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I social incoronano Draghi al Colle (ma occhio alle quote rosa). Lo studio Spin Factor

La corsa al Colle vista dai social. L’analisi elaborata da Spin Factor su 1121 canali Facebook, Instagram e Twitter, che prende in esame 111mila commenti e un milione e novecentomila parole. Sul sentiment, male Pd e 5 Stelle. Tra i leader, primeggia Conte

I social incoronano Mario Draghi come prossimo inquilino del Quirinale. Piace, ai commentatori di Facebook, Instagram e Twitter, anche l’ipotesi di una donna al Colle. E, in questo senso, è ricorrente la citazione di Dacia Maraini associata al suo appello per eleggere una persona di sesso femminile dopo il settennato Mattarella. Sono questi i punti salienti di un’analisi realizzata per Formiche.net  da Spin Factor, società leader nella consulenza strategica, politica e istituzionale attraverso la piattaforma Human. Lo studio prende in considerazione le conversazioni generate dagli utenti dei social in relazione, appunto, all’elezione del prossimo Capo dello Stato. A questo proposito sono stati intercettati e analizzati, nel periodo tra il 27 dicembre 2021 e il 3 gennaio scorso, 45mila post, che hanno generato 111mila commenti e un milione e novecentomila parole. I canali monitorati – tra Facebook, Instagram e Twitter – sono stati 1121.

I PAPABILI

Come detto in premessa, il presidente del Consiglio Mario Draghi primeggia con largo scarto,  con il 67,31% di citazioni nell’ambito dei post. A seguire, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, con il 9,85%. Ricorrente anche l’investitura di Giuliano Amato (al 5,82%) che rivaleggia con l’intramontabile Pier Ferdinando Casini al 5,49%. Corposa, fra le conversazioni in rete, la componente femminile. La più accreditata rimane la guardasigilli Marta Cartabia al 4,83%. Segue la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati (al 2,77%) e una rediviva Rosy Bindi (2,72%).

È chiaro che, i nomi più dibattuti rispecchiano quelli maggiormente presenti fra tv e carta stampata. Non emergono, a oggi, “outsider”. Secondo Spin Factor, la mancanza di nomi diversi da quelli noti, nonché il “volume” del parlato, evidenziano come in questa fase il dibattito “sia ancora interno agli head reader della politica, sebbene stia progressivamente virando verso il mainstream. La curiosità è che, a esclusione di Bindi e di Amato, i nomi sui quali si concentra il dibattito, rientrano nel perimetro politico del centrodestra. Lo stesso Casini, pur essendo stato eletto tra le fila del Pd, è ancora associato alla sua carriera all’interno del Popolo delle Libertà.

LE PAROLE

Sono dieci le parole, piuttosto ricorrenti, prese in esame dagli analisti: presidente, Draghi, donna, Repubblica, Italia, Costruzione, Pd, politica, Conte e Italiani. Come accennato in premessa, salta agli occhi la notevole frequenza con la quale è citata la parola “donna” (presente nel 3,21% dei casi) associata al presidente della Repubblica, subito dietro la parola “Draghi” (al 6,36%). L’ultima parola, in ordine di presenza social, è “italiani”. Forse per via delle modalità  – indirette – di elezione del Capo dello Stato.

IL LEADER

Tra i capi partito più menzionati, in relazione all’elezione che inizierà con la prima seduta del 24 gennaio, svetta Giuseppe Conte. Il capo dei grillini si attesta al 23,16% di menzioni. Dopo di lui, l’amico-nemico Enrico Letta, segretario del Pd (al 20,02%). Medaglia di bronzo a Berlusconi, probabilmente per la duplice veste di candidato e di king maker delle elezioni (al 18,36%). Prima di Meloni e Salvini che occupano gli ultimi posti, si inserisce il menzionatissimo leader di Italia Viva Matteo Renzi (al 16,70%). Nel complesso, dunque, a dispetto del centrodestra che raccoglie complessivamente il 39 di citazioni, i capi partito di centrosinistra chiamati in causa dagli utenti raccolgono circa il 43%.

IL SENTIMENT

Interessante capire il “sentiment” scaturito dai commenti degli utenti, riferiti ai principali partiti. I più “positivi” sono i commenti su Forza Italia, che si attestano al 22,65%. I neutri, sempre tra gli azzurri, sono al 52,33%, mentre i “negativi” raggiungono quota 25,02%. Positivo anche il sentiment su Fratelli d’Italia: 21,32%, mentre i negativi sono al 22,15%. Primeggiano in neutralità i commenti legati alla Lega: 59,57%. Maglia nera al Pd, per il quale il sentiment positivo si ferma a poco meno del 20%.

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