Agli studenti dell’ITS Cuccovillo di Bari il premier Draghi ha parlato rivolgendosi a tutti i giovani italiani: “Le vostre attese sono al centro delle nostre attenzioni, abbiate un pizzico di incoscienza”
“Le vostre attese sono al centro delle nostre attenzioni, abbiate un pizzico di incoscienza”. Queste le parole che il premier Mario Draghi ha rivolto agli studenti dell’ITS Cuccovillo di Bari, che il premier ha incontrato dopo aver visitato l’azienda Masmec, leader della meccatronica. Si tratta del primo viaggio da presidente del Consiglio nel Mezzogiorno d’Italia, in un momento caratterizzato da un lato dalle fortissime attese relative al Pnrr (“le risorse messe oggi per il sud non hanno precedenti nella storia d’Italia” ha detto il premier) e dall’altro dalla richiesta che lo stesso Draghi ha fatto agli amministratori locali: “Questi fondi vanno spesi con onestà e rapidità”.
PARITÀ DI GENERE E SVILUPPO
Parità e di genere e sviluppo sono i due punti cardine toccati dal premier. Tra le priorità del governo, dice, c’è quella di colmare i divari di genere. “A oggi, solo il 28% dei diplomati ITS sono donne. Questo riflette un problema più ampio, che riguarda la presenza limitata delle ragazze e delle donne nelle materie tecnico-scientifiche. È nostro dovere abbattere i pregiudizi e gli ostacoli che ancora ostacolano il talento femminile. Una sfida che possiamo vincere solo se partiamo dalla scuola”.
E aggiunge che secondo alcune stime, l’Unione europea dovrà investire circa 650 miliardi all’anno fino al 2030 per affrontare le sfide della modernizzazione che riguardano anche le nuove infrastrutture, la riconversione del nostro tessuto industriale, senza dimenticare un passaggio chiave: riallineare la domanda e l’offerta di competenze, soprattutto per le professioni ad elevata specializzazione.
IL PNRR PER I GIOVANI
Secondo Draghi il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “mette al centro voi e i vostri coetanei, per questo ho deciso di iniziare da qui un percorso che illustri il Pnrr e che nelle prossime settimane coinvolgerà tutto il governo. Investiamo circa 1 miliardo e mezzo di euro per dare ulteriore slancio agli ITS. E favorire l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. Intendiamo formare nuovi docenti per percorsi di studio innovativi e potenziare le strutture, a partire dai laboratori che utilizzano tecnologie 4.0”. Nello specifico la riforma degli ITS ha proprio questo macro obiettivo: ovvero quello di allineare la formazione tecnica superiore alle aree tecnologiche del futuro, come la mobilità sostenibile e le biotecnologie. L’obiettivo dell’esecutivo è che sia approvata definitivamente nel 2022 (insieme alla riforma degli istituti tecnici e professionali), attualmente ha avuto il sì della Camera.
E ai giovani dice: “A voi giovani spetta il compito di trasformare l’Italia. Il nostro compito è mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Il vostro è cominciare a immaginare il Paese in cui vorrete vivere. Preparatevi a costruirlo, con passione, determinazione e – perché no – un pizzico di incoscienza”.
LE PAROLE DI EMILIANO
“È una giornata molto importante – ha detto il governatore della Puglia ricevendo il premier assieme al sindaco di Bari Antonio Decaro – perché stiamo presentando al presidente del Consiglio Draghi, due realtà straordinarie: la Masmec, che è un’azienda che è cresciuta grazie al valore del suo leader e della sua famiglia, ma anche grazie al sostengo della Regione Puglia che negli ultimi dieci anni ha seguito l’azienda nella sua evoluzione tecnologica, che l’ha portata ad essere una delle più interessanti realtà d’Italia e forse d’Europa. E poi l’ITS. Gli ITS sono luoghi importantissimi nei quali la Regione Puglia ha investito più di 40 milioni di euro dando vita a ben 7 fondazioni che si collegano direttamente alle problematiche produttive delle aziende pugliesi nei vari settori, in particolare uno, il settore biomedico, che a sua volta si collega anche alla facoltà di Medicina che abbiamo aperto a Lecce che laureerà medici che sono ingegneri e ingegneri che sono anche medici. Un grande investimento collettivo che viene mostrato oggi al presidente del Consiglio e che fa ben sperare per il sostegno che dovremo dare a tutto quello che abbiamo già realizzato grazie al Pnrr. Masmec è l’esempio concreto di come la Regione Puglia abbia puntato a settori innovativi della produzione, procedendo al contempo a rafforzare, attraverso il sostegno economico e l’attività di orientamento, anche il sistema della ricerca e quello della formazione”.
LA VISITA ALLA MASMEC
La giornata del premier nel capoluogo pugliese ha avuto inizio con una visita all’azienda Masmec, specializzata in tecnologie di precisione, robotica e meccatronica, applicate ai settori dell’automotive e del biomedicale. Si tratta di una realtà di primo piano che opera nei settori innovativi della produzione e si pone tra due ambiti: il primo è l’automotive e il secondo è il biomedicale. Su quest’utimo la Regione Puglia ha investito 120 milioni di euro negli ultimi quattro anni al fine di ottenere, assieme al CNR Nanotech ed alle principali istituzioni di ricerca regionali, il Tecnopolo pugliese per la medicina di precisione. E’ in sostanza un’infrastruttura di ricerca e formazione che, grazie al supporto delle università pugliesi, può offrire le basi per la crescita del distretto biomedicale.
@FDepalo