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Investimenti e commercio, cosa dirà Putin alle aziende italiane

Il 26 gennaio il presidente russo Vladimir Putin terrà un incontro in videoconferenza con i vertici delle principali aziende italiane per discutere di commercio e investimenti. Ecco i temi sul tavolo

Una è tra le prime quindici economie del mondo, l’altra è tra le prime dieci. La Russia prova ad approcciare l’industria italiana, piegata da due anni di pandemia. Il 26 gennaio il presidente russo Vladimir Putin terrà un incontro in videoconferenza con i vertici delle principali aziende italiane per discutere di commercio e investimenti. “Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà in videoconferenza i vertici delle principali aziende italiane” ha fatto sapere il Cremlino.

Promotore dell’incontro, Vincenzo Trani, finanziere della sharing economy, il quale ha coinvolto anche Marco Tronchetti Provera, nonché il Comitato imprenditoriale italo-russo che è presieduto dallo stesso amministratore delegato di Pirelli, per la parte italiana e da Dmitry Konov, presidente del management board di Sibur holding, per la parte russa.

“Si prevede di discutere i temi di attualità della cooperazione commerciale, economica e di investimento tra Russia e Italia, nonché le prospettive di ulteriore ampliamento dei legami commerciali tra imprenditori dei due paesi, con particolare attenzione alle opportunità di sviluppo della cooperazione nei settori dell’energia, dell’industria, della finanza e delle tecnologie ambientali”.

L’incontro di domani con la Camera di Commercio Italo-Russa, va però oltre, come ha scritto Askanews. La parte russa vuole infatti mandare un segnale chiaro agli imprenditori, alle imprese che in Russia investono (ve ne sono oltre 500 a capitale italiano di cui 400 circa rappresentate dalla Camera di commercio italo-russa) utilizzando uno dei canali di dialogo rimasti aperti, a fronte di una spaccatura sempre più netta tra Ovest ed Est del mondo.

Sempre secondo l’agenzia di stampa, nei primi 9 mesi del 2021, il fatturato commerciale tra Russia e Italia è stato di 20,2 miliardi di dollari, con un aumento del 43,89% rispetto allo stesso periodo del 2020. Le importazioni russe dall’Italia sono state pari a 8,7 miliardi di dollari, con un aumento del 26,48%.

Numeri non trascurabili, oltre al fatto che il dialogo è con un fornitore di energia chiave, in un contesto di aumenti dei costi che pesano non soltanto sulle aziende in Italia, ma su tutti i consumatori. “Al centro del colloquio”, ha scritto la stessa Camera di commercio italo-russa in un comunicato la scorsa settimana, “vi saranno il rafforzamento delle relazioni imprenditoriali ed economiche, la visione strategica degli investimenti italiani nella Federazione Russa, l’internazionalizzazione delle pmi italiane, lo sviluppo economico regionale in Russia, nonché la possibilità di dialogare al fine di estendere la collaborazione nel campo della formazione, della ricerca e dell’innovazione, anche green, dove l’Italia è principale partner in termini di tecnologia e know-how”.


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