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Droni ad ala rotante e un laboratorio per il Tempest. Le novità di Leonardo

Dalla seconda giornata del salone “Dsei” in scena a Londra (con la visita del ministro Guerini) arrivano altre novità per Leonardo. Prima l’intesa con Northrop Grumman per cogliere opportunità nel settore dei sistemi a pilotaggio remoto ad ala rotante. Poi il contratto assegnato alla britannica 2Excel per trasformare un aereo commerciale in “Excalibur”, il laboratorio volante su cui testare gli avanzati sistemi che serviranno al Tempest, il velivolo di sesta generazione

Intesa con il campione americano Northrop Grumman per elicotteri a pilotaggio remoto e contratto alla britannica 2Excel per realizzare Excalibur, il laboratorio volante su cui testare le tecnologie per il Tempest. Sono le novità di Leonardo che arrivano dalla seconda giornata del salone “Dsei”, in scena a Londra fino a venerdì, apertosi ieri con diverse annunci di rilievo per l’azienda guidata da Alessandro Profumo.

La nuova intesa di collaborazione Northrop Grumman sull’ala rotante “arriva in un momento in cui emergono nuove esigenze in questo settore per applicazioni militari e civili in tutto il mondo”, ha spiegato Gian Piero Cutillo, managing director della divisione Elicotteri di Leonardo. “Consentirà di ricorrere a un approccio solido e condiviso sia per le tecnologie di riferimento già esistenti, sia per quelle di prossima generazione provenienti da due importanti player aerospaziali globali”, ha aggiunto il manager.

Il campo di riferimento è quello dei sistemi “Vtol Uas”, acronimo che indica la capacità di decollo e atterraggio verticale con pilotaggio da remoto. Le due aziende “valuteranno la possibilità di cogliere insieme opportunità nel mercato su scala globale”, spiega la nota congiunta. Inoltre, “prenderanno in considerazione possibili collaborazioni sulla progettazione di piattaforme, architetture di sistemi, ottimizzazione del carico e l’integrazione all’interno di nuovi scenari operativi, con particolare attenzione alle esigenze dei clienti e ai concetti operativi legati alla missione”.

Si tratta di un ulteriore tassello nella collaborazione tra Northrop Grumman e Leonardo, apertasi nel 1995 quando le due aziende lavorarono insieme per sviluppare un sistema di protezione dei velivoli destinato alle forze aereonautiche di Stati Uniti e Regno Unito. La partnership continua tutt’oggi per il programma “Circm” dello US Army. Inoltre, le rispettive controllate in Australia stanno collaborando nella proposta alla Marina australiana per un sistema a pilotaggio remoto destinato a impieghi in ambiente marittimo; include l’elicottero a pilotaggio remoto AWHero di Leonardo.

Il secondo annuncio di giornata dal salone Dsei riguarda il laboratorio volante per testare le tecnologie che serviranno al futuro velivolo da combattimento. È Excalibur, un aereo commerciale appositamente trasformato per il programma di test in volo, con ampio ricorso alle nuove metodologie digitali. Lo realizzerà nei suoi centri di ingegneria a Lasham, nell’Hampshire, l’azienda britannica 2Excel, che si è aggiudicata da Leonardo un contratto per procedere nel programma Fta, acronimo di “Tempest flight test”. A bordo di Excalibur saliranno scienziati e ingegneri chiamati a testare i futuristici sensori e sistemi di comunicazione del Tempest, il progetto lanciato dal Regno Unito con l’adesione iniziale di Italia e Svezia. L’obiettivo resta l’entrata in servizio nel 2035.

Il contratto è arrivato dopo due anni di lavoro congiunto tra Leonardo e 2Excel in cui si è valutata l’idoneità di utilizzare un aeromobile di linea per testare avanzate tecnologie da impiegare in scenari operativi. Verificata l’idoneità, si procederà adesso sui lavori preparatori da effettuare sul velivolo per portare avanti la fase di sviluppo nei tempi prefissati.

Excalibur permetterà di replicare l’ambiente necessario per la prosecuzione delle ultime fasi relative ai complessi sensori integrati, agli effetti non cinetici e alle comunicazioni che Leonardo sta sviluppando come membro del “team Tempest”. Il velivolo sarà a disposizione dei partner internazionali, così da “minimizzare i rischi legati alla tecnologia in fase di sviluppo”, spiega l’azienda in una nota. Inoltre, potrà essere utilizzato come complemento nella realizzazione della tecnologia senza equipaggio, compreso il ruolo di hub di controllo per le piattaforme a guida remota, in fase di test. D’altra parte il Tempest si prefigura come “sistema di sistemi”, corredato da droni e altre tecnologie.

“La stretta collaborazione tra Leonardo e 2Excel ha permesso di portare avanti il programma Fta in linea con l’approccio agile alla base dell’intero programma Tempest, che mira a dimezzare i costi e i tempi necessari per costruire un aereo da combattimento”, spiega la nota. Nel dettaglio, la soluzione scelta include i requisiti di Leonardo per il posizionamento di sensori e equipaggiamenti di supporto sia all’interno, sia all’esterno del velivolo. Si sono considerati le dimensioni, il peso e i requisiti di potenza dell’avanzata tecnologia, definendo le posizioni appropriate e la fornitura dei servizi necessari, tra cui l’alimentazione, il raffreddamento, l’elaborazione e registrazione dati. Nei prossimi dodici mesi proseguiranno attività di progettazione più specifiche relative all’installazione dei sistemi del Tempest e ai dettagli del programma dei test di volo. A bordo di Excalibur ci sarà anche un cockpit rappresentativo nella cabina passeggeri e di altri strumenti per la prova degli equipaggiamenti. La strumentazione per le prove di volo sarà integrata prima dei test di base richiesti per la futura certificazione del velivolo modificato.



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