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Ucraina? Vi spiego il (vero) piano di Putin. Parla Bremmer

Il presidente di Eurasia Group: Putin non invaderà l’Ucraina. Ora inizia una guerriglia sotto traccia per testare i nervi della Nato, fatta di attacchi cyber e razzi al confine. Per gli Usa l’Est Europa più preoccupante di Cina e Taiwan. Ue? Scholz non fa paura al Cremlino, Merkel sì

Una riunione di lavoro, in rigoroso smart working, come si addice ai vertici fra leader globali in piena pandemia. Joe Biden e Vladimir Putin si incontrano virtualmente a sei mesi dal summit di Ginevra. Quel faccia a faccia doveva servire a tracciare le linee rosse da non valicare. Le cose sono andate diversamente. Oggi l’Ucraina è sotto la minaccia di un’imminente invasione militare russa, avvisano dalla Casa Bianca. Per Ian Bremmer, politologo e presidente di Eurasia Group, Putin ha in mente un altro piano.

Bremmer, perché questo incontro tra i leader?

La Russia è infuriata perché l’Ucraina sta ricevendo più sostegno dalla Nato. Sono aumentate le esercitazioni, le armi. È stato usato un drone di un membro della Nato, la Turchia. Per Putin è una linea rossa.

Anche Putin sta varcando linee rosse: ci sono centosettantamila uomini vicino al confine.

Sì, ma lo fa da una posizione diplomatica di forza. La crisi energetica peggiora ogni giorno, l’Europa è a corto di rifornimenti. E soprattutto la Merkel non c’è più. Nessuno è stato duro con la Russia come lei. Il Cremlino ha un’occasione.

Un’invasione?

Non invaderà, i costi sarebbero troppo alti. Significherebbe rinunciare al gasdotto Nord Stream 2, un grave errore. Il territorio ucraino che i soldati russi si troverebbero a invadere è abitato da una popolazione ostile a Mosca: opporrà resistenza. Per di più sarebbe un’operazione molto impopolare in Russia.

Quindi è solo uno stallo?

Lo scenario militare è comunque sul tavolo, gli eserciti sono preparati. Poi ci sono le trattative per una de-escalation, come l’incontro fra Blinken e Lavrov a Stoccolma e questa video-chiamata.

Cosa vogliono Biden e Putin?

Biden vuole garanzie sul fatto che non ci sarà un intervento militare. Putin vuole che la Nato cessi di sostenere direttamente l’Ucraina. Non è facile uscirne.

Putin ha un piano B?

È il suo piano A. Forse non invierà uomini e carri armati oltre il confine, ma prenderà altre misure per testare la resistenza dell’Ucraina e della Nato. Attacchi cyber come Petya, lanci regolari di razzi oltre confine da parte di militari senza bandiera, come i “soldati verdi” in Crimea. Sarà difficile per Europa e Stati Uniti considerare queste azioni alla stregua di un’invasione e reagire di conseguenza.

L’amministrazione Biden è impegnata in uno scontro ad alta tensione con la Cina di Xi Jinping. Il dialogo con la Russia serve a raffreddare uno dei due fronti?

Gli Stati Uniti sono perfettamente capaci di fare i conti con i loro principali avversari allo stesso tempo. Si tratta di due problemi diversi. Quello cinese oggi è meno urgente. Xi non rischierà un’invasione a Taiwan pochi mesi dalla sua terza rielezione come segretario. Nessuno alla Casa Bianca crede a un’imminente minaccia, l’Ucraina è la prima urgenza.

Chiudiamo sull’Europa. Cosa aspettarsi dal nuovo governo tedesco?

In teoria un approccio più severo con la Russia: i Verdi avranno il ministero degli Esteri con Annalena Baerbock e potrebbero opporsi a una dipendenza eccessiva dal gas di Mosca. In pratica vedremo un’Europa più divisa di fronte al Cremlino. Scholz non ha la stessa credibilità personale di Merkel, faticherà a compattare l’Ue.



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