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Berlusconi porti Draghi al Colle. Parla Vittorio Sgarbi

L’ultima mossa del Cavaliere è eleggere Draghi al Colle. Brucerebbe tutti sul tempo, lascerebbe Conte e Letta col cerino in mano e magari un giorno… Salvini e Meloni? Non osano dirglielo, quando vanno a casa sua nessuno ci prova mai. Intervista a Vittorio Sgarbi

Silvio Berlusconi deve andare al Quirinale, ma per trascinare di persona Mario Draghi. Vittorio Sgarbi ha un piano per servire su un piatto d’argento al Cav l’ultimo colpo da maestro della sua epopea politica. “Deve essere lui a scegliere Draghi come prossimo Presidente della Repubblica, e deve farlo in fretta”.

Sgarbi, a Villa Grande il centrodestra brinda unito al Cavaliere. Lei dov’era?

Non mi hanno invitato. Ci sono andato migliaia di volte da Berlusconi, non mi sono mai perso un bunga-bunga (ride, ndr). E comunque meglio così.

Perché?

Perché quando vai a casa di Berlusconi vince sempre lui, gioca in casa, appunto. Ha mai visto D’Alema, Bossi, Fini fare cene a casa loro con gli alleati? No, le fa Berlusconi. Quando ti trovi lì, tra una cotoletta e un flute, non lo contraddici. Io invece oggi parlo fuori campo.

E cosa dice?

Che Berlusconi ha un’occasione d’oro: eleggere Draghi al Quirinale.

Sembra abbia altre intenzioni…

È un errore, una candidatura inutile. Il centrodestra potrebbe prendere l’iniziativa, proporre Draghi e bruciare sul tempo Letta e Conte. A quel punto devono seguirti tutti. Forse i Cinque Stelle non lo votano per antipatia, ma i numeri ci sono.

Sicuri che i franchi tiratori non riservino sorprese?

Impossibile, basterebbero pochi voti e Letta non potrebbe dire di no. Per di più se impallinano Draghi sfiduciano il governo di cui fanno parte. Come fai a non eleggere la persona che hai sostenuto fino al giorno prima? Se eleggessero un Amato o una Moratti Draghi dovrebbe dimettersi.

Poi?

Poi chissà. Anche di fronte a un reincarico, potrebbe rifiutare. Chi lo costringe a stare a Palazzo Chigi per altri dieci mesi?

Mercoledì mattina il premier è sembrato proporsi al Colle. Che idea si è fatto?

Forse farlo in quel modo è stato un errore di ingenuità, ma la sostanza non cambia. Con altri sette anni di Draghi al Colle si ottengono continuità e garanzie europee.

Torniamo a Berlusconi. Perché dovrebbe convenirgli?

Perché se è lui per primo a proporre Draghi si intesta l’intera partita. E poi dopo un po’ di tempo Draghi potrebbe ringraziarlo, magari facendolo senatore a vita. Non uno scambio, ma il riconoscimento per un uomo e un politico che a detta di chiunque, tranne Travaglio, ha patito una violenza singolare.

Alt: se Draghi sale al Quirinale, chi va a Palazzo Chigi?

Chiariamo subito che l’idea di una Repubblica presidenziale è una balla. Il Capo dello Stato sceglie e nomina il presidente del Consiglio. Draghi potrebbe nominare un premier con cui avere un rapporto quotidiano, una linea telefonica sempre aperta per gestire l’uscita dalla pandemia.

Insomma, palla al Cavaliere, ancora una volta.

Basta un comunicato, una nota congiunta per dire: “Sappiamo che la candidatura del nostro capo e leader non avrebbe i voti necessari e quindi fin da subito scegliamo Draghi”. Letta e Conte finirebbero nell’angolo. Speriamo se ne accorgano, tra un brindisi e l’altro.

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