La tecnologia italiana raggiunge la Luna grazie al Neil, un innovativo ricevitore per la navigazione cislunare delle sonde e per l’allunaggio dei rover. L’esperimento rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di colonizzazione terrestre permanente della Luna e conferma la posizione di primo piano del settore spaziale italiano
Qascom svilupperà per l’Agenzia spaziale italiana (Asi) il sistema Neil (Navigation early investigation on lunar surface), un ricevitore per Sistema satellitare globale di navigazione (Gnss) con tecnologia Software defined radio (Sdr) il cui obiettivo e trovare la strada migliore per l’orbita lunare e un “parcheggio” agevolato sulla Luna per il lander lunare Blue Ghost della Nasa. Per la prima volta nella storia si tenterà il posizionamento satellitare tramite i sistemi Gps e Galileo sulla Luna, a quasi 400mila chilometri di distanza dalla superficie terrestre. Finora i tentativi di calcolo della posizione di un veicolo spaziale impiegando i satelliti di navigazione satellitare non sono mai andati oltre i 200mila chilometri, un limite impressionate raggiunto solo dalla Nasa.
IL NEIL
Il ricevitore Neil, così chiamato in onore di Neil Armstrong primo terrestre a toccare il suolo lunare, sarà una piattaforma di ricezione Gnss costituita da un ricevitore a doppia frequenza e doppia costellazione e dall’intera catena di ricezione del segnale (antenna, amplificatore a basso rumore, filtri), capace di supportare le condizioni estreme della Luna. I deboli segnali dei lobi laterali delle antenne dei satelliti Gps e Galileo (non disegnati per essere usati fuori dalla Terra,) saranno processati con specifici algoritmi, permettendo il posizionamento spazio e tempo, anche se con ridotta accuratezza, durante la crociera verso la Luna, in orbita lunare e sulla superficie stessa della Luna. Il lancio della missione è pianificato per la fine del 2023 tramite un Falcon 9 della SpaceX.
LA COLONIZZAZIONE LUNARE
Neil, inoltre, costituisce un passo importante sul piano tecnico e scientifico per le future missioni lunari, in quanto permetterà di capire come Gps e Galileo potranno essere sfruttati sulla Luna per il posizionamento spaziale e temporale della Lunar Gateway, la futura stazione orbitante lunare, delle costellazioni di satelliti lunari, dei veicoli e rover lunari e dell’intera infrastruttura che si sta sviluppando sui programmi Artemis. I dati grezzi raccolti ed elaborati dagli esperimenti della missione Blue Ghost verranno messi a disposizione della comunità scientifica per studiare l’ambiente lunare e cislunare e valutare l’uso futuro del Gnss e delle sue evoluzioni a supporto di missioni permanenti.
L’ACCORDO TRA ASI E NASA
La realizzazione di Neil è al centro di un accordo tra l’Asi e la Nasa legata alla missione Clps 19-D, il programma di missioni dell’agenzia americana con contributi commerciali e privati di carattere sperimentale, con la quale l’ente spaziale a stelle e strisce ha pianificato di allunare con un lander nel bacino del “Mare Crisium” nel 2023. Neil, oggetto del contratto firmato tra l’Asi e la Qascom, sarà il payload di bordo, parte integrante nell’esperimento chiamato Lunar Gnss receiver experiment (Lugre), definito sempre nell’accordo tra Asi e Nasa, il cui intento è quello di sviluppare le prime attività terrestri in ambiente lunare e cislunare.
L’ITALIA SULLA LUNA
Neil è esperimento senza precedenti nel panorama spaziale italiano, di importanza strategica per l’intero sistema-Paese. La tecnologia italiana sulla superficie lunare contribuirà, con la sua innovazione, a mantenere la competitività della filiera spaziale italiana in contesti internazionali in continua evoluzione. L’accordo di collaborazione, inoltre, evidenzia la forte vicinanza esistente tra l’Asi e la Nasa nel settore della navigazione e nei principali ambiti per la futura colonizzazione della Luna e, successivamente, di Marte.