Il piano strategico che guarda al 2024 dell’ente azionista di Intesa e guidato da Francesco Profumo cresce di 100 milioni e prevede interventi strategici
La fondazione Compagnia di San Paolo aggiusta il tiro con il piano quadriennale varato con il secondo mandato del presidente Francesco Profumo, portandolo a 600 milioni. E lo fa forte dei 204 milioni di euro di dividendi sbloccati da Intesa SanPaolo, di cui è azionista al 6,1%. Ma soprattutto, ha scritto il Corriere della Sera, di un patrimonio di 7,9 miliardi di euro (era valutato 6,2 miliardi a ottobre 2020, anno finanziario severamente impattato dal coronavirus). Dunque quest’anno l’ente di corso Vittorio erogherà al territorio ben 161 milioni di euro, 4 in più rispetto all’anno scorso, quando arrivarono attingendo in parte ai fondi per l’attività di istituto.
Le risorse saranno così ripartite: alla cultura 32,7 milioni, alle persone 46,5 milioni di euro, al pianeta 39,5 milioni di euro mentre il budget della direzione pianificazione, studi e valutazione ammonta a 1,3 milioni di euro. Inoltre, spiega sempre il CorSera, verranno stanziati ulteriori 100 milioni di euro per gli interventi strategici nel quadriennio 2021-2024 portando così a 600 milioni il mezzo miliardo previsto inizialmente dal piano pluriennale presentato lo scorso anno.
Il senso del piano è stato spiegato dallo stesso presidente Profumo. La strategia della banca arriva in occasione di un cambio della governance, “pensare che ci sia continuità massimizza i risultati e l’efficacia del piano. Noi abbiamo ottenuto un’ottima risposta dalla governance della banca anche nel periodo più difficile di blocco dei dividendi”.
“La banca”, ha proseguito Profumo, “ha operato come ci aspettavamo, e poi dobbiamo tenere conto del nostro ruolo di stakeholder e shareholder, noi siamo un azionista stabile che ha interesse agli investimenti dunque ci aspettiamo investimenti per renderla più internazionalizzata e digitalizzata e per far operare ciascuno con il proprio ruolo, quello di credito è sinergico con quello filantropico, cioè il nostro”.