All’Agenzia spaziale italiana si celebra la prima Giornata nazionale dello spazio, una giornata intera, in tutta Italia, dedicata a questo settore, con iniziative dedicate alle orbite promosse dall’Asi insieme agli enti di ricerca, università, musei e aziende del comparto spaziale italiano. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini italiani sui contributi che la scienza e la tecnologia spaziali offrono al miglioramento della vita umana sulla Terra
“Oggi si celebra la prima Giornata nazionale dello spazio, una giornata intera, in tutta Italia, dedicata a questo settore”. Così il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Giorgio Saccoccia, ha inaugurato oggi la prima Giornata nazionale dello spazio, un momento importante per avvicinare ai cittadini italiani le orbite celesti. Ospiti speciali della mattinata organizzata nella sede romana dell’Agenzia sono stati i giovani, in presenza e in tutta Italia, a cui molte attività si rivolgono per avvicinarli sempre più al settore spaziale e delle materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (Stem).
IL RUOLO DELLA DIFESA
Lo spazio in Italia nasce dalla forte collaborazione con la Difesa, e in particolare con l’ingegnere e generale dell’Aeronautica militare, Luigi Broglio, il “padre dello spazio italiano”, richiamato più volte nel corso della mattinata. A testimoniare questa continua sinergia tra le Forze armate e lo spazio, è intervenuto il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone: “Lo spazio è sempre più al centro del confronto geopolitico, come riconosciuto anche dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e oggigiorno essere protagonisti nello spazio è una necessità ineludibile per qualunque nazione moderna”. L’ammiraglio ha proseguito ricordando quanto sono sempre più congestionate le orbite planetarie, fattore che accresce notevolmente il pericolo di incidenti e persino di attacchi: “Lo spazio è ormai il quinto dominio operativo, come riconosciuto dalla stessa Nato, che nel giugno del 2021 ha anche esteso la possibilità di attivazione dell’articolo 5 sulla difesa collettiva allo spazio”. Di fronte alla rapida evoluzione del settore, la Difesa italiana ha risposto con una riorganizzazione della governance del suo comparto dedicato allo spazio, in modalità totalmente interforze, con la creazione dell’Ufficio generale spazio dello Stato maggiore Difesa e del Comando operazioni spaziali (Cos), dipendente dal Comando operativo di vertice interforze (Covi). “L’Ufficio generale è la componente che si occupa della policy spaziale della Difesa – ha spiegato Cavo Dragone – supportando anche il Comint, il Cos, invece, è l’ente operativo per l’unitarietà del comando e controllo di tutte le operazioni spaziali militari”.
LA GIORNATA DELLO SPAZIO
“Abbiamo organizzato questa Giornata nazionale dello spazio soprattutto per i giovani, perché vogliamo comunicare quanto lo spazio sia per loro e per la loro generazione”. Così il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, intervenendo alla mattinata Asi. Per il ministro le soluzioni alle principali questioni che dovranno essere affrontate in futuro vedranno la loro soluzione dalle tecnologie e dai servizi messi a disposizione dallo spazio. “Le opportunità saranno moltissime, con le sfide ingegneristiche per i lanciatori e i satelliti, per l’esplorazione scientifica e persino dal lato della politica internazionale, con la necessità sempre più stringente di nuove regole per lo spazio”, ha proseguito Colao, che ha anche sottolineato le importanti possibilità di business aperte dalla nuova Space economy: “Assistiamo al grande passaggio dal pubblico al privato, si aprono nuove opportunità, una nuova economia”.
LA VOCAZIONE INDUSTRIALE
Naturalmente protagonista anche l’industria, che sempre più si configura come il motore dell’innovazione tecnologica, soprattutto nel settore spaziale. Ed è proprio per premiare l’innovazione che Leonardo, insieme alla sua joint venture Telespazio, ha organizzato presso il Padiglione Italia all’Expo di Dubai la premiazione del contest T-TeC – Telespazio technology contest: l’iniziativa di open innovation aperta per la prima volta a studenti e ricercatori provenienti dalle accademie di tutto il mondo. “T-Tec è stata lanciata tre anni fa – ha raccontato Luigi Pasquali, amministratore delegato di Telespazio – inserita nel processo di innovazione di Leonardo in Telespazio per attrarre nuove idee e contributi dalle università”. I tre progetti premiati hanno riguardato tutti settori all’avanguardia delle attività umane oltre l’atmosfera. Primo classificato, il progetto dell’università di Bologna per un satellite modulare pensato per estendere la vita operativa dei satelliti già in orbita, alla luce dell’efficientamento dell’uso delle orbite, sempre più affollate. Seconde, sei università argentine per un sistema di lander e cubesat per raggiungere la Luna, e terzo un progetto in comune tra le università di Siena e Rennes per lo sviluppo di materiali ultrasottili attraverso l’additive manifacturing. “L’innovazione – ha proseguito Pasquali – ci permette di preparaci alle nuove sfide del settore spaziale, e ai giovani dico che la filiera nazionale, sempre più attiva, è pronta ad assorbire le loro ambizioni”.
