I piani pandemici messi in piedi da Joe Biden impatteranno notevolmente sulle finanze americane. Per questo serve un aumento del tetto al debito federale, senza il quale si rischia una crisi finanziaria dagli esiti incerti. Ma la speaker della Camera fa suo l’allarme di Janet Yellen
Janet Yellen, segretario al Tesoro americano, lo aveva detto giusto tre settimane fa. I piani pandemici, allestiti a buon diritto dall’amministrazione Biden, avranno il loro peso sui conti pubblici statunitensi. Messi insieme i provvedimenti per l’economia a stelle e strisce (la settimana scorsa il Senato ha approvato il primo piano, l’American Jobs Act, che vale 1.200 miliardi), muovono circa 5 mila miliardi di dollari. Impossibile non impattare in modo serio sulle finanze pubbliche, a cominciare dal deficit che poi altro non è che il debito cumulato a fine bilancio.
ALLARME ROSSO SUL DEBITO
Certo, gli Usa sono da poco tornati ai livelli di Pil pre-pandemia e questo è un grande risultato. Ma nulla è gratis e una grande motore come quello acceso da Joe Biden ha bisogno di carburante a sufficienza per poter girare al meglio. E la benzina è il debito. Tradotto, per finanziare i piani della Casa Bianca, il Congresso deve aumentare lo spazio di manovra sul disavanzo, aumentando il tetto al debito federale. Il rischio è di mandare in default lo stesso governo, innescando una crisi finanziaria dalle proporzioni spaventose.
Janet Yellen che ha in mano il destino della prima economia mondiale, lo sa fin troppo bene e non ci ha pensato due volte ad avvertire in ben due riprese e sempre a mezzo lettera il Congresso americano. Occorrono “misure straordinarie per impedire al governo degli Stati Uniti di fallire e quindi un accordo per aumentare o estendere il tetto del debito pubblico del Paese”, ha messo nero su bianco Yellen.
“Come sapete, il Bipartisan Budget Act del 2019 ha sospeso il limite legale del debito fino al 31 luglio 2021. Dunque, da ora il debito degli Stati Uniti è al limite di legge”, si legge nella missiva inviata ai leader di Repubblicani e Democratici del Congresso. “Se il Congresso non agirà (la prima riunione è convocata per fine agosto, ndr) per sospendere o aumentare il limite del debito il Tesoro dovrà iniziare a prendere alcune misure straordinarie aggiuntive per evitare che gli Stati Uniti non adempiano ai propri obblighi”.
PIANI A RISCHIO?
Per paradosso, senza un innalzamento del tetto al debito, si rischia di vanificare l’effetto benefico stesso dei piani pandemici dell’amministrazione democratica. Anche su questo Yellen ha rimarcato il punto. “Il mancato rispetto di tali obblighi (di cui sopra, ndr) causerebbe danni irreparabili all’economia degli Stati Uniti e ai mezzi di sussistenza di tutti gli americani. Anche la minaccia di non adempiere a tali obblighi ha causato in passato impatti dannosi, compreso l’unico declassamento del rating creditizio nella storia della nazione nel 2011″.
LA PROPOSTA PELOSI
Ma una via d’uscita c’è. In campo è scesa la presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, la quale ha proposto al Congresso un innalzamento del tetto al debito di 3.500 miliardi. Uno spazio di manovra giudicato sufficiente per garantire l’approvazione e l’operatività dei restanti piani di Biden. L’operazione suggerita da Pelosi è legare al piano per le infrastrutture appena approvato dal Senato e ora all’esame della Camera, una risoluzione che alzi il tetto.
“Ho chiesto alla commissione per il regolamento di esplorare la possibilità di una norma che possa essere allacciata al piano infrastrutture, in grado di salvare il debito. In questo senso, propongo di votare prima sul piano infrastrutturale bipartisan frutto dell’accordo tra democratici e repubblicani e senza indugio e poi passare all’esame immediato del bilancio, con la risoluzione per il debito”. Qualora il gioco riuscisse, si aprirebbe la strada per approvare una legislazione abbastanza robusta da finanziare le priorità principali indicate da Joe Biden, che vanno dal cambiamento climatico alla scuola materna universale. Tutto, o quasi, passa per quei piani indicati dallo stesso Biden, mai così a rischio.