Per Thales Alenia Space si apre un anno ricco di impegni, con la joint venture franco-italiana coinvolta in tutti i principali progetti spaziali nazionali e internazionali: dalle costellazioni satellitari di nuova generazione ai moduli pressurizzati per le stazioni spaziali del futuro, con lo sguardo sempre puntato verso la Luna e Marte
Dal monitoraggio delle città alle comunicazioni con la Luna, dal supporto nelle emergenze al viaggio spaziale. Per il 2022 Thales Alenia Space, la joint venture franco-italiana, ha grandi progetti, tra nuove costellazioni satellitari (non solo per la Terra) e i preparativi per le missioni umane sempre più lontane, oggi verso le stazioni spaziali, domani verso la Luna e poi Marte. Intanto è previsto a fine mese il lancio del secondo satellite della costellazione di Cosmo-SkyMed di seconda generazione, il sistema tutto made in Italy, duale, per l’osservazione della Terra, il cui completamento è previsto entro il 2025.
SATELLITI ITALIANI…
Cosmo-SkyMed garantirà un’osservazione ancora più precisa rispetto alla prima generazione, in orbita con quattro satelliti da oltre dieci anni. Lo farà tramite avanzati radar ad apertura sintetica, capaci di indagare il nostro Pianeta a prescindere dalle condizioni atmosferiche e dall’alternanza tra il giorno e la notte. La costellazione è finanziata dall’Asi e dal ministero della Difesa. Quest’ultimo, nel documento programmatico pluriennale 2020-2022, prevede per il terzo e quarto satellite della seconda generazione con 75 milioni in quest’anno e circa 230 in tutto il triennio. Le applicazioni sono innumerevoli, dal monitoraggio delle città, all’agricoltura di precisione, fino addirittura all’individuazione di abusi edilizi o al controllo del patrimonio artistico e culturale. Sempre per il ministero della Difesa italiano, inoltre, Thales Alenia Space realizzerà anche i due satelliti geostazionari Sicral 3A e 3B.
… ED EUROPEI
La joint venture sarà protagonista anche della costellazione di navigazione europea Galileo, con la realizzazione della metà dei nuovi satelliti di seconda generazione, sei su dodici. Il contratto, firmato a marzo dello scorso anno, vale 772 milioni di euro, e sarà in grado di offrire un’accuratezza di dieci centimetri nel posizionamento, precisione mai raggiunta prima, superiore tanto al Gps americano quanto al Glonass russo. I satelliti, da mettere in orbita entro la fine del 2024, saranno più performanti rispetto alla generazione precedente, tra antenne digitalmente configurabili, collegamenti inter-satelliti e sistemi di propulsione completamente elettrici. Tutto questo si tradurrà in maggiore precisione, robustezza e resistenza del segnale, per un’infrastruttura pensata per tre lustri vita operativa.
VERSO LA LUNA
Il 2022 sarà anche l’anno della prima missione di Artemis, il programma spaziale internazionale guidato dalla Nasa con l’obiettivo di portare “il prossimo uomo e la prima donna” sulla Luna. Tra le iniziative di Thales Alenia Space per l’ambizioso programma ci sarà la realizzazione del modulo Esprit, il cui compito sarà comunicare e rifornire la stazione spaziale in orbita intorno al nostro satellite naturale: il Lunar orbital platform – Gateway. Oltre a Esprit, la società realizzerà anche i moduli pressurizzati abitativi della stazione I-HAB e HALO. Sempre per l’obiettivo Luna, la joint-venture è al lavoro sulla navicella spaziale Orion, che materialmente dovrà portare gli astronauti verso il nostro satellite.
STAZIONI SPAZIALI E SPACE ECONOMY
Tornando (relativamente) più vicini, la società ha annunciato di aver ricevuto l’ordinazione per produrre altri due moduli cargo pressurizzati Cygnus, il veicolo spaziale da rifornimento completamente automatizzato impiegato dalla Nasa per rifornire la Stazione spaziale internazionale (Iss). Con il consolidarsi della Space economy, inoltre, Thales Alenia Space sì è anche aggiudicata un contratto con la società privata americana Axiom Space per la realizzazione dei primi due moduli pressurizzati per la prima stazione spaziale commerciale della storia. I due moduli, dal valore complessivo 110 milioni di euro, dovranno ospitare al massimo quattro persone e dovrebbero essere lanciati rispettivamente nel 2024 e nel 2025. I due elementi saranno inizialmente attraccati all’attuale Iss, dando vita al nuovo segmento orbitale della “stazione Axiom”. Una volta che la Iss concluderà la sua vita operativa, il segmento di Axiom si staccherà, iniziando la sua esperienza di stazione commerciale autonoma. Sarà il nuovo hub dell’umanità nell’orbita terrestre, laboratorio scientifico e infrastruttura residenziale.
LO SGUARDO AL PIANETA ROSSO
Non c’è però solo la Luna. Per il Pianeta Thales Alenia Space contribuirà allo sviluppo dell’Earth return orbiter (Ero), la sonda che entro il 2031 riporterà sulla Terra i campioni marziani raccolti dal rover Perseverance della Nasa, partito a luglio del 2020. Nell’ambito della missione Mars sample return, Ero dovrà raccogliere al volo il materiale portato in orbita marziana dal modulo di ascesa Mav. Quest’ultimo dovrebbe partire nel 2026 insieme al Sample fetch rover dell’Esa e il lander della Nasa: il primo dovrà recuperare i campioni di Perseverance, il secondo dovrà metterli a bordo del modulo di ascesa. Thales Alenia Space fornirà ad Ero il sistema di comunicazione e progetterà l’Orbit insertion module (Oim), fondamentale per permettere l’inserimento in orbita marziana. Assemblerà e testerà inoltre il modello di volo del satellite. La prima tranche del contratto vale 11 milioni di euro e coprirà le prime attività di sviluppo e progettazione, mentre il valore contrattuale globale è di circa 130 milioni di euro.