LA STORIA DELLO SPAZIO ITALIANO
A raccontare la storia dello spazio italiano è intervenuto Luciano Guerriero, il primo presidente dell’Asi tra il 1988, anno di nascita dell’Agenzia, e il 1992, che ha ricordato il lancio il 15 dicembre 1961, esattamente sessant’anni fa, del primo satellite italiano: il San Marco. “L’Italia è stata tra i pionieri dello spazio, subito dopo il lancio dello Sputnik c’è stata la consapevolezza che lo spazio andava occupato”. Guerriero ha anche ricordato lo spirito che animava gli uomini del tempo: “Broglio, siccome il programma spaziale italiano prevedeva la realizzazione di piattaforme di lancio in mare aperto, mise l’intera impresa sotto la protezione di San Marco, patrono dei marinai, e chiamò la piattaforma Santa Rita, patrona delle imprese impossibili”. Alla fine però l’imprese venne coronata sa successo, tanto che il centro di lancio di Malindi, oggi intitolato allo stesso Broglio, viene utilizzato anche dalla Nasa sfruttando la sua posizione equatoriale.
L’OSSERVAZIONE DELLA TERRA
Lo spazio è cruciale anche per quanto riguarda la gestione quotidiana del territorio, funzione che diventa ancora più crucuale nei momenti di crisi, dalle alluvioni, agli incendi boschivi a qualunque altro disastro naturale. A parlarne è stato il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio: “Noi oggi, come Protezione civile, usufruiamo di prodotti dello spazio che ci servono quotidianamente nelle nostre attività”. In particolare, Curcio ha ricordato le costellazioni Cosmo SkyMed e Copernicus, che con strumenti diversi, a seconda delle esigenze, si rivelano fondamentali per avere sia una visione preventiva dei territori che, durante le emergenze, delle condizioni del territorio in questione.
ASTRONAUTI ITALIANI
Ovviamente, protagonisti della mattinata anche gli astronauti italiani che hanno fatto la storia. Da Franco Malerba, primo italiano a raggiungere l’orbita come payload specialist nel 1992, a Maurizio Cheli e Umberto Guidoni, che nel 2001 ha portato in orbita un’altra eccellenza italiana, il primo modulo pressurizzato MPLM “Raffaello”. Nel 1998 vengono selezionati Roberto Vittori e Paolo Nespoli, i primi a raggiungere la Stazione spaziale internazionale e poi è la volta della classe 2009, con Luca Parmitano, primo azzurro a passeggiare nello spazio, e Samantha Cristoforetti, che nel 2022 sarà la prima donna italiana e europea a comandare la Iss. Come ricordato da Vittori: “L’Italia ha fatto tantissimo per lo spazio, e lo spazio è soprattutto entusiasmo; è una sfida sui prossimi vent’anni”. È un mondo completamente diverso quello immaginato dall’astronauta italiano: “Stiamo andando verso la Luna, per tornarci; l’Italia è protagonista della Iss grazie anche ai suoi moduli abitativi pressurizzati; sul nostro satellite sta per aprirsi il prossimo mercato immobiliare, che potrebbe essere italiano”.
LA GIORNATA DELLO SPAZIO
Istituita con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri il 14 ottobre 2021 su proposta proprio del ministro Colao, la Giornata nazionale dello Spazio ambisce a sensibilizzare e informare i cittadini italiani sui contributi che la scienza e la tecnologia applicate allo Spazio portano al miglioramento della condizione umana e i ritorni pratici delle attività spaziali. La data del 16 dicembre è stata scelta a ricordo del lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, avvenuto la sera del 15 dicembre del 1964 dalla celebre base Nasa di Wallops Island, negli Usa. Il lancio del satellite permise all’Italia di entrare, terzo al mondo dopo Stati Uniti e Unione sovietica, nel ristretto novero di Paesi in grado di superare l’atmosfera terrestre.
GLI OBIETTIVI DELLA RICORRENZA
Tra gli obiettivi della Giornata c’è anche quello di far comprendere ai cittadini italiani i benefici che dalle attività spaziali arrivano nella vita di tutti i giorni, anche in termini di crescita, benessere, immagine e ruolo sul piano globale del nostro Paese. Per questo motivo sono state chiamate ad attivarsi tutte le realtà nazionali, nell’ambito delle diverse competenze, nell’organizzazione di iniziative di comunicazione e sensibilizzazione sul settore spaziale. Saranno, per questo, coinvolti partecipando con proprie iniziative enti di ricerca, università, musei e aziende di tutta la penisola, che apriranno le porte al pubblico con diverse attività nel corso della giornata.
IL PROCESSO DI ISTITUZIONE
Il primo via libera all’istituzione della Giornata dello spazio era arrivato da Palazzo Chigi a giugno, in occasione della prima riunione del Comitato interministeriale per le politiche spaziali dell’esecutivo guidato da Mario Draghi. L’iniziativa, si spiegava allora, è “volta a promuovere la consapevolezza della cittadinanza sulle attività spaziali, che vada oltre le spettacolari attività di esplorazione e che dia enfasi alla pervasività nella vita quotidiana dei servizi generati nello Spazio e dei ritorni che il settore offre in termini di crescita economica, tecnologica e di prestigio internazionale del Paese”.