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Sostenibilità per il settore navale. L’impegno di Sace

La società del gruppo Cdp guidata da Pierfrancesco Latini ha aderito ai Poseidon Principles, impegnandosi a monitorare le emissioni di gas serra del proprio portafoglio nel settore navale. L’impegno si aggiunge alla Climate Change Policy e al ruolo nell’ambito del Green New Deal italiano, per cui Sace ha già mobilitato 1,4 miliardi di euro per progetti destinati a promuovere la transizione ecologica nazionale

Non si può fare business senza sostenibilità. È per questo che Sace, specializzata nel supporto alla competitività delle imprese nazionali, ha annunciato oggi l’adesione ai “Poseidon Principles”, il primo accordo al mondo tra istituzioni finanziarie rivolto al comparto marittimo in materia di climate alignment. “Portiamo avanti con grande impegno e determinazione il nuovo mandato a supporto della transizione ecologica del Paese, consapevoli dell’importanza del nostro ruolo nell’ambito del Green New Deal italiano”, ha spiegato l’amministratore delegato Pierfrancesco Latini.

L’ADESIONE…

Con l’adesione ai Poseidon Principles, Sace si impegna a monitorare le emissioni di gas serra del proprio portafoglio nel settore navale, particolarmente rilevante nell’attività svolta dall’azienda in ambito export, al fine di verificarne la rispondenza agli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’International maritime organization (Imo). Per Sace si tratta di una conferma nel percorso già nell’ambito della sostenibilità, aggiungendosi all’adozione della “Climate Change Policy” e alle altre iniziative raccolte nel Bilancio di Sostenibilità.

…AI PRINCIPI

I Poseidon Principles promuovono il monitoraggio e la pubblicazione delle informazioni riguardanti l’allineamento del portafoglio navi delle istituzioni firmatarie agli obiettivi di riduzione di emissioni stabiliti dall’Imo. Essi comprendono, in particolare la riduzione del 50% entro il 2050 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2008 delle navi oltre le cinquemila tonnellate. In concreto, Sace misurerà su base annuale l’intensità delle emissioni climalteranti delle navi operative in portafoglio e pubblicherà, insieme alle altre istituzioni aderenti, il dato relativo all’allineamento climatico al fine di promuovere la trasparenza e l’accountability nel settore.

L’IMPEGNO DI SACE

La strada è quella della sostenibilità. Come previsto dal Decreto semplificazioni di luglio dello scorso anno, Sace supporta il Green New Deal italiano attraverso l’emissione di garanzie a mercato con una copertura fino all’80% su finanziamenti di progetti domestici volti ad agevolare il passaggio a un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi e promuovere iniziative che sviluppino una mobilità con minori emissioni inquinanti. In questa nuova operatività, l’azienda guidata da Latini ha già mobilitato circa 1,4 miliardi di euro per progetti destinati a promuovere la transizione ecologica nazionale. “Un numero destinato a crescere nei prossimi mesi – spiega una nota – grazie alle diverse operazioni, anche in settori tecnologici di frontiera, che Sace sta attualmente valutando”. I progetti allo studio consentiranno infatti di riconvertire processi industriali per ridurre sprechi ed emissioni inquinanti, sostenere l’economia circolare e la mobilità smart, oltre che la produzione di energia da fonti rinnovabili, quali solare ed eolico.

LA POLITICA AMBIENTALE

Non è un caso che Sace si sia dotata di una Climate Change Policy, che consiste in una serie di misure ad hoc per migliorare il contributo delle attività di business alla riduzione delle emissioni climalteranti. La principale novità rispetto al passato è l’introduzione del divieto al supporto di centrali a carbone e di progetti volti all’estrazione, produzione e trasporto di carbone termico, nonché alle operazioni nel settore estrattivo che prevedano l’utilizzo del routine flaring e del fracking. Lo scorso agosto è arrivato il rafforzamento della partnership con Intesa Sanpaolo per consentire alle imprese italiane di accedere ai finanziamenti green, contestuale al lancio di “S-Loan Climate Change”, il primo finanziamento pensato per le Pmi e Mid-Cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti per una trasformazione sostenibile.

PER LO SVILUPPO DEL PAESE

“La sostenibilità – ha spiegato l’ad Latini – è sempre più il cuore della strategia di Sace e l’adesione al framework dei Poseidon Principles, applicati peraltro a un settore strategico per l’economia italiana come la cantieristica navale, dimostra quanto business e sostenibilità siano ormai temi che non possono essere trattati separatamente”. D’altra parte, ha rimarcato, “portiamo avanti con grande impegno e determinazione il nuovo mandato a supporto della transizione ecologica del Paese, consapevoli dell’importanza del nostro ruolo nell’ambito del Green New Deal italiano”. Tale ruolo, ha concluso, “assume una rilevanza ancora più centrale, in considerazione delle risorse destinate dal Pnrr alla missione green, dove l’intervento di Sace a supporto di progetti e investimenti sarà un potenziale volano per le risorse pubbliche e per quelle mobilitate dal sistema bancario e assicurativo”.

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