La prima visita ufficiale del ministro degli Esteri israeliano a Rabat dalla ripresa delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi rappresenta per la stampa locale un’occasione per suggellare il patto per il futuro
Il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, ha iniziato l’11 agosto una visita di due giorni in Marocco. Per la sua prima visita nel Regno marocchino, il capo della diplomazia israeliana è accompagnato dai rappresentanti di diversi ministeri del suo Paese, in particolare da quelli del Turismo, Lavoro e Salute. Questa è la prima visita ufficiale a Rabat di alti funzionari del governo israeliano dal 2003.
La delegazione ha iniziato il suo soggiorno marocchino con una visita al mausoleo di Mohammed V, nel distretto di Hassan II della capitale, Rabat, a cui ha fatto seguito un incontro, presso la sede del ministero degli Esteri, tra il rappresentante israeliano e il suo omologo marocchino, Nasser Bourita. Questo incontro ha visto la firma di tre convenzioni che hanno l’obiettivo di rafforzare i legami tra i due Paesi, che hanno ripreso le relazioni diplomatiche solo il 10 dicembre scorso. Ma il viaggio a Rabat di Lapid, secondo buona parte della stampa marocchina di oggi, ha l’obiettivo di suggellare gli accordi di Abramo lavorando per un patto duraturo col Marocco che possa portare all’apertura delle ambasciate in entrambe i paesi.
Il Direttore Generale del ministero degli Esteri israeliano, Alon Ushpiz, ha spiegato in un’intervista rilasciata a Radio Kan, la radio pubblica israeliana, che il ministro degli Esteri, Lapid, affronterà la questione dell’apertura delle ambasciate in rappresentanza dei due Paesi con il suo omologo marocchino, Bourita. Intanto è stata fissata l’inaugurazione del nuovissimo ufficio di collegamento dello Stato ebraico in Marocco, situato nel distretto di Hay Riad, a Rabat.
La visita, la prima del genere dalla ripresa delle relazioni diplomatiche tra Marocco e Israele, è l’occasione per suggellare la scommessa sul futuro, come ha ricordato l’editoriale del quotidiano “Al Ahdath Al Maghribia” del 12 agosto, perché il Marocco, ha aggiunto il quotidiano, ha insistito per avere un rapporto più chiaro possibile con lo Stato ebraico. È in questo senso che “Al Ahdath Al Maghribia” ha spiegato, nel suo editoriale, che le nuove relazioni tra Marocco e Israele rappresentino un’opportunità coraggiosa per costruire un futuro migliore per le generazioni future, anziché un passato sanguinario.
Nel programma della delegazione israeliana è previsto un incontro con il ministro del Turismo, dell’Artigianato e dell’Aeronautica, Nadia Fettah Alaoui, nonché con alcuni funzionari del ministero della Salute, per discutere il tema della pandemia e le sue ripercussioni su vari settori. Il secondo giorno della visita della delegazione israeliana sarà caratterizzato anche da una preghiera in una sinagoga di Casablanca, oltre che da una conferenza stampa che sarà organizzata in un hotel della metropoli.
Per la sua prima volta in Marocco, Lapid è accompagnato da una delegazione composta dal ministro degli Affari Sociali, Meir Cohen, dal Presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa, Ram Ben Barak, e dal Direttore Generale del Ministero degli Affari Esteri, Alon Ushpiz. Ha destato particolare interesse nel paese Nord africano la storia di Cohen il quale è nato a Essaouira, nel sud del Marocco, nel 1955, per poi emigrare in Israele all’età di sei anni. Nonostante il breve periodo vissuto in Marocco, il ministro degli Affari Sociali israeliano è rimasto attaccato alle sue radici marocchine.
Sull’account Twitter del ministero degli Esteri israeliano, Cohen ha riconosciuto con orgoglio che il Marocco occupa un posto speciale nel suo cuore. Ha anche espresso la sua gioia per la decisione del Regno di ristabilire meccanismi di cooperazione con Israele. “Salam a tutti. Sono così felice di essere qui oggi. Faccio parte della delegazione ministeriale, presieduta da Lapid, ministro degli Esteri, in visita ufficiale in Marocco. È davvero un giorno speciale per noi e l’inizio di una grande cooperazione tra i due Paesi”, ha scritto. “Stiamo per inaugurare l’ufficio di collegamento israeliano a Rabat. Questo è un momento incredibile per me considerando che sono nato in Marocco e sono tornato nel mio paese, per partecipare a questo evento. Come si dice a casa in Marocco, ‘ana farhan fi had lwa9t’ (‘Sono felice in questo momento’). Congratulazioni! Shalom!” ha aggiunto Cohen.