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Successo per il Marte, il nuovo missile anti-nave di MBDA

Il nuovo missile antinave Marte ER di MBDA ha completato con successo il lancio conclusivo di prova, evidenziato un altissimo livello di prestazioni e la totale affidabilità della piattaforma. Ora il nuovo sistema entrerà in operatività a inizio del prossimo anno

“Siamo orgogliosi di questo risultato raggiunto dal nostro Marte ER, che ci consente di proporre al mercato una versione tecnologicamente avanzata di missile anti-nave a medio raggio, pronto per equipaggiare gli elicotteri NH 90 già in uso presso molte Marine nel mondo”. Queste le parole di Lorenzo Mariani, Executive group Sales and business development director di MBDA e managing director di MBDA Italia, in occasione del successo nel lancio di prova nuovo sistema d’arma. “Con questo successo – ha continuato Mariani – Marte ER ha inoltre dimostrato di essere una munizione adeguata ad equipaggiare batterie costiere a medio raggio”. La validazione è l’ultima nel percorso di sviluppo di Marte ER, che entrerà in operatività all’inizio del prossimo anno.

IL SUCCESSO DEL MARTE ER

Effettuato presso un poligono italiano in Sardegna, Marte ER ha completato con successo il lancio conclusivo di prova. Si tratta di un tiro fondamentale nel processo di validazione del sistema, che ha evidenziato l’altissimo livello di prestazioni e totale affidabilità. Per la validazione è stato utilizzato un missile standard telemetrico con tutte le capacità funzionali e l’hardware di produzione. L’unica differenza con un munizionamento da impiegare anche sul campo di battaglia ha riguardato l’uso di una testata inerte invece di una esplosiva. Anche il sistema di lancio a terra utilizzato era nella sua configurazione hardware e software finale.

IL TEST DI VALIDAZIONE

Usando il proprio software di pianificazione della missione, il missile ha effettuato un volo di skimming a lungo raggio, effettuando tre virate principali e una manovra salita e discesa durante l’ultima virata. Ha poi seguito un percorso rettilineo fino al punto di attivazione del seeker RF, il sistema di identificazione degli obiettivi. L’identificazione, la selezione e il tracciamento del target sono stati estremamente rapidi e la guida proporzionale è iniziata subito dopo. Durante la sua fase terminale, il missile ha eseguito con successo la manovra anti-artiglieria, colpendo il bersaglio appena sopra la linea di galleggiamento, ad alta velocità transonica. Ciò ha confermato l’eccezionale efficacia della guida terminale del Marte ER con il suo nuovo seeker RF a stato solido.

GLI ELICOTTERI DEL QATAR

I missili Marte ER prodotti da MBDA, inoltre, sono già stati selezionati per essere montati a bordo degli elicotteri militari NH90 nella versione navale, che il Qatar ha acquistato da Leonardo. La joint venture tra il gruppo franco-tedesco Airbus (37,5%), l’inglese Bae Systems (37,5) e l’italiana Leonardo (25%) ha firmato il contratto con l’Aeronautica qatarina nel corso del salone Dimdex di Doha.

PROGETTI DI SVILUPPO

Oltre al missile anti-nave Marte ER, sul fronte dello sviluppo l’azienda procede anche sul sistema di difesa terra-aria a medio raggio di nuova generazione Camm ER. Entrambi hanno registrato nel 2020 risultati “importanti, con il secondo ha raggiunto il contratto per lo sviluppo, con la fase di produzione iniziale in discussione. Altri programmi di punta dell’azienda sono il sistema antinave Teseo Mk2-E, con l’accordo firmato a novembre per la fornitura alla Marina militare italiana; il missile Storm Shadow, con la prima tranche firmata nel 2020 ed entrata in operatività negli ultimi mesi; il programma per le due Fremm all’Egitto.

PROGRAMMI EUROPEI

MBDA è, inoltre, coinvolta in entrambi i progetti per il caccia europeo di sesta generazione, il Tempest, a cui hanno aderito Gran Bretagna, Italia e Svezia, e il Fcas franco-tedesco (con la Spagna), per ora ancora alternativi l’uno all’altro. Sempre nell’ambito dei programmi europei, MBDA è anche coinvolta nel progetto Pesco guidato dalla Francia (con a bordo anche l’Italia) del Twister, il sistema di sorveglianza dallo spazio per allerta e intercettazione delle minacce dal cielo, in particolare di quelle più sofisticate, cioè le minacce ipersoniche.

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