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No-vax e bufale. Se la propaganda italiana si tinge di russo

Gli scontri di piazza a Roma fra manifestanti no-green pass e Forza Nuova e la polizia attirano i riflettori dei giornali governativi russi: su Sputnik a Russia Today servizi sugli idranti e i lacrimogeni. Sulla Pravda un lungo editoriale a favore di cure alternative e del movimento italiano Ippocrate (riferimento dei no-vax)

La propaganda no-vax e no-green pass in Italia trova sponde anche in Russia. Non è passata inosservata a Mosca la giornata di guerriglia urbana in centro a Roma. Gli scontri intorno a Piazza Colonna fra la Polizia e i manifestanti no-Vax coordinati da Forza Nuova hanno trovato ampio spazio sulla stampa governativa russa.

Sputnik, il megafono internazionale del Cremlino, dedica due servizi ai fatti della capitale. Il primo rilancia video e immagini del putiferio di fronte a Palazzo Chigi, le cariche della polizia e gli idranti per disperdere la folla, ma anche il tentativo di irruzione di una parte dei facinorosi nella sede della Cgil. “La polizia a Roma usa i cannoni ad acqua per disperdere le proteste contro i green pass per il Covid-19”, recita il titolo dell’articolo, che rilancia un tweet di Francesca Totolo, giornalista del Primato Nazionale conosciuta sul web come “dama sovranista”, vicina alla piazza no -green pass.

Un secondo servizio rilancia invece il racconto del noto attore americano Jared Leto, trovatosi al centro degli scontri di piazza, documentati in una lunga serie di storie Instagram. Il frontman della band “Thirty seconds to Mars” ha sostenuto di essere stato “gasato” con i lacrimogeni dalle forze dell’ordine.

Fin qui solo cronaca, più o meno. Ma è sulla Pravda, storico giornale comunista e già foglio ufficiale dell’ex Urss, che compare l’assist più esplicito alla piazza no-vax italiana. Sul sito svetta un articolo intitolato “L’Italia tornerà alla medicina?” firmato da Costantino Ceoldo, docente dell’Università di Padova e autore di una lettera al rettore del medesimo ateneo in cui definisce “ributtante” il green-pass.

L’articolo è un lungo applauso alle cure “alternative” contro il coronavirus e ai medici che amministrano “medicine proibite” dal governo italiano e dall’Ue, ma anche una dura invettiva contro gli “esperti certificati” invitati nei principali talk show. Di qui si passa all’elogio di Ippocrate.org, un’associazione fondata da Mauro Rango che propone cure non convenzionali contro il Covid per evitare il ricorso “spregiudicato” ai vaccini ad mRna. Rango, ha spiegato di recente Goffredo Buccini sul Corriere della Sera, non è un medico, e ha trascorso una parte della pandemia lontano dall’Italia, alle isole Mauritius.

Ippocrate.org, il movimento da lui fondato, fa della battaglia alle “big pharma” una vera e propria bandiera e sottopone agli iscritti un modulo in cui si chiede di essere curati con “idrossiclorochina, colchicina e ivermectina, off label”. Non è la prima volta che realtà vicine al governo russo diventano strumenti di propaganda contro i vaccini. A marzo il Dipartimento di Stato americano aveva accusato gli 007 di Vladimir Putin di coordinare una campagna di disinformazione online contro i principali vaccini approvati negli Stati Uniti e in Europa, come Moderna e Pfizer.


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