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Galileo si espande. Telespazio raddoppia il centro di controllo del Fucino

In coincidenza col suo sessantesimo anniversario, Telespazio ha inaugurato l’ampliamento delle infrastrutture del Centro di controllo del Fucino per il sistema Galileo, il programma di navigazione e localizzazione satellitare dell’Unione europea

“Il centro di controllo del Fucino cresce, fisicamente con una nuova parte del centro, e cresce grazie alle nuove funzionalità”. Così l’amministratore delegato di Telespazio, joint venture tra Leonardo e Thales, Luigi Pasquali, ha commentato l’ampliamento del Centro di controllo del sistema di navigazione e localizzazione satellitare europeo Galileo. L’importanza del sistema è stata chiaramente illustrata da Rodrigo de Costa, direttore esecutivo dell’Agenzia dell’Ue per il programma spaziale (Euspa), proprietaria dell’intero programma: “Il 10% del Pil europeo si basa direttamente sui servizi messi a disposizione dai sistemi satellitari dell’Unione europea come Galileo”. Ospite d’eccezione Gianni Letta, particolarmente legato al luogo dato che sessant’anni fa diede per primo, da giornalista, la notizia dell’apertura del Centro di controllo: “Quel giorno del 1961 io c’ero – ha raccontato Letta – e allora scrissi che qui stava nascendo qualcosa di misterioso, com’era allora lo spazio, ma che guardava al futuro”.

IL PROGRAMMA GALILEO

Come illustrato da Pasquali, “il programma Galileo nasce dalla necessità europea di emanciparsi dal sistema americano del Gps per la navigazione satellitare, con l’obiettivo di dotarsi di una capacità autonoma”. Con ventisei satelliti in orbita e altri due in partenza nel prossimo mese, il programma Galileo continua a crescere e presto accoglierà anche una nuova generazione di satelliti. Come spiegato dall’ad di Telespazio: “Complessivamente l’investimento per Galileo ha raggiunto a oggi i dieci miliardi di euro, diventando anche l’unica vera infrastruttura di proprietà europea, e non semplicemente messa a disposizione da un Paese membro”.

I CENTRI OPERATIVI

Ad assicurare il funzionamento della costellazione ci sono: “Due centri operativi, questo nel Fucino e uno a Monaco di Baviera, un centro servizi a Madrid e tredici centri sparsi per tutto il mondo”. Ha spiegato Marco Folino, amministratore delegato di Spaceopal, joint venture fondata da Telespazio con Dlr Gfr (società tedesca di servizi aerospaziali). Spaceopal, in particolare, è la società responsabile per conto di Euspa delle operazioni, logistica, comunicazione, e messa in orbita dei satelliti. Proprio la crescita delle operazioni del sistema di navigazione satellitare ha reso necessaria l’ampliamento del Centro del Fucino, con trenta nuove sale di controllo e quaranta sale operative. La nuova configurazione del Centro di controllo italiano permetterà a una squadra di oltre duecento tecnici di assicurare la costante attività dei satelliti Galileo.

LA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI

Importante anche il ruolo di controllo e validazione delle informazioni inviate dallo spazio, per assicurare un sistema preciso, sicuro e affidabile. Il centro italiano, infatti, è quello responsabile delle operazioni di sicurezza dell’intero sistema Galileo, sia dal punto di vista dell’integrità dei dati e del segnale di navigazione, che per quanto riguarda il delicato settore della sicurezza cyber. “Si tratta di un ulteriore tassello di un mosaico che ci sta portando alla piena capacità operatività del sistema”. Ha continuato Folino.

IL RUOLO DI LEONARDO

Un ruolo di primo piano nel programma Galileo è inoltre svolto da Leonardo, sia come partner di Telespazio e di Thales Alenia Space, l’altra joint venture con Thales, scelta dall’Esa per la realizzazione di sei dei prossimi dodici satelliti Galileo di nuova generazione. Inoltre, parte della componente tecnologica di tutti i satelliti del programma è stata sviluppata direttamente da Leonardo, come i sensori di assetto a infrarossi Ires-N2 e gli orologi atomici all’idrogeno Phm. Proprio la precisione di questi ultimi, che accumulano un secondo di errore ogni tre milioni di anni, ha garantito la selezione della società italiana anche per la realizzazione degli orologi per i satelliti di nuova generazione.

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