Il ministro Enrico Giovannini, ha siglato il decreto di approvazione delle convenzioni sottoscritte dal dicastero e da Enav, la società nazionale di assistenza al volo, per realizzare i progetti di investimento inclusi nel Pnrr. Prevedono una contribuzione a fondo perduto di 110 milioni di euro da attribuire a Enav e alle tre controllate del Gruppo. Puntando tutto su digitalizzazione e sostenibilità. Ecco come…
Il Pnrr atterra sul trasporto aereo. Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato oggi il decreto di approvazione delle convenzioni sottoscritte dal dicastero e da Enav, la società nazionale di assistenza al volo, per realizzare i progetti di investimento inclusi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Prevedono una contribuzione a fondo perduto di 110 milioni di euro da attribuire a Enav e alle tre controllate del Gruppo.
“Si dà attuazione ai progetti più innovativi del Pnrr nel settore strategico del trasporto aereo;s i rafforza un processo di digitalizzazione che permetterà una gestione ottimale dei servizi con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale”, ha spiegato il ministro. L’ad di Enav, Paolo Simioni, si è detto certo che “i progetti che realizzeremo daranno immediati benefici al settore sia in termini di capacità e qualità del servizio, che di occupazione e crescita economica”. Dunque, ha aggiunto il manager, “continuiamo il nostro percorso di innovazione dello spazio aereo in chiave digitale e sostenibile”.
I progetti previsti rientrano della sezione “Intermodalità e logistica integrata” del Pnrr, rispondenti alle missioni indicate dal governo per “digital innovation” e “green infrastructure”. Il Gruppo Enav si occuperà in particolare della digitalizzazione del sistema di gestione dello spazio aereo, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale. I progetti comprendono: sviluppo e connettività del sistema di gestione dei velivoli a pilotaggio remoto; digitalizzazione delle informazioni aeronautiche; realizzazione di infrastrutture cloud e virtualizzazione delle infrastrutture operative; definizione di un nuovo modello di manutenzione; condivisione sicura delle informazioni. Tutto da realizzare secondo i tempi previsti dal Pnrr, tra dicembre 2023 e marzo 2026.
Se ne occuperà Enav con le sue tre controllate. Techno Sky è responsabile della gestione e della manutenzione dell’intera gamma di impianti e sistemi utilizzati per l’erogazione dei servizi di assistenza al volo. IDS AirNav si occupa invece di sviluppare soluzioni software di ultima generazione per i sistemi di gestione delle informazioni aeronautiche. C’è poi D-Flight, che gestisce e sviluppa la piattaforma per l’erogazione dei servizi ai velivoli a pilotaggio remoto.
L’obiettivo è contribuire al rilancio del Paese attraverso la ripartenza del settore aereo. Solo poche settimane fa Enav ha reso noti i dati sui primi nove mesi dell’anno, contenenti segnali rassicuranti sulla ripresa del segmento, tra i più colpiti dal Covid-19. Il traffico aereo in Italia è infatti andato meglio delle previsioni, registrando nei mesi estivi tra il 70 e l’80% del traffico del 2019 con giornate che hanno raggiunto il 100%. Per quando riguarda i ricavi consolidati, la società ha registrato incassi per 587,6 milioni di euro, dato stabile rispetto allo stesso periodo del 2020, su cui pesavano i primissimi mesi da record ancora liberi dalla pandemia. Sul mercato non regolamentato, su cui agisce maggiormente la spinta all’innovazione, si è assistito a un aumento del 24,6% rispetto ai primi mesi del 2020.
D’altra parte Enav ha abbracciato da tempo i temi della sostenibilità e della digitalizzazione, gli stessi sui quali è improntato il Pnrr, spesso anticipato il contesto europeo. Sulla sostenibilità, il gruppo ha annunciato che sarà a impatto climatico zero già dal 2022, in linea con il Piano di sostenibilità 2021-2023 presentato a inizio luglio, con 33 progetti tra digitalizzazione e interoperabilità. O come il “Free route”, sistema che permette agli aerei in sorvolo di seguire rotte dirette, risparmiando carburante ed emissioni.
“Enav è una società forte e innovativa anche grazie alla costante sinergia e collaborazione con i nostri stakeholder istituzionali e industriali”, spiegava la presidente Francesca Isgrò a luglio in occasione dell’evento per i quarant’anni dell’azienda con il ministro Giovannini. Enav è un’azienda “costantemente proiettata in avanti, che ha nello sviluppo tecnologico e nelle capacità delle persone due pilastri fondamentali per l’evoluzione sostenibile dello spazio aereo quale risorsa strategica dell’economia italiana”, aggiungeva Simioni. A metà ottobre l’ad ha siglato un’intesa con tutte le organizzazioni sindacali per accompagnare la transizione digitale di Enav in modo sostenibile, professionalizzando le risorse interne e favorendo l’ingresso di ulteriore personale esterno per assicurare la realizzazione dei progetti strategici.