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L’Italia entra nel club G2G. Siglato il primo accordo con la Slovenia

Lorenzo Guerini ha siglato il primo accordo governo-governo per l’Italia della Difesa. La Slovenia acquisterà un C27J Spartan, corredato da servizi di addestramento per gli equipaggi, assistenza e manutenzione. A due anni dalla modifica di legge, la Penisola inizia così ad applicare uno dei principali strumenti di supporto all’export militare. Tutti i dettagli

Un momento storico per l’industria della Difesa nazionale, che grazie a questo “nuovo” strumento dell’accordo governo-governo (G2G), utilizzato ieri dall’Italia per la prima volta, disporrà di un meccanismo in più a supporto delle esportazioni in ambito militare.

L’ACCORDO

In un quadro di cooperazione governativa, l’Italia e la Slovenia hanno siglato un accordo bilaterale G2G per permettere l’acquisizione da parte slovena di un aeromobile ad ala fissa C27J Spartan, in favore della Penisola. La firma è avvenuta tra il ministro della Difesa italiana, Lorenzo Guerini, e il suo omologo sloveno, Matej Tonin. Oltre al velivolo da trasporto tattico, l’Italia si premunirà di fornire anche manutenzione e addestramento degli equipaggi. Un incentivo significativo per la competitività dell’industria del settore “per continuare a garantire al Paese e alle sue eccellenze industriali un posizionamento di rilievo nei principali e più innovativi programmi di cooperazione europei e internazionali, e accrescere la rilevanza tecnologica del know how italiano nel mondo”, come aveva dichiarato lo stesso Guerini lo scorso 29 luglio.

IL PRIMO G2G PER L’ITALIA

Alla fine del 2019, con la legge di bilancio, venne sancita ufficialmente la possibilità di stipulare accordi G2G. Grazie alla modifica del quadro legislativo, in particolare dell’articolo 537- ter del Codice dell’ordinamento militare, è stata introdotta la possibilità di svolgere attività di natura contrattuale e negoziale finalizzate alla stipulazione e sottoscrizione di questo tipo di accordi.

Fino allo scorso anno, la prima applicazione ipotizzata di G2G era l’Austria. Infatti, presentandosi alle Commissioni Difesa di Senato e Camera per presentare il Documento programmatico pluriennale (allora 2020-2022), il ministro Guerini al tempo notava: “ho firmato una lettera di intenti con la mia omologa austriaca per l’avvio di un processo di collaborazione che costituirà un primo significativo esempio delle potenzialità di questo nuovo strumento”.

Il supporto all’export è uno degli obiettivi strategici perseguiti delle linee di azione della “Direttiva per la politica industriale della Difesa” firmata dal ministro Guerini a fine luglio, la quale ha l’obiettivo di sviluppare un “sistema Difesa” integrato e in grado di soddisfare le necessità delle Forze armate, preservando al contempo le eccellenze tecnologiche nel comparto industriale.

COS’È IL G2G

Il G2G è un accordo in cui i contraenti non sono le aziende (come accade ad esempio per accordi governo-azienda G2B), ma gli Stati che si approvvigionano di beni o servizi presso le imprese produttrici per venderli alla controparte contrattuale, con la garanzia dello Stato venditore, che ha capacità negoziale e di firma.

ITALIA PER UN’EXPORT PIÙ COMPETITIVO

L’obiettivo rafforzare l’export nazionale, uno sbocco imprescindibile per le aziende del comparto della Difesa. Anche perché i dati raccolti da Uama (l’ufficio della Farnesina responsabile per le autorizzazioni all’export militare) nel 2021 hanno evidenziato un trend negativo nelle vendite (-10%) rispetto al 2019.

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