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La variante Omicron può essere una buona notizia. Ma è presto per dirlo

Scattano nuove limitazioni in tutto il mondo. Per l’Oms, la probabilità di una potenziale diffusione della nuova variante del Covid è elevata, ma potrebbe non avere effetti gravi sulla popolazione vaccinata. Resta da attendere il risultato delle ricerche

 

Nuovo picco di panico collettivo a livello globale. La variante Omicron del Covid-19 ha scatenato il timore di una nuova ondata di contagi in tutto il mondo. Le autorità sanitarie hanno reagito subito riattivando le restrizioni per cercare di fermare la diffusione del virus. Giappone, Marocco e Israele hanno richiuso le frontiere per tutti gli stranieri, mentre il Regno Unito ha imposto di nuovo il test molecolare e l’isolamento per chi arriva sul territorio britannico.

L’Australia ha sospeso i voli diretti da nove paesi dell’Africa meridionale, come tra l’altro, molti Paesi europei la scorsa settimana (qui l’articolo di Formiche.net). Le autorità di Singapore hanno deciso di seguire l’impatto del nuovo ceppo “molto da vicino”, prima di decidere di ritirare l’allentamento di alcune misure. E le Filippine hanno chiuso i confini per due settimane a chi arriva da alcuni Paesi europei.

Per l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), la probabilità di una potenziale diffusione della variante Omicron nel mondo è “elevata”, per cui si sperano “futuri picchi di Covid-19” con possibili “gravi conseguenze”, dipendendo di una serie di fattori, tra cui il luogo in cui potrebbero verificarsi. Molto probabilmente, secondo i dati ricavati ad ora, le regioni con un basso indice di vaccinazione rischiano conseguenze più gravi.

“Omicron ha un numero senza precedenti di mutazioni spike – si legge nel report dell’Oms -, alcune delle quali preoccupano per il loro potenziale impatto sulla traiettoria della pandemia. Nel complesso, ci sono notevoli incertezze sull’entità del potenziale di fuga immunitaria di Omicron”.

“Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio il potenziale di fuga contro l’immunità indotta da vaccini e infezioni – ha aggiunto -. La ricerca è in corso e i dati dovrebbero essere disponibili nelle prossime settimane. Nonostante le incertezze è ragionevole presumere che i vaccini attualmente disponibili offrano qualche protezione contro malattie gravi e morte”.

L’Oms ha esortato ad evitare di ipotizzare scenari apocalittici, giacché due esperti sanitari sudafricani hanno indicato che i sintomi della variante Omicron sono stati finora lievi. Anche per l’immunologo americano Anthony Fauci, la variante sembra essere più trasmissibile, rafforzando la necessità di vaccinazioni o richiami, ma non più pericolosa.

In un’intervista al quotidiano Les Echos, il commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, ha detto che si può essere ottimisti: “Oggi la priorità assoluta resta la vaccinazione e l’applicazione dei gesti barriera. La priorità delle priorità è limitare la propagazione di questa variante e di avere una buona comprensione scientifica dei potenziali rischi”.

Uno dei Paesi che più sta studiando la nuova variante Omicron è Israele. Un ampio articolo del sito Haaretz spiega che ad oggi non c’è nessun caso grave di pazienti vaccinati infetti con la nuova mutazione. Tuttavia, ci vorranno 15 giorni prima di avere dati attendibili sulla reale resistenza del vaccino ad Omicron.

Sharon Alroy-Preis, capo dei servizi sanitari pubblici israeliani, ha spiegato che il potenziale di infezione con la variante Omicron è molto alto, ma le persone vaccinate infettate si sono ammalate solo leggermente.

La South Africa Medical Association ha detto che le persone con la variante Omicron hanno mostrato solo sintomi lievi, tra cui dolori muscolari e affaticamento. Un altro dato interessate è che la variante è stata rilevata già tra i giovani, ma la ricerca è ancora nella fase iniziale.

“Se continua in questo modo, questa potrebbe essere una malattia relativamente lieve rispetto alla variante delta – ha dichiarato Dror Mevorach, capo del dipartimento di Covid dell’Hadassah University Hospital Ein Karem – e, paradossalmente, se prende il sopravvento, porterà a tassi di ospedalizzazione più bassi e sarà più facile da affrontare a livello globale”.

La preoccupazione però resta. I primi risultati suggeriscono che Omicron potrebbe essere più trasmissibile e in grado di eludere le risposte immunitarie, rispetto alle versioni precedenti del virus, secondo il quotidiano The New York Times. Nondimeno, i vaccini potrebbero continuare a scongiurare malattie gravi e morte e Pfizer-BioNTech e Moderna si stanno già preparando a riformulare i loro farmaci se necessario.

Andrew Pollard, direttore del gruppo di vaccini di Oxford che ha sviluppato AstraZeneca, ha detto alla Bbc che, anche se ancora è presto per stabilire gli effetti, molte delle mutazioni di questa variante sono già presenti in altre, sui cui è effettivo il vaccino: “Dal punto di vista delle previsioni, abbiamo un certo ottimismo che il vaccino AstraZeneca dovrebbe ancora funzionare contro la nuova variante nel prevenire la malattia grave, anche se bisogna attendere diverse settimane per confermarlo […] è molto improbabile che, in una popolazione vaccinata, la pandemia ritorni con la forza dell’anno scorso”.

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