 2020 (Ocean2020), il più grande progetto europeo di ricerca militare per la sicurezza marittima, guidato da Leonardo, il cui obiettivo è sviluppare soluzioni che aiutino a individuare e identificare minacce di superficie e subacquee. Le operazioni si svolgeranno nel Mar Baltico e vedranno l’impiego di tredici sistemi a pilotaggio remoto, quattro unità navali – una nave da supporto logistico svedese, un pattugliatore lituano, un caccia-mine polacco e una nave da ricerca tedesca –, un satellite e due centri di comando. Quella di quest’anno, coordinata da Saab, è la seconda occasione dopo il successo della prima, avvenuta nel 2019 nel golfo di Taranto.
LA DIMOSTRAZIONE OCEAN2020
I sistemi guidati a distanza dimostreranno dal vivo la loro capacità di pattugliamento e classificazione delle minacce, grazie alle immagini acquisite dai diversi sensori a bordo, consentendo l’esecuzione di due scenari: nel primo caso verranno svolte operazioni di sorveglianza, interdizione e ingaggio di più minacce di superficie, mentre nel secondo ci si focalizzerà sull’identificazione di attività ostili subacquee e sul rilevamento di forze speciali nemiche in aree costiere.
I SISTEMI DI LEONARDO
Leonardo parteciperà all’esercitazione con diverse soluzioni innovative, tra cui l’elicottero pilotato a distanza SW-4 Solo, integrato con il radar di sorveglianza a scansione elettronica (Aesa) Osprey 30, in grado di supportare un’ampia gamma di missioni e di offrire una copertura completa a piattaforme ad ala fissa, rotante e unmanned. Il Combat management system (Cms) di Leonardo, installato sull’unità navale P11 Žemaitis della Marina militare lituana (nella foto), garantirà l’interoperabilità dell’SW-4 Solo, integrando e coordinando in tempo reale le informazioni provenienti dal drone con i sensori e sistemi di bordo.
OCCHI DALLO SPAZIO
Leonardo, infine, metterà a disposizione servizi di osservazione della terra, erogati attraverso la piattaforma Smart eyes on the seas (Seonse) di e-Geos, joint venture tra l’Agenzia spaziale italiana (20%) e Telespazio (80%), utilizzando le capacità del satellite Cosmo-SkyMe. La tecnologia avanzata messa a disposizione fornirà agli operatori una piena situational awareness, insieme alla capacità di reazione immediata in qualsiasi contesto.
UN PROGETTO EUROPEO
Ocean2020 punta a fornire alle forze navali europee una dimostrazione di un “sistema dei sistemi”, un’architettura aperta e interoperabile che integri dati provenienti da diverse piattaforme e consenta a un centro operativo europeo, il cui prototipo verrà installato a Bruxelles, di migliorare la consapevolezza della situazione e la capacità di pianificare e gestire operazioni in tempo reale. Il programma Ocean2020 è finanziato dal Preparatory action on defence research dell’Unione europea. Leonardo guida un team di 43 partner di 15 Paesi europei, comprese industrie e enti di ricerca e i ministeri della Difesa italiano, tedesco, greco, spagnolo, portoghese e lituano.