A capo del ministero della Difesa è stata nominata Christine Lambrecht. Ex ministro della Giustizia e della protezione dei consumatori della “Grande coalizione”, nonché ministro della Famiglia, degli anziani, delle donne e della gioventù. Ecco il profilo di chi guiderà la Bundeswehr
Il governo semaforo è acceso e a due giorni dal passaggio di consegna tra l’uscente cancelliera Angela Merkel e il suo successore Olaf Sholz, anche i socialdemocratici dell’Spd hanno comunicato i nomi dei propri ministri. Tra questi, alla Difesa andrà Christine Lambrecht, che succede alla democristiana uscente Annegret Kramp-Karrenbauer. Alla fine la scelta non è ricaduta su Strack-Zimmermann come ipotizzavano le indiscrezioni di un paio di due settimane fa. In questo modo, sul totale dei sedici nuovi ministri tedeschi, otto sono donne.
IL PROFILO
Nata nel 1965 a Mannheim, Christine Lambrecht è iscritta al partito socialdemocratico (Spd) fin dal 1982. Dopo aver studiato legge all’università, ha iniziato presto la sua carriera in politica nel ruolo di membro e presidente del Consiglio comunale di Viernheim nel 1985. Sul piano accademico è stata anche professoressa di diritto commerciale e societario e ha conseguito un master in amministrazione pubblica presso l’Università tedesca di scienze amministrative di Speyer. Ha esercitato la professione di avvocato dal 1995, e nel 1998 è diventata membro del Bundestag. Dopo aver ricoperto diversi ruoli all’interno del partito, tra cui la posizione di vice presidente per un paio d’anni, è stata primo segretario del gruppo parlamentare dell’Spd dal 2013 al 2017. Dal giugno 2019 è stata ministro della Giustizia e della protezione dei consumatori nonché, provvisoriamente, ministro della Famiglia, degli anziani, delle donne e della gioventù da maggio di quest’anno.
IL MERITO DELLA BUNDESWEHR
“Una grande sfida”, ha commentato Lambrecht. Come riferisce il settimanale Der Spiegel, la neo-ministra ha aggiunto che la sua nomina è stata “una sorpresa per molti”. Le Forze armate tedesche (Bundeswehr) secondo lei “meritano di essere trattate con rispetto”, soprattutto in virtù dello sforzo profuso nel corso di tutta la pandemia da Covid-19. In particolare la Luftwaffe si è distinta per l’opera di trasporto d’emergenza dei malati più gravi affetti dal virus. L’aeronautica tedesca si è, infatti, occupata del trasferimento, nei momenti più bui della pandemia, dei pazienti da quegli ospedali nei quali le terapie intensive avevano raggiunto la soglia critica di accettazione verso quelli con maggiore disponibilità.
LE MISSIONI INTERNAZIONALI
Parlando della carriera militare, la ministra designata ha dichiarato di voler rendere il più possibile “attraente” la scelta di vestire l’uniforme, in modo da attrarre più personale qualificato e motivato. In riferimento alle missioni all’estero condotte dalla Bundeswehr, Lambrecht ha precisato che dovranno essere valutate caso per caso. Questa dichiarazione, che va contestualizzata nello scenario apertosi con il ritiro dall’Afghanistan delle forze militari occidentali, risponde all’esigenza di trarre le dovute lezioni dall’esperienza Nato nel Paese asiatico. Secondo la ministra, sarà infatti necessario elaborare una strategia d’uscita più efficace dai futuri teatri operativi.
UNA NEOFITA DELLA DIFESA
La nomina di Christine Lambrecht al ministero della Difesa di Berlino ha suscitato, da parte di alcuni osservatori ripresi dal Bundeswehr-journal, un misto di stupore e dubbio. La scelta di mettere a capo delle forze di Difesa una neofita, priva a quanto pare di competenze specifiche nell’ambito militare, ha in qualche modo adombrato la notevole esperienza politica maturata da Lambrecht nel corso della sua carriera nell’Spd. Questo gesto è stato interpretato come il segnale da parte dell’Spd della messa in secondo piano dell’agenda di Difesa nella prossima politica estera tedesca. Nel frattempo, la neo-ministra non ha affrontato la questione e il partito non ha rilasciato ancora una dichiarazione esplicativa sulla nomina. È sempre il Bundeswehr-journal a sottolineare come Lambrecht non abbia avuto, finora, praticamente nessun contatto con il comparto di Difesa della Germania, né si sia occupata mai di questioni militari. La stessa testata riporta come, a luglio del 2014, l’allora segretaria del gruppo parlamentare dell’Spd si fosse espressa contro l’acquisto di droni armati, nonostante il parere favorevole addirittura di altri membri del suo stesso schieramento politico. Inoltre, lo scorso anno, era sembrato che Lambrecht avesse espresso l’intenzione di ritirarsi dalla scena politica. La nomina, dunque, arriva ancora più come una sorpresa nelle negoziazioni in corso all’interno della “coalizione semaforo” per determinare la squadra di governo. Nonostante questo, il nuovo cancelliere Sholz si è espresso, nel corso di una conferenza stampa, con convinzione a favore di Lambrecht, affermando che ora la sicurezza della Germania e “nelle mani di donne forti”.
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