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Conte, Letta e Speranza. Destini appesi a un tweet (che fa discutere)

I tre leader dopo l’incontro di questa mattina sul Quirinale pubblicano, quasi all’unisono, il medesimo tweet. La rete esplode di commenti sarcastici, a cui si accoda anche La Russa. Il messaggio è chiaro: il centrodestra si liberi di Berlusconi

Tre tweet sovrapponibili. Identici. Pubblicati quasi all’unisono. Se ci si aspettava una risposta chiara o un esito certo dell’incontro tra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza, i cinguettii dicono ben poco. Ma tant’è. Comunicazione condivisa o cordialità di maniera per mascherare un’intesa su un nome che non c’è? Le malelingue propendono per la seconda ipotesi. Ma si sa, il periodo è quello che è. Tanto più che la data del primo scrutinio per eleggere il successore di Sergio Mattarella si avvicina inesorabilmente.

I leader di Pd, Movimento 5 Stelle e Articolo Uno definiscono quello di questa mattina come “un ottimo incontro”. “Lavoreremo insieme – scrivono – per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi”. Poi una frase, contraddetta immediatamente dopo. “Siamo aperti al confronto”, twittano i tre, ma “nessuno può vantare un diritto di prelazione”. La chiosa è un richiamo alla responsabilità che “tutti dobbiamo avere”.

Proposte di candidati? Figuriamoci, neanche l’ombra. Anche se è abbastanza normale in questa fase, anche perché si rischierebbe di “bruciarli”. Le parole dei capi partito dicono sostanzialmente due cose. La prima è il film già visto e rivisto della ricerca di “un candidato di alto profilo”. Volontà, quest’ultima, ribadita a più riprese soprattutto dalle parti del Pd. Il punto politico però è un altro: l’apertura al dialogo è subordinata a sgomberare il campo dalla candidatura di Berlusconi. Ovvero colui che ha usufruito della “prelazione” sulla candidatura, come espressione del centrodestra. Questo è il vero messaggio che si legge tra le righe del tweet. I destinatari, ovviamente, sono Giorgia Meloni e soprattutto Matteo Salvini. Della serie: se volete aprire un dialogo costruttivo con noi sul Quirinale, sbarrate la strada al leader di Forza Italia.

A oggi l’unica opzione di Letta sembra essere quella di Mario Draghi. Ma una fitta fronda interna è piuttosto contraria a questa soluzione. Conte? Di fatto ribadisce “l’irricevibilità” del Cavaliere, ma con ogni probabilità è intento a dirimere questioni interne. Non ultima quella dell’inchiesta aperta a carico del fondatore del Movimento, Beppe Grillo, a cui viene contestato un presunto traffico di influenze.

Sulla rete i commenti ai tre tweet si sprecano. Anche il celebre umorista Osho, domanda sarcastico: “Ma che ve siete fatti le fotocopie del tweet?”. La politica è stranamente silente. Da ambienti dem preferiscono non commentare. Solamente il fedelissimo di Giorgia Meloni, Ignazio La Russa posta i tre commenti in un collage. Il commento a corredo è chiaramente canzonatorio: “Non saprei come commentare”.

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