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Difesa comune. Una priorità per il semestre di presidenza francese

Con l’avvio del semestre di presidenza francese, Parigi rivela le sue priorità nel campo della Difesa e della sicurezza comuni: spingere sui programmi già avviati, dare seguito allo Strategic compass, aumentare l’indipendenza tecnologica. Ecco tutti i dettagli

Sostenere la Difesa comune a partire dallo Strategic compass, estendere la presenza marittima dell’Unione nell’Indo-Pacifico e lavorare con i partner a cominciare dalla Nato. Sono queste le priorità per la Difesa individuate da Parigi all’avvio del suo semestre di presidenza al Consiglio dell’Unione europea, inaugurato il primo dell’anno. Come ci si aspettava, la Francia spinge l’acceleratore sul processo di costruzione di una Difesa comune, con l’obiettivo di rendere l’Europa sempre più un provider affidabile di sicurezza a livello globale.

STRATEGIC COMPASS

All’interno del documento programmatico rilasciato dal governo francese per illustrare l’indirizzo che Parigi intende imprimere a questi sei mesi alla guida del Consiglio, nel quale sono rappresentati i governi dei 27 Stati membri dell’Ue, una sezione apposita è dedicata in particolare alla Difesa, partendo proprio dall’approvazione della Bussola strategica prevista per il 24 e 25 marzo 2022. Secondo il testo: “Questo documento contribuirà a rafforzare il livello di ambizione dell’Unione nel campo della sicurezza e della difesa, in particolare per quanto riguarda la gestione delle crisi, la resilienza, le capacità e i partenariati”. In particolare, Parigi intende accelerare nell’attuazione degli strumenti già messi in campo per la Difesa europea, dal Fondo europeo per la Difesa alla Politica di sicurezza e difesa comune (Psdc).

PRESENZA MARITTIMA

Tra le priorità individuate dall’Eliseo anche l’accesso dell’Unione europea alle aree strategiche contese, in particolare nel settore marittimo. Parigi ha intenzione di estendere la presenza navale dell’Ue nell’Indo-Pacifico. In generale, l’attenzione francese alla dimensione marittima prevedrà anche dei “lavori di aggiornamento per la strategia di sicurezza marittima dell’Unione europea per adattarla alle sfide attuali e future”.

SPAZIO, DIFESA E INDIPENDENZA TECNOLOGICA

Anche lo spazio è un settore che la presidenza francese intende seguire molto da vicino, contribuendo “al lavoro per fornire all’Unione una strategia spaziale per la sicurezza e la difesa e all’attuazione della tabella di marcia sulle tecnologie critiche e la riduzione delle dipendenze strategiche”. Con la competizione globale che corre principalmente nel campo delle tecnologie avanzate e disruptive, l’obiettivo della Francia è svincolare l’Europa da fornitori esterni di sistemi avanzati. Per Parigi questo è l’unico modo per garantire a Bruxelles quella libertà d’azione internazionale, prerequisito indispensabile per raggiungere quell’ambizione di diventare un provider di sicurezza globale.

COLLABORAZIONE CON LA NATO

Secondo quanto riportato dal testo, Parigi prevede una difesa europea più forte e più operativa, “complementare alla Nato”. Sembrano dunque abbandonati definitivamente i toni più “autonomisti” espressi dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, che per anni ha spinto per un’Europa fortemente svincolata dall’architettura atlantica. Sempre secondo il documento: “In vista del vertice di Madrid dell’Alleanza, la presidenza sosterrà il rafforzamento della cooperazione Ue-Nato nelle aree di interesse reciproco e secondo i principi concordati”. Oltre alla Nato, la presidenza francese intende impegnarsi per approfondire le relazioni dell’Unione europea con i suoi partner nel campo della sicurezza e della difesa, a partire dagli Stati Uniti, e rafforzando le cooperazioni con i Paesi dell’Africa e dell’Indo-Pacifico.

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