Quale impatto ha avuto la pandemia Covid-19 sulla sicurezza nazionale? Un seminario promosso dall’Istituto Gino Germani e da “Formiche” per rispondere a questo interrogativo. Appuntamento l’11 gennaio dalle 16 alle 18
Quale impatto ha avuto la pandemia Covid-19 sulla sicurezza nazionale? Quali le sfide per l’intelligence italiana? Saranno questi i temi al centro di un seminario promosso dall’Istituto Gino Germani e da Formiche, in programma l’11 gennaio 2022 dalle 16 alle 18.
L’evento si propone di esaminare le ripercussioni della pandemia sui più importanti settori della sicurezza nazionale: cyber-sicurezza; sicurezza economico-finanziaria; conflittualità sociale, estremismo e terrorismo; criminalità organizzata; influenza e ingerenza ostile di Stati esteri. Inoltre, verrà discusso il ruolo sempre più importante che l’intelligence deve assumere nel contrasto alle minacce che insidiano la sicurezza del sistema-Italia nell’era Covid-19.
Il seminario rappresenta un evento introduttivo al corso di alta formazione online “Le minacce biologiche alla sicurezza nazionale: il ruolo dei servizi d’intelligence nella prevenzione e gestione dei bio-rischi emergenti”, che è composto da 22 videolezioni, fruibili h24 dagli iscritti, svolte da 15 autorevoli esperti italiani e stranieri, e da quattro webinar in diretta. Il programma dettagliato e le modalità di iscrizione al corso possono essere scaricati sul sito dell’Istituto Gino Germani. La partecipazione all’evento è a titolo gratuito.
L’evento verrà introdotto dal professor Luigi Sergio Germani, direttore dell’Istituto Gino Germani e moderato da Gabriele Carrer, giornalista di Formiche.net.
Di seguito gli speaker: Paolo Costantini, generale della riserva della Guardia di Finanza, già funzionario dei servizi di intelligence e sicurezza italiani, amministratore delegato di Rotas Consulting – A Legal Intelligence Firm; Michele Colajanni, professore ordinario presso il dipartimento di Informatica, scienze e ingegneria dell’Università di Bologna; Eugenio Spina, dirigente superiore della Polizia di Stato, responsabile del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo interno, direzione centrale della Polizia di prevenzione; Carlo Parolisi, già capo della divisione controspionaggio dell’Aise; generale di brigata Nicola Altiero, vicedirettore tecnico operativo della Direzione investigativa antimafia; generale Vincenzo Camporini, già capo di stato maggiore della Difesa; Massimo Amorosi, docente universitario, già consulente per il ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale sulla non-proliferazione Cbrn e la biosicurezza.