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Il ceo Francesco Starace alza il velo sul piano che guarda al 2024 ed alla visione al 2030

Nell’ambito di una visione strategica al 2030 che si sostanzierà in una mobilitazione di investimenti totali di circa 210 miliardi di euro tra il 2021 ed il 2030, di cui 170 investiti direttamente, il gruppo elettrico prevede di accelerare sensibilmente il percorso verso il taglio delle emissioni. Spinta sull’elettrificazione dei consumi e dividendo più generoso

Traguardo Net Zero, zero emissioni. Enel corre verso la rivoluzione sostenibile e anticipa di ben 10 anni, dal 2050 al 2040, l’obiettivo di raggiungere il traguardo zero emissioni, siano esse dirette o indirette, senza ricorrere ad alcuna misura di offsetting, come tecnologie di rimozione della CO2 o soluzioni nature-based..

Il cuore del piano di Enel sono gli investimenti. Il Gruppo elettrico prevede di mobilitare risorse per complessivi 210 miliardi di euro tra il 2021 e il 2030, dei quali 170 miliardi investiti direttamente dal Gruppo (+6% rispetto al piano precedente) e 40 miliardi di euro catalizzati da terzi. Il colosso energetico, come detto, anticipa di 10 anni il proprio impegno Net Zero, dal 2050 al 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette.

ADDIO AL CARBONE

Tra le novità più rilevanti spicca l’accelerazione sulla strada dell’addio ai combustibili fossili: Enel prevede di abbandonare la generazione a carbone entro il 2027 e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile ed avvalendosi  di soluzioni di accumulo che, sui 154 GW totali di capacità installata rinnovabile prevista entro il 2030, contribuiranno alla fornitura di energia per 9 GW.  E proprio le rinnovabili faranno da traino alla svolta di Enel: la capacità totale installata salirà dai 54 gigawatt previsti per fine 2021 ai 77 del 2024.

SPRINT SULLE INFRASTRUTTURE

Nell’ambito degli investimenti previsti per il triennio 2022-2024, circa 19 miliardi di euro si prevede siano destinati alle rinnovabili, in particolare in Paesi dove il Gruppo beneficia di un business integrato con i clienti finali. Circa 18 miliardi di euro si prevede invece siano destinati al business di Infrastrutture e reti, con un aumento del 12% rispetto al piano precedente, come risultato di maggiori investimenti in Europa, che è previsto facciano leva anche sulle opportunità create dai Piani nazionali di ripresa e resilienza lanciati nell’UE. Grazie a questi investimenti, che hanno l’obiettivo di migliorare ulteriormente i livelli qualitativi di resilienza e di digitalizzazione della rete, si stima che la RAB (“Regulatory Asset Base”) del Gruppo raggiunga i 49 miliardi di euro, in crescita di quasi il 15% rispetto al 2021.

Grazie al nuovo modello del Gruppo incentrato sui clienti, il margine integrato è atteso in crescita di 1,6 volte entro il 2024 rispetto al 2021. Nei prossimi tre anni si prevede che i ricavi da clienti aumentino del 26% e le vendite di elettricità crescano del 25%. Ciò sarà accompagnato da una diminuzione di circa il 15% del costo complessivo dell’energia venduta rispetto al 2021, che è frutto di una riduzione del 5% dell’acquisto di energia e del 23% nel costo medio di produzione.

CRESCE IL DIVIDENDO

Poi c’è la parte finanziaria. Enel prevede che nel 2024 l’Ebitda ordinario di Gruppo raggiunga un valore compreso tra i 21-21,6 miliardi di euro, rispetto ai 18,7-19,3 miliardi di euro stimati nel 2021. L’utile netto ordinario è atteso in crescita ad un valore compreso fra 6,7-6,9 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 5,4-5,6 miliardi di euro stimati nel 2021.  Ancora, tra il 2020 e il 2030 l’Ebitda ordinario di Gruppo è previsto in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto, a fronte di un utile netto ordinario di Gruppo previsto in aumento del 6-7% sempre in termini di tasso annuo di crescita composto.

E cresce anche il dividendo. La politica dei dividendi di Enel “resta semplice, prevedibile e interessante”. È infatti previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per azione fisso che si stima cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 euro ad azione.

LA SVOLTA DI STARACE

“Il piano di quest’anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030, rappresenta un punto di svolta. La sua attuazione ci consente di avanzare dal precedente Decennio della Scoperta dell’Energia Rinnovabile all’attuale Decennio dell’Elettrificazione”, ha sintetizzato il ceo Starace.

“Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business, creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della Strategia del Gruppo, valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030. Inoltre, stiamo anticipando di dieci anni l’obiettivo della completa decarbonizzazione del Gruppo, con il raggiungimento del Net Zero entro il 2040”.

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