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Un polo per la cyber-security. Galtieri racconta la strategia di Cy4Gate

Verso la costituzione di un polo nazionale di sicurezza e Intelligence cibernetica. Emanuele Galtieri, amministratore delegato di Cy4Gate spiega gli obiettivi della sua società, che rafforza le sue competenze tecnologiche attraverso l’acquisto di Aurora

Costruire un polo nazionale di cyber-Intelligence e cyber-security. Questo è l’obiettivo dell’accordo preliminare per l’acquisto di Aurora sottoscritto da Cy4Gate giovedì scorso. Un primo passo verso la costituzione di un nucleo di competenze e tecnologie nazionali a tutto campo nel settore idoneo a fornire una risposta integrata alle sfide emergenti con il processo di digitalizzazione in atto e inserito, tra l’altro, nel Pnrr. Ne abbiamo parlato con Emanuele Galtieri, amministratore delegato di Cy4Gate.

Cy4Gate ha firmato giovedì un accordo preliminare per l’acquisizione di Aurora, attore leader nel settore della Forensic Intelligence e del Data analysis. Ci può raccontare di cosa si tratta?

Si tratta di un’operazione straordinaria per l’acquisizione del 100% del gruppo Aurora, per un valore di novanta milioni, perseguito in aumento di capitale a cui partecipa la controllante Elettronica, per circa dieci milioni di euro, l’anchor investor TEC cyber – società costituita dai soci di “The equity club”, il club deal promosso da Mediobanca private banking –, per un valore oscillante tra i venti e i quaranta milioni, e infine venti milioni saranno ottenuti da linee di credito bancario. Il resto sarà raccolto sul mercato. Si tratta di una operazione di grande rilievo non solo finanziario ma ambiziosa anche dal punto di vista industriale.

Qual è l’obiettivo strategico che Cy4Gate intende raggiungere con l’acquisizione di giovedì?

La strategia di Cy4Gate, perseguita tramite questa operazione straordinaria, si muove su tre principali direttrici: primo, la costituzione di un polo nazionale di cyber-Intelligence e cyber-security, che consolida la crescita di Cy4Gate come cyber-software house a 360°. Poi, espandere il market reach estero, con particolare riferimento ai paesi Europei. Infine, operare importanti sinergie in termini di ricerca e sviluppo per irrobustire ulteriormente la capacità di innovazione.
Il primo obiettivo è nel Dna di Cy4Gate, che fin dalla fondazione nel 2014 ha lavorato prima alla crescita organica attraverso importanti investimenti in ricerca e sviluppo e oggi è pronta all’allargamento con iniziative di fusioni e acquisizioni di cui l’attuale operazione costituisce una prima iniziativa. Il proposito di perseguire questo obiettivo è ulteriormente rafforzato dalla richiesta a primari istituti bancari di una linea CapEx committed di venti milioni di euro per future acquisizioni, coerenti con la strategia in corso. Il secondo è conseguito potendo contare su un consolidato network di clienti istituzionali del gruppo Aurora in Europa, verso i quali si creeranno nuove opportunità di business in virtù di iniziative di up-selling e cross-selling dei rispettivi prodotti e servizi. Il terzo obbiettivo, infine, è perseguito creando sinergie tra le aree di ricerca delle due realtà e perseguendo opportunità di cross-fertilization in grado di generare vera innovazione. Per le dimensioni coinvolte, l’operazione permette, inoltre, il passaggio dell’azienda al segmento Star di Borsa Italiana, per cui si avvieranno nel 2022 tutte le attività necessarie volte all’ammissione.

Dal punto di vista delle capacità tecnologiche espresse da Cy4Gate, come evolvono ora con l’arrivo di Aurora?

Come già anticipato, le sinergie tecnologiche costituiscono uno dei caposaldi dell’operazione di acquisizione. In questo segmento l’evoluzione tecnologica è molto spinta e richiede rilevanti investimenti in risorse e competenze per evitare di l’obsolescenza dei prodotti offerti. E il gruppo Aurora è portatore di competenze e risorse umane molto pregiate, che consentiranno di mantenere la tecnologia sempre allo stato dell’arte. Inoltre, molte tecnologie oggi impiegate da Aurora in ambito forense, potranno essere integrate nell’ambito di prodotti per la cyber-security e la decision Intelligence, contribuendo a rafforzare la customer value proposition di Cy4Gate con sistemi ancor più performanti e in grado di soddisfare anche i più stringenti requisiti dei clienti.

La digitalizzazione del Paese è la prima missione del Pnrr. Il rischio però è aumentare la superficie d’attacco delle nostre reti, rendendo la cyber-sicurezza ancora più cruciale. Le risorse stanziate sono sufficienti?

Il Pnrr ha giustamente intercettato i principali punti di intervento per colmare debolezze legate ad un divario importante che negli anni si è stratificato. Spetterà al Piano l’ambizioso obiettivo di “ridurre i gap strutturali” in tema di digitalizzazione e promuovere le opportune contromisure legate alle nuove potenziali vulnerabilità. Le risorse stanziate sono significative, probabilmente non pienamente sufficienti, ma comunque idonee ad avviare quell’ormai irreversibile processo che dovrà portare la nostra nazione ad essere resiliente di fronte alla nuova minaccia asimmetrica rappresentata dagli attacchi cyber e elevare il tasso di digitalizzazione a livelli più congrui al ruolo che l’Italia riveste nel contesto internazionale.

Dopo l’aggiunta di Aurora in Cy4Gate, quali sono i prossimi passi della società?

Intanto arrivare al closing, previsto nel primo trimestre dell’anno, e poi procedere con l’integrazione sia organizzativa che tecnologica di due importanti realtà industriali che genererà un gruppo da 350 dipendenti. Dall’iniziativa dovranno derivare, nel piano triennale, importanti sinergie di costi e di business. E poi ci siamo dati l’obiettivo di passare al segmento superiore del mercato finanziario: in tal senso siamo ai primi passi, ma sarà un lavoro complesso. Inoltre continueranno le attività di scouting per individuare nuovi obiettivi sinergici con il modello di business e la vision dell’azienda.

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