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Minniti porta Med-Or (e l’Italia) in Qatar

Contatti con istituzioni e mondo accademico, il presidente della Fondazione Med Or Minniti in visita in Qatar

La Fondazione Med-Or nei giorni scorsi è stata protagonista di una visita in Qatar in cui il presidente, Marco Minniti, ha incontrato alcuni dei principali attori dell’Emirato del Golfo. A cominciare da Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, il ministro degli Esteri, e Khalid bin Mohammad Al Attiyah, ministro della Difesa e vicepremier, e ancora Buthaina bint Ali Al Jabr Al Nuaimi, che guida il dicastero dell’Educazione.

“Il presidente Minniti ha avuto modo di partecipare a numerosi incontri con i rappresentanti istituzionali e del mondo dell’accademia del Qatar, con i quali ha discusso e presentato le iniziative e gli obiettivi della Fondazione nel campo della cooperazione internazionale e, in particolare, nei settori dell’alta formazione e della promozione culturale”, comunica la Fondazione.

Nata per iniziativa di Leonardo Spa nella primavera del 2021 con l’obiettivo di promuovere attività culturali, di ricerca e formazione scientifica, al fine di rafforzare i legami, gli scambi e i rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (“Med”) e del Medio ed Estremo Oriente (“Or”).

Med-Or è un soggetto che nasce con uno spirito globale e collaborativo, per unire competenze e capacità dell’industria con il mondo accademico per lo sviluppo del partenariato geo-economico e socio-culturale.

Il mondo accademico e culturale è settore di primario interesse, cuore della cooperazione con cui l’Italia proietta le proprie attività internazionali, come ha spiegato recentemente la viceministra Marina Sereni. Minniti ha visitato Qatar University, Bin Khalifa Univerity, Arab Centre for Research and Policy Studies: lo sviluppo di partnership su alta specializzazione accademica è uno dei principali obiettivi della Fondazione.

Il presidente ha anche visitato il centro di accoglienza di Doha, dove si trovano 75mila rifugiati afghani, in maggioranza donne e bambini. Il Qatar ha svolto un ruolo cruciale nella fase di evacuazione dell’Afghanistan dopo il ritorno dei Talebani, e tutt’ora è ponte per le relazioni diplomatiche col gruppo radicale. Proprio in questi giorni Amnesty International ha documentato torture, esecuzioni extragiudiziali e uccisioni a opera dei talebani prima della presa del potere. Da questo sono fuggiti i profughi accolti nella capitale qatarina.


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