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Gli Usa riaprono le frontiere agli europei. Blinken chiama Di Maio

Il travel ban sarà abbandonato da inizio novembre. Agli italiani e europei vaccinati sarà consentito viaggiare di nuovo negli Stati Uniti

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio per annunciargli la riapertura delle frontiere degli Stati Uniti, già da novembre, ai viaggiatori italiani che hanno completato il ciclo vaccinale. Di Maio e Blinken hanno convenuto sull’importanza di rilanciare gli sforzi a livello mondiale sulla campagna di vaccinazione, utilizzando anche il vertice G20 di ottobre. Inoltre Blinken ha confermato la sua partecipazione alla riunione G20 Esteri del 22 settembre, che Roma ha convocato come passaggio preparatorio in vista del vertice dei leader sull’Afghanistan.

“Ottime novità dalla Casa Bianca per tutti gli italiani negli Stati Uniti e in Italia”, ha scritto l’ambasciata d’Italia negli Stati Uniti, guidata dall’ambasciatrice Mariangela Zappia, su Twitter. “Il travel ban sarà abbandonato da inizio novembre. Agli italiani ed europei vaccinati sarà consentito viaggiare di nuovo negli Stati Uniti”.

La telefonata di Blinken a Di Maio arriva nel giorno in cui Jeff Zients, coordinatore della Casa Bianca per la risposta alla pandemia di Covid-19, ha comunicato che a partire da novembre gli Stati Uniti consentiranno l’ingresso nel Paese ai visitatori stranieri purché questi siano vaccinati.

La svolta dell’amministrazione del presidente Joe Biden mette fine a un divieto d’ingresso nel Paese in vigore da 18 mesi: a firmarlo, nella prima fase della pandemia di Covid-19, era stato l’ex presidente Donald Trump. In base alle misure attualmente in vigore, solo i cittadini con passaporto statunitense, i loro stretti familiari e i possessori di “green card” possono fare ingresso nel Paese.

A partire da “inizio novembre”, ha spiegato Zients, per entrare negli Stati Uniti occorrerà provare di essere pienamente vaccinati prima di salire sull’aereo e, inoltre, mostrare un test negativo al coronavirus effettuato entro tre giorni dalla partenza. Non ci sarà invece bisogno di alcun periodo di quarantena.

“I viaggi internazionali sono fondamentali per connettere famiglie e amici, per far crescere piccole e grandi imprese, per promuovere lo scambio di idee e cultura. È per questo che, guidati dalla scienza e dalla salute pubblica, abbiamo sviluppato un nuovo sistema di viaggio aereo internazionale che garantisca la sicurezza dei nostri cittadini”, ha aggiunto il coordinatore.

La decisione della Casa Bianca giunge alla vigilia dell’inizio del dibattito dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e della visita del primo ministro britannico Boris Johnson, che da tempo chiedeva agli Stati Uniti di rimuovere il divieto.

La diplomazia europea da tempo pressava l’amministrazione Biden perché allentasse le restrizioni sull’ingresso nel Paese. Ora può cantare vittoria – almeno sul dosssier viaggi, visto che su quelli Afghanistan e Indo-Pacifico la Casa Bianca ha dato due grossi dispiaceri a diverse capitali del Vecchio continente.


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