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La bolletta costa quanto un gasdotto. Gazprom in soccorso dell’Ue

Il gruppo energetico russo pronto ad aumentare le forniture di gas all’Europa, dice il portavoce del Cremlino. Ma sottolinea anche le difficoltà per impianti di stoccaggio sotterranei…

Il gruppo energetico russo Gazprom è pronto ad aumentare le forniture di gas all’Europa. Lo ha dichiarato domenica 26 settembre Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino sottolineando le difficoltà nell’immettere gas negli impianti di stoccaggio sotterranei in Europa da parte del colosso.

“Gli impianti di stoccaggio sotterranei non possono essere ricaricati in pochi giorni semplicemente aprendo completamente la valvola”, ha dichiarato. “C’è una velocità di scarico da rispettare. Grandi quantità di gas non possono essere scaricate, grosso modo, in cinque giorni o una settimana”, ha spiegato ancora il portavoce di Vladimir Putin, il quale ha anche sottolineato come i Paesi consumatori di gas in Europa siano i principali partner della Russia nel settore.

Mosca vuole forzare la messa in funzione del gasdotto Nord Stream 2? Meno di tre settimane fa Gazprom aveva detto di voler far partire il gasdotto il primo ottobre. Tuttavia, l’omologazione necessaria potrebbe richiedere più tempo, anche perché la Commissione europea potrebbe obiettare.

La dichiarazione di Peskov arriva dopo che il vice primo ministro russo Alexander Novak aveva assicurato che la Russia continuerà a essere “un fornitore affidabile di risorse energetiche, come l’elettricità, il gas naturale e liquefatto, ai mercati mondiali”.

Perché la scorsa settimana un gruppo di 42 europarlamentari – dai Verdi ai sovranisti di Id, passando per Ppe, S&D e Renew Europe – aveva firmato una lettera chiedendo alla Commissione europea di indagare possibile manipolazione del mercato da parte di Gazprom. I membri del Parlamento europeo ipotizzavano che il gigante industriale russo stia lasciando l’Europa a secco per spingere la Germania a inaugurare il gasdotto Nord Stream 2.

Pochi giorni prima il capo di Gazprom, Alexei Miller, aveva assicurato che la Russia sta adempiendo ai propri vincoli contrattuali ed è pronta a pompare più gas alla bisogna. Effettivamente Mosca sarebbe anche pronta a raddoppiare la fornitura di gas naturale. Via Nord Stream 2.

A tal proposito, in un’intervista a Formiche.net Massimo Nicolazzi, manager esperto nel settore degli idrocarburi (tra Eni e Lukoil), aveva parlato così del comportamento del colosso dell’energia russo: “In un mercato che sta diventando abbastanza corto, o Gazprom sta smaltendo gli effetti di manutenzione straordinaria oppure, e sarebbe per me più preoccupante, ha deciso che in queste condizioni può difendere i prezzi più che difendere i volumi e quindi contribuire, senza allargare l’offerta, a tenere alto il prezzo di cessione anziché conquistare una maggiore quota di mercato”.


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