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Le priorità Usa nello Spazio. Harris apre lo Us National space council

La vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha fatto il punto sulle priorità spaziali degli Stati Uniti aprendo la riunione del National space council, il primo dell’amministrazione di Joe Biden. All’evento, Harris ha anche presentato lo Space priorities framework, il documento che setta le priorità per il futuro degli Usa oltre l’atmosfera

“Oggi, la nostra nazione e il nostro mondo sono più attivi che mai prima d’ora nello Spazio”. Così la vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha aperto ieri la prima riunione del National space council dell’era Biden, il più grande e diversificato consiglio spaziale della storia americana. Poco prima della riunione, infatti, il presidente Joe Biden ha ampliato il numero dei partecipanti al Consiglio con un ordine esecutivo ad hoc. Nella lista, infatti, sono entrati alcuni nuovi dipartimenti (Interni, Agricoltura, Lavoro e Educazione) e soprattutto il National climate advisor del presidente, Gina McCarthy, la posizione creata appositamente da Biden per affrontare il tema della crisi climatica.

OPPORTUNITÀ E SFIDE

“In questa nuova era, dobbiamo vedere tutti i modi in cui lo Spazio può beneficiare la Terra, tutti i modi in cui lo Spazio può giovare alle persone della nostra nazione e di tutta l’umanità”, ha continuato Harris, che nel corso della riunione ha voluto sottolineare come gli Stati Uniti dovrebbero capitalizzare le opportunità offerte nello Spazio. Opportunità anche sul piano politico internazionale, con la promozione dell’esplorazione pacifica e la riduzione del rischio di errori di giudizio o conflitti nello Spazio e affrontando in maniera coesa la crisi climatica. “Questa prospettiva è centrale per il nostro lavoro come Consiglio – ha ribadito Harris – perché, mentre l’esplorazione dello Spazio ha definito il XX secolo, l’opportunità dello Spazio deve guidare il nostro lavoro nel XXI”.

LO SPACE PRIORITIES FRAMEWORK

Ma la riunione del National space council è servita anche alla vice presidente Harris per annunciare la pubblicazione dello US Space priorities framework, il documento che guiderà l’azione del Consiglio e degli Stati Uniti nello sviluppare e mettere in atto la politica spaziale americana per i prossimi anni. Sebbene il documento si limiti a segnare il perimetro dell’azione spaziale americana, allo stesso tempo fornisce le parole-chiave e le priorità stabilite dall’amministrazione Biden. “Le attività spaziali sono essenziali per il nostro modo di vivere, l’accesso e l’uso dello Spazio è un interesse nazionale vitale” recita l’apertura del documento, indicando la priorità di potenziare il comparto spaziale Usa “a beneficio del popolo americano e come leva che rafforza la guida della comunità internazionale nel preservare i benefici dello Spazio per le prossime generazioni”.

IL VANTAGGIO TECNOLOGICO

Lo Spazio, dunque, è visto come un apportatore strategico di benefici diretti per gli Stati Uniti, sia come fonte di innovazione e ricerca e come opportunità economica e sociale. “I dati, i prodotti e i servizi dallo Spazio aiutano le imprese americane e creano lavoro” oltre a mantenere il vantaggio tecnologico degli Usa nei confronti dei competitor internazionali. Argomento centrale, anche il supporto dello Spazio alla sostenibilità ambientale, sia con l’avanzamento della ricerca che con il monitoraggio continuo delle risorse e della loro gestione.

LE PRIORITÀ STRATEGICHE

Ma lo Spazio è anche un moltiplicatore della leadership e della posizione americana nello scenario globale, sia tramite le partnership con gli alleati che con la capacità di dimostrare la preminenza Usa oltre le orbite. Tra le priorità il documento indica, oltre al supporto alle iniziative private e pubbliche di esplorazione, anche “la difesa del suo interesse nazionale di sicurezza dalla crescente varietà e scala di minacce spaziali e contro-spaziali”. Difesa da attuare attraverso la deterrenza: “Gli Stati Uniti accelereranno la propria transizione verso una postura spaziale di sicurezza nazionale più resiliente e potenziando le proprie capacità di individuare e attribuire gli atti ostili nello Spazio.

Foto di Nasa



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