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Cybersecurity, Draghi dà le deleghe a Gabrielli

In Gazzetta ufficiale il decreto con cui il premier Mario Draghi dà al Sottosegretario Franco Gabrielli le deleghe sulla cybersicurezza. Tutti i dettagli e i prossimi passi della governance cyber italiana, dall’Agenzia al perimetro

Inizia a prendere forma la nuova governance per la cybersicurezza italiana. Con un Dcpm dello scorso 13 settembre, pubblicato in Gazzetta ufficiale mercoledì, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha assegnato la delega in materia di cyber-security al Sottosegretario di Stato Franco Gabrielli. Un passaggio formale – Gabrielli è già l’autorità delegata per l’intelligence e la sicurezza – che però mette ordine nel nuovo mosaico disegnato dal governo Draghi.

Al prefetto e già capo della Polizia, precisa il decreto, saranno delegate le funzioni per la sicurezza cyber “fatte salve quelle che non sono attribuite in via esclusiva al Presidente del Consiglio dei ministri”. Eccole elencate nel decreto che il 14 giugno scorso ha istituito l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn). Draghi continuerà ad avere l’ultima parola sull’“alta direzione e la responsabilità generale delle politiche di cybersicurezza”, l’adozione della “strategia nazionale di cybersicurezza”, la nomina e la revoca  del  direttore  generale  e  del  vicedirettore generale dell’Agenzia per la  cybersicurezza nazionale  dicui all’articolo 5.

Insieme alle nomine di Roberto Baldoni e di Nunzia Ciardi come direttore e vicedirettore dell’Acn (qui e qui le interviste di Formiche.net) si completa così la squadra del governo per far fronte alle minacce cibernetiche. Gabrielli vigilerà sull’attuazione del “Perimetro nazionale di sicurezza cibernetica”, la rete dei centri di controllo per la sicurezza dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività essenziali dello Stato.

L’iter normativo è ormai a un passo dall’obiettivo: tre dpcm sono stati approvati, il quarto e ultimo, che definirà i requisiti per i laboratori dove si terranno i test di controllo, sta per approdare in Parlamento. Il sistema dei controlli tramite i Cvcn (Centri di valutazione e certificazione nazionale), ha detto a Formiche.net Baldoni, l’ “architetto” del perimetro, sarà operativo “entro il 30 giugno 2022”.


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