Approvato il piano per le infrastrutture di Biden: “Creeremo milioni di posti di lavoro ben pagati per costruire e ammodernare strade, ponti, ferrovie, porti. Modernizzeremo il nostro Paese”. Eppure il presidente americano non può stare sereno, tra le divisioni nei Democratici e un sondaggio che vedrebbe Trump due punti davanti a lui…
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato nella notte il piano del presidente Joe Biden da oltre mille miliardi di dollari per modernizzare le infrastrutture del Paese e rilanciare l’economia. Il piano ha avuto il via libera di 228 deputati, mentre 206 hanno votato contro, e dovrà ora essere firmato dal presidente. “Creeremo milioni di posti di lavoro ben pagati per costruire e ammodernare strade, ponti, ferrovie, porti. Modernizzeremo il nostro Paese”, ha detto Biden commentando il varo del progetto. Si tratta di “uno sforzo sulle grandi opere mai fatto”, di “un passo monumentale”.
IL PERCORSO DEL PIANO PER LE INFRASTRUTTURE
Il pacchetto è stato approvato dopo che i Democratici hanno superato uno stallo durato mesi tra progressisti e moderati. Ottantasette giorni dopo l’inizio di una trattativa tesa, confusa, incerta, con un partito democratico sull’orlo di una crisi di nervi, segnato da due inusuali visite di Biden a Capitol Hill e da decine di incontri alla Casa Bianca per convincere i rappresentanti del Congresso a trovare un accordo, questo è il primo risultato che il presidente riesce a ottenere. Ma il vincitore è, in realtà, una vincitrice.
LA VINCITRICE NANCY PELOSI
Fondamentale il ruolo della speaker del Congresso Nancy Pelosi, che è riuscita a convincere tredici repubblicani a votare il piano Infrastrutture, neutralizzando l’opposizione dei democratici radicali mai come ieri in sintonia con il leader dei conservatori alla Camera, Kevin McCarthy. Adesso i media americani celebrano il risultato politico della speaker Nancy D’Alessandro Pelosi, 81 anni, da Baltimora, Maryland, “Ciclone Nancy”, l’unica donna nella storia a guidare la Camera, la vera leader del partito che ha messo a segno forse l’ultimo grande risultato di una carriera irripetibile probabilmente arrivata alla fine.
MA NON È ANCORA FINITA
Il voto di venerdì sera segna certamente una vittoria per il presidente Joe Biden e il suo partito, infatti il varo del nuovo piano creerebbe legioni di posti di lavoro e migliorerebbe la banda larga, le forniture idriche e una serie di infrastrutture critiche. Tuttavia i Democratici hanno subito una battuta d’arresto quando hanno rinviato un voto su una seconda misura ancora più grande alla fine di questo mese.
Quella misura decennale da 1,85 miliardi di dollari a sostegno dei programmi per la salute, la famiglia e il cambiamento climatico è stata rinviata dopo che i moderati hanno chiesto una stima dei costi sulla misura all’ufficio del bilancio del Congresso. Il rinvio ha deluso le speranze che la giornata avrebbe prodotto una doppia vittoria per Biden con il passaggio di entrambi i provvedimenti. Ma in una svolta serale mediata dal presidente e dai leader della Camera, i moderati in seguito hanno accettato di sostenere quel disegno di legge se le stime del CBO saranno coerenti con i numeri preliminari forniti dalla Casa Bianca e dagli analisti fiscali del Congresso. L’accordo, in cui i legislatori hanno promesso di votare il disegno di legge sociale e ambientale entro la settimana del 15 novembre, rappresenta un passo significativo verso un voto della Camera che potrebbe infine inviarlo al Senato.
LE CRITICHE DI TRUMP (CHE SUPERA BIDEN NEI SONDAGGI)
A Biden e ai democratici “costerà molto alle elezioni, se lo faranno”, “perché la gente non lo vuole. È una fregatura per l’America. È un grande aumento delle tasse”, ha dichiarato l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un’intervista a Fox News, commentando l’agenda del presidente Biden, il piano sociale e climatico Build Back Better e il piano per le infrastrutture. A proposito di quest’ultimo, il repubblicano ha aggiunto che non sarebbe in realtà sulle infrastrutture, ma più su altre voci di spesa: “È un testo di Green New Deal”.
E intanto l’ex presidente Usa incassa un’altra vittoria, sebbene solo nei sondaggi. Secondo quanto rilevato dall’Emerson College di Boston, il cinquanta per cento degli americani boccia Biden, solo il 41 approva il suo operato, cinque punti in meno rispetto a settembre. Un calo che si registra soprattutto tra gli afroamericani, in cui l’indice di approvazione è sceso di venti punti, dal 72 al 52 per cento. Il confronto con Trump, però, è ciò che fornisce ai democratici motivi di preoccupazione: l’ex presidente sarebbe avanti di due punti, 45 a 43 per cento, in un ipotetico testa a testa per la Casa Bianca